(16° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Noam Chomsky: "La vera istruzione è insegnare alla gente a pensare da sola."
Questa settimana le azioni statunitensi sono aumentate mentre le preoccupazioni per il settore bancario si sono attenuate. L'S&P 500 è salito dello 0,8%, con i grandi nomi tecnologici che hanno trascinato il benchmark. I titoli finanziari hanno sovraperformato, con JPMorgan e Citigroup in testa dopo gli utili. Le rassicurazioni sullo stato di salute del settore e l'aumento dei depositi dopo i fallimenti di tre piccoli istituti di credito statunitensi hanno spinto le grandi banche al rialzo venerdì. Al contrario, le piccole banche sono tornate ai minimi post-SVB. Gli investitori manterranno il focus sul settore finanziario, in particolare vorranno cercare segnali di salute da Schwab, che è crollata di quasi il 40% quest'anno poiché l'aumento dei tassi ha provocato un picco nelle perdite non realizzate. Il Nasdaq 100 è riuscito a ottenere un guadagno dello 0,2% poiché l'indicatore ad alto contenuto tecnologico ha cancellato alcune delle sue perdite di venerdì alla fine della sessione, dopo che i trader hanno aumentato le scommesse per un aumento dei tassi a maggio. Gli swap suggeriscono una probabilità dell'80% di un aumento di 25 punti base alla prossima riunione della Fed. I mercati sono stati scossi dopo che il governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato di essere favorevole a un ulteriore inasprimento della politica poiché le condizioni finanziarie non si sono inasprite in modo significativo, il mercato del lavoro continua ad essere teso e l'inflazione è molto al di sopra dell'obiettivo. In effetti le condizioni finanziarie si stanno allentando. I rendimenti dei Treasury sono aumentati venerdì, trascinando l'intera curva verso l'alto in modo stranamente uniforme (tutte le scadenze sono aumentate di 10-12 punti base nella settimana). Mentre i dati recenti hanno suggerito che i prezzi fuori controllo si stanno in qualche modo moderando, un rapporto di venerdì ha suggerito che gli americani sono pessimisti. Secondo il sondaggio dell’Università del Michigan, le aspettative di inflazione sono aumentate al 4,6% su base annua ad aprile, rispetto al 3,6% di marzo. Il greggio ha registrato la sua quarta settimana consecutiva di guadagni tra i segnali di un mercato globale ristretto, mentre l'oro è sceso. Le criptovalute hanno avuto una buona settimana, con Bitcoin che si è mantenuto al di sopra dei $ 30.000, un livello chiave che ha superato all'inizio della settimana. Ma è Ethereum ad essere il grande vincitore della settimana, salendo sopra i $ 2.100 dopo lo Shanghai upgrade di mercoledì. Il dollaro è rimbalzato dai minimi di febbraio ma ha chiuso in ribasso per la quinta settimana consecutiva. L’agenda macroeconomica che va dal 17 al 21 aprile 2023 sarà caratterizzata dalla pubblicazione di alcune misurazioni importanti per le principali economie europee e per gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori dei mercati finanziari sarà l’inflazione dell’Eurozona relativa a marzo, ma non solo. Gli investitori attenderanno anche i verbali della BCE, gli indici ZEW, nonché gli S&P Global PMI. Andando con ordine, per gli USA si attendono inoltre l’indice manifatturiero New York, indice NAHB (indicatore del mercato immobiliare residenziale), permessi di costruzione, nuovi cantieri, scorte e produzione greggio, indice manifatturiero Fed Philadelphia, nuove richieste settimanali sussidi disoccupazione, vendita di case esistenti e il Leading index. Per l’Eurozona focus anche sulla fiducia dei consumatori. Guardando ai singoli Paesi del blocco europeo segnaliamo: per la Germania gli indici ZEW e i prezzi alla produzione, mentre per l’Italia l’inflazione e la bilancia commerciale. Dati importanti in arrivo anche dalla Gran Bretagna: gli operatori monitoreranno le misurazioni del mercato del lavoro, inflazione, prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio.
VENERDI’
I mercati asiatici hanno chiuso in positivo. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,33%, China A50 +0,20%, Hang Seng -0,01%, il Nikkei +1,03%, l’Australia +0,48%, Taiwan +0,99%, la Corea del Sud Kospi +0,59%, l’indice Indiano Sensex chiuso per festività. Il nostro FTSEMib +0,89%, Dax +0,50%, Ftse100 +0,36%, Cac40 +0,52%, Zurigo +0,75%. Il Nasdaq -0,35%, S&P500 -0,21%, il Russell2000 -0,86%. L’oro ha chiuso a 2.015,80 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 82,43$ per il wti e 86,31$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 41,149. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 181,450. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 17,07%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere misti. Nei singoli paesi lo Shanghai +1,04%, China A50 +1,06%, Hang Seng +0,76%, il Nikkei +0,05%, l’Australia +0,17%, Taiwan -0,13%, la Corea del Sud Kospi +0,00%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso -1,23%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva così come l’America. L’oro si attesta a 2.017,65 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 82,42$ per il greggio e 86,33$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 29.982 e l’Ethereum 2.098.
Buona giornata e buona settimana.
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