(18° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Bob Hope: "Una banca è un luogo che ti presta denaro se puoi provare che non ne hai bisogno."
I futures statunitensi sono saliti, mentre gli investitori guardavano oltre le ulteriori tensioni tra le banche regionali americane e la prospettiva di un'inversione della campagna di restrizione politica da parte della Federal Reserve. Le azioni di Hong Kong hanno aperto in rialzo, mentre quelle australiane hanno annullato il calo mattutino, seguendo i guadagni dei futures statunitensi. Le borse del Giappone e della Corea del Sud sono rimaste chiuse per festività. Anche i futures sulle azioni europee sono saliti. L'indicatore delle azioni asiatiche si appresta a vivere la settimana migliore degli ultimi tre anni, guidato da un aumento dell'1,1% nel settore finanziario, che suggerisce che la regione è relativamente isolata dalle turbolenze bancarie statunitensi. I mercati della regione hanno invece beneficiato dell'indebolimento del dollaro, con gli swap che puntano a scommettere su un taglio dei tassi USA entro luglio. L'indice del dollaro è sceso per il quarto giorno e affronta la peggiore settimana in più di un mese. Il rendimento del Treasury a due anni, sensibile ai tassi di interesse, è sceso di 22 punti base questa settimana, il massimo da inizio marzo. Credo che i tassi d'interesse statunitensi stiano raggiungendo il picco massimo e che dovremmo assistere a un calo. Tuttavia, il declino o l'allentamento della politica monetaria dovrebbe avvenire solo in caso di recessione. Un piccolo progresso per il petrolio ha messo la commodity sulla buona strada per il suo primo guadagno in cinque giorni, dopo che un calo sui segnali di indebolimento della domanda ha trascinato il prezzo del 10% questa settimana. L'oro ha guadagnato circa il 3% questa settimana. I rendimenti australiani e neozelandesi sono rimasti sostanzialmente invariati venerdì. I Treasury non saranno scambiati nelle ore asiatiche a causa della festività in Giappone. Un'altra inquietante serie di arresti delle contrattazioni ha colpito istituti di credito statunitensi, tra cui Western Alliance Bancorp, PacWest Bancorp e First Horizon Corp. in un'ondata sempre più profonda che ha favorito i beni rifugio, tra cui lo yen. La fase acuta delle turbolenze bancarie potrebbe non essere finita. Apple Inc. è salita in tarda serata dopo la pubblicazione degli utili. Ciononostante, l'indicatore di paura di Wall Street, il Cboe Volatility Index (VIX), è salito fino a toccare la soglia chiave dei 20 punti. Si tratta di un netto contrasto con la calma che ha prevalso sui mercati per la maggior parte del mese di aprile e che ha visto la misura scendere sotto 16 solo la scorsa settimana. Gli operatori si stanno preparando per il rapporto chiave di oggi sull'occupazione, dopo che i dati hanno mostrato che le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate al massimo in sei settimane, mentre le richieste continue sono diminuite. Le azioni europee hanno chiuso giovedì in ribasso dopo che la Banca Centrale Europea ha allentato il ritmo dei suoi rialzi dei tassi di interesse, ma ha segnalato un'ulteriore stretta in arrivo. L'indice paneuropeo STOXX 600 ha chiuso in calo dello 0,5%, mantenendosi vicino ai minimi di un mese toccati all'inizio della settimana. La BCE ha aumentato i tassi di interesse di 25 punti base, il minimo da quando ha iniziato ad alzarli l'estate scorsa, portando il parametro di riferimento nella zona euro a 20 paesi al 3,25% dal precedente 3,0%. Il Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato in conferenza stampa: "Non stiamo facendo una pausa, questo è molto chiaro", sottolineando che la banca centrale continua a combattere l'inflazione ostinata e suggerendo che potrebbe essere previsto più di un ulteriore aumento dei tassi. Il piccolo ridimensionamento della BCE arriva dopo che mercoledì la Federal Reserve statunitense ha alzato il suo tasso di riferimento di 25 punti base, portandolo al 5,00%-5,25%, ma ha rinunciato a dichiarare che "prevede" che saranno necessari ulteriori rialzi. Gli sviluppi di oggi fanno pensare che la BCE probabilmente alzerà i tassi ancora un paio di volte prima di fare una pausa, il che significherebbe un picco del 3,75% piuttosto che del 4%. E qualunque sia il picco, penso che la BCE lascerà i tassi a quel livello per un pò. Le banche europee sono scese dell'1,5% in quanto le preoccupazioni per le turbolenze nel settore bancario regionale degli Stati Uniti si sono riaccese dopo che PacWest Bancorp è scivolata a un minimo storico in seguito alla notizia di essere in trattative su opzioni strategiche. I market movers di oggi sono: vendite al dettaglio in Italia e nell’Eurozona, salario orario medio, buste paga del settore non agricolo (NFP) e tasso di disoccupazione negli Stati Uniti.
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso positivamente. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,56%, China A50 +0,00%, Hang Seng +1,17%, il Nikkei chiuso per festività, l’Australia -0,06%, Taiwan +0,33%, la Corea del Sud Kospi -0,19%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso +0,20%. Il nostro FTSEMib -0,61%, Dax -0,51%, Ftse100 -1,10%, Cac40 -0,85%, Zurigo -0,43%. Il Nasdaq -0,49%, S&P500 -0,72%, il Russell2000 -1,15%. L’oro ha chiuso a 2.055,70 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 68,56$ per il wti e 72,50$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 35,78. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 190,450. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 20,09%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere la settimana quasi tutte in negativo. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,74%, China A50 -0,19%, Hang Seng +0,61%, il Nikkei chiuso per festività, l’Australia +0,33%, Taiwan chiusa per festività, la Corea del Sud Kospi chiuso per festività, l’indice Indiano Sensex ha chiuso -0,33%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva così come l’America. L’oro si attesta a 2.056,90 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 69,22$ per il greggio e 73,21$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 29.257 e l’Ethereum 1.899.
Buona giornata.
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