Restare investiti o fare Market Timing? I numeri parlano chiaro
- Federico Caligiuri
- 2 giu
- Tempo di lettura: 3 min

Quando si parla di investimenti, soprattutto in ottica di pianificazione patrimoniale, la domanda ricorrente è: "Devo restare investito o uscire nei momenti di crisi?", oppure ancor più ricorrente: "Anticipo un'eventuale storno dei mercati, tanto ormai gli indici sono ai massimi?". Le risposte non dovrebbero basarsi sull'intuito, ma sui dati storici. E i numeri, quando analizzati correttamente, raccontano una storia molto chiara.
Bear Market (mercato orso): più resti investito, più è probabile che tu ne viva uno... ed è normale
Una delle paure più comuni è quella di vivere un "bear market" (cioè un calo di almeno il 20% dai massimi). Ma come dimostra lo studio di A Wealth of Common Sense, più si estende l’orizzonte
temporale, più è probabile che si attraversi almeno un bear market:
Dopo 1 anno: 32%
Dopo 5 anni: 77%
Dopo 7 anni: 88% circa (valore interpolato tra 5 e 10 anni)
Dopo 10 anni: 95%
Dopo 15 anni: 100%
Conclusione: la probabilità di incontrare fasi difficili cresce, ma questo è parte integrante del processo.
Guadagni: la ricompensa arriva con la pazienza Sempre secondo gli stessi dati storici, le probabilità di rendimento positivo si alzano notevolmente e nella ricerca viene considerata solo la presenza, nel portafoglio, di un solo indice
azionario. Le probabilità cambierebbero (in meglio) diversificando:
Dopo 1 anno: 74%
Dopo 5 anni: 83%
Dopo 7 anni: circa 89% (interpolazione tra 5 e 10 anni)
Dopo 10 anni: 93%
Dopo 20 anni: 100%
Il tempo è la variabile più importante per aumentare le probabilità di successo.
Conclusione: la probabilità di incontrare fasi difficili cresce, ma questo è parte integrante del processo.
Ogni anno lo S&P500 perde anche tanto... ma poi recupera
L’infografica di JPMorgan (dati al 31.3.2025) dimostra che dal 1980 ad oggi lo S&P 500 ha reso in media il 12,1% annuo, nonostante un drawdown medio annuo del -14,1%.
Ciò significa che anche in anni molto buoni, l’investitore ha dovuto sopportare cali intra-annuali anche importanti:
Nel 2020: -34% intra anno, ma +16% a fine anno
Nel 2009: -28% di drawdown, ma +23% di chiusura
No risk, no reward - Nessun rischio, nessuna ricompensa. Insomma non esistono pasti gratis in finanza.
Market Timing? Attenzione: perdere anche pochi giorni è fatale
Un'altra analisi fondamentale esposta da Charlie Bilello, mostra cosa succede se si resta fuori dai migliori giorni di mercato (fonte: ottobre 2023):
Rendimento annuo medio 1990-2023: +10,4% (restando sempre investiti)
Ma se perdi:
I migliori 5 giorni: +8,1%
I migliori 10 giorni: +6,6%
I migliori 20 giorni: +4,6%
I migliori 40 giorni: +2,2%
Il paradosso? I migliori giorni avvengono spesso nei periodi peggiori. Se un investitore fugge alla prima correzione, rischia di perdere le ripartenze più forti. Il vero rischio è lasciarsi guidare dall’emotività. Il successo negli investimenti non deriva dal "prevedere" i ribassi o azzeccare i momenti migliori. Deriva dal costruire una strategia coerente con i propri obiettivi e restare disciplinati nel tempo. Il tempo è il miglior alleato dell'investitore, ma solo se accompagnato da metodo, monitoraggio e sangue freddo. Queste analisi sottolineano l'importanza di adottare un approccio di investimento basato su obiettivi di vita concreti, noto come Goal-Based Investing. Questo metodo si concentra su:

Definizione chiara degli obiettivi: come acquistare una casa, garantire l'istruzione dei figli o pianificare la pensione.
Allocazione del patrimonio: in portafogli dedicati a ciascun obiettivo, con strategie di investimento personalizzate.
Monitoraggio e riallineamento costante: per adattarsi ai cambiamenti nei mercati o nella vita personale.
Gestione emotiva: per mantenere la disciplina durante le fluttuazioni di mercato.
Adottare un approccio orientato agli obiettivi consente agli investitori di affrontare con maggiore serenità le inevitabili fasi di volatilità dei mercati. Il focus si sposta dai movimenti quotidiani alle cose che contano davvero: i propri progetti di vita. E questi, rispetto ai mercati, sono molto più semplici da definire, da monitorare e — soprattutto — da realizzare.
Chi può aiutarti meglio del tuo consulente di fiducia a trasformare sogni e desideri — tuoi e della tua famiglia — in piani di investimento concreti, strutturati e sostenibili nel tempo?
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