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Immagine del redattoreFederico Caligiuri

Pillole di Mercato

(2° settimana - anno 2023)


I titoli azionari sono saliti sulla base delle scommesse che l'indice dei prezzi al consumo di prossima pubblicazione mostrerà un ulteriore ammorbidimento, il che potrebbe aiutare la Federal Reserve a rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi, anche se alcuni funzionari affermano che è troppo presto per dichiarare la vittoria sull'inflazione. Tuttavia, i guadagni delle azioni non sono stati così facili. Sottotono il silenzio di Jerome Powell sulle prospettive della politica monetaria durante un evento, il mercato ha dovuto affrontare molte oscillazioni all'inizio della sessione. Le azioni sono salite decisamente nel pomeriggio di New York, con l'S&P 500 che ha chiuso al di sopra della soglia chiave di 3.900, considerata da diversi analisti tecnici come un livello di resistenza che potrebbe aiutare a definire una tendenza più solida. E' probabile che i dati sull'inflazione di giovedì siano più freddi del previsto, aiutando i titoli a prolungare il rally del mercato ribassista. Mentre il consenso prevede che il CPI di dicembre scenda al 6,5% annualizzato. Jamie Dimon, capo della JPMorgan, ha dichiarato a Fox Business che i rialzi dei tassi potrebbero dover andare oltre le attuali previsioni, ma è favorevole a una pausa per vedere il pieno impatto degli aumenti dello scorso anno. Il miliardario Paul Tudor Jones ha paragonato la guerra di Powell contro l'inflazione a un tentativo di allunaggio perfetto, affermando che il presidente della Fed sta affrontando il contesto economico più difficile degli ultimi 40 anni. Se ci riuscirà, le azioni potrebbero salire, ma se l'inflazione dovesse peggiorare dovrà continuare ad alzare i tassi, aumentando il rischio di una flessione. Le azioni europee sono scese martedì per la prima volta dopo tre sessioni, con alcuni ribassi compensati dai commenti del presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell e dai guadagni delle azioni del produttore tedesco di farmaci Bayer. L'indice paneuropeo STOXX 600 ha chiuso in ribasso dello 0,6%, dopo aver toccato nella seduta precedente il livello più alto degli ultimi otto mesi. I mercati europei hanno trascorso la maggior parte della giornata in ribasso, con alcune prese di profitto dopo un inizio d'anno molto positivo. Dopo un 2022 difficile, lo STOXX 600 europeo è salito di quasi il 5% dall'inizio dell'anno, grazie alle crescenti speranze che la recessione nella zona euro sia più lieve del previsto e che le banche centrali allentino la loro aggressiva politica monetaria. Goldman Sachs ha dichiarato di non aspettarsi più una contrazione dell'economia della zona euro quest'anno. Va anche detto che nel 2022 tutte le case di investimento hanno sbagliato e di molto i pronostici, quindi continuiamo a lavorare e valutare le condizioni economiche con un occhio molto critico e oggettivo perchè l'economia e la finanza sono sistemi affascinanti ma anche molto complessi. Ad attenuare alcuni ribassi è stato il balzo del 4,1% delle azioni di Bayer, che ha previsto che il suo farmaco sperimentale contro i pericolosi coaguli di sangue potrebbe superare i 5 miliardi di euro di picco di vendite annuali. Il discorso del presidente della Fed Powell ha evitato di parlare di politica monetaria e ha invece affrontato temi come il cambiamento climatico, il che è stato un sollievo per gli investitori. L'assenza di commenti su questioni di politica monetaria ha contribuito a risollevare i mercati nei primi scambi, spostando così l'attenzione sui dati dell'inflazione, previsti per giovedì. Lunedì la Gran Bretagna ha annunciato l'intenzione di ridurre i sussidi energetici alle imprese di circa l'85% nel prossimo anno finanziario, dopo che il governo ha definito l'attuale livello "insostenibilmente costoso". L'indice britannico FTSE 100, è scivolato dello 0,4%. Il nostro indice FTSEMIB è stato il meno peggio con un -0,08%. I market movers di oggi sono: vendite al dettaglio in Italia, tasso sui mutui a 30 anni e livello delle scorte di petrolio negli Stati Uniti.


IERI

I mercati asiatici hanno chiuso misti. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,21%, China A50 +0,33%, Hang Seng -0,28%, il Nikkei +0,78%, l’Australia S&P/ASX200 -0,28%, Taiwan +0,34%, la Corea del Sud Kospi +0,05%, l’indice Indiano Sensex -0,83%. Il nostro FTSEMib -0,08%, Dax -0,12%, Ftse100 -0,39%, Cac40 -0,55%, Zurigo -0,45%. Il Nasdaq chiuso +1,01%, S&P500 +0,70%, il Russell2000 +1,39%. L’oro ha chiuso a 1.881,35 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 74,70$ per il wti 79,58$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 69,99. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 189,76. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 20,58%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.


PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere misti. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,24%, China A50 +0,23%, Hang Seng +0,71%, il Nikkei +1,03%, l’Australia S&P/ASX200 +0,90%, Taiwan -0,35%, la Corea del Sud Kospi +0,35%, l’indice Indiano Sensex +0,02%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positivi mentre l’America è stabile. L’oro si attesta a 1.885,85 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 74,56$ per il greggio e 79,57$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 17.443 e l’Ethereum 1.333.


Wayne Dyer: "Se credi che funzionerà, vedrai delle opportunità. Se non credi che funzionerà, vedrai ostacoli."


Buona giornata.


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