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Pillole di Mercato

(14° settimana - anno 2023)

Citazione del giorno:

Tiger Woods: “Per quanto tu sia bravo, puoi sempre migliorare, ed è questa la parte emozionante.”


Il mercato azionario statunitense ha esteso il rally, spinto dai titoli tecnologici. Una misura chiave dell'inflazione (PCE) si è raffreddata il mese scorso, suggerendo che la Federal Reserve potrebbe essere vicina alla fine della sua campagna di rialzo dei tassi. Escludendo cibo ed energia, l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed è aumentato dello 0,3% a febbraio, leggermente al di sotto della stima mediana. Nel frattempo, l'indice dei prezzi PCE è aumentato del 5% rispetto all'anno precedente, una decelerazione rispetto a gennaio ma comunque al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed. L'S&P 500 ha guadagnato il 3,5%, il massimo da novembre, tornando ai livelli pre-SVB. Il Nasdaq 100 ha concluso il trimestre migliore da giugno 2020. Nel mese, l’indice tecnologico è salito di oltre il 10%. La partecipazione al rally è finora ristretta, con i guadagni del mercato più ampio che sono stati guidati da un piccolo numero di azioni. Le FAANG rappresentano tutti i rendimenti YTD dell’S&P. Gli altri 492 titoli sono complessivamente in calo da inizio anno. Le mega-cap tech hanno visto le loro capitalizzazioni di mercato salire alle stelle, con AAPL di nuovo sopra i $ 2,5 trilioni, MSFT sopra i $ 2 trilioni e AMZN sopra $ 1 trilione. I mercati europei sono stati misti a marzo, con Germania e Francia che hanno chiuso in positivo mentre il Regno Unito è stato il peggiore. I rendimenti statunitensi sono stati tutti più alti durante la settimana, con il segmento a breve che ha sottoperformato. Marzo è stato un mese turbolento per il mercato obbligazionario. La volatilità ha frenato le nuove emissioni. Gli spread delle obbligazioni societarie negli Stati Uniti e nell'UE hanno cancellato tutta la compressione di gennaio. La curva dei rendimenti ha registrato il suo più grande irripidimento mensile da maggio 2013 (2s10s +32pb). Le aspettative del mercato sulle azioni della Fed sono cambiate violentemente nel primo trimestre, passando da un'impennata a un collasso dopo il fallimento di SVB. Il trimestre si conclude con le probabilità di un altro rialzo dei tassi e tagli a partire da settembre. Il dollaro ha registrato la seconda perdita trimestrale consecutiva. Marzo rappresenta il quinto calo mensile del dollaro negli ultimi 6 mesi. Tutte le principali criptovalute hanno avuto un buon Q1, con Solana che ha sovraperformato e Bitcoin che ha guadagnato più di Ethereum. Bitcoin è in rialzo per il terzo mese consecutivo e ha appena concluso il suo trimestre migliore da inizio 2021. L'oro ha guadagnato oltre il 19% negli ultimi 6 mesi, in rialzo per il secondo trimestre consecutivo. Il petrolio è di nuovo sopra i $ 75, ma rimane in negativo da inizio anno. L’agenda macroeconomica che va dal 3 al 7 aprile 2023 sarà caratterizzata dalla pubblicazione di alcune misurazioni importanti per le principali economie europee e per gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori dei mercati finanziari saranno i dati del mercato del lavoro degli Stati Uniti e gli indici S&P Global PMI (manifatturiero, servizi e composito). Per l’Eurozona, oltre agli indici PMI, si attendono i dati dei prezzi alla produzione. Guardando ai singoli Paesi del blocco europeo segnaliamo per la Germania anche la bilancia commerciale e la produzione industriale, mentre per l’Italia si attenderanno inoltre le misurazioni delle vendite al dettaglio. Per gli USA il focus sarà tutto rivolto ai Non Farm Payrolls, tasso di disoccupazione e salario orario medio di marzo. Per gli Stati Uniti si attendono inoltre gli indici ISM (manifatturiero e servizi), bilancia commerciale, occupazione ADP, nuove richieste di sussidi di disoccupazione, nuovi lavori JOLTS, scorte e produzione di greggio, beni durevoli e ordini di fabbrica. Segnalo che in Cina i mercati saranno chiusi per festività (Qingming Festival) dal 3 al 5 aprile. Inoltre, venerdì 7 aprile le principali piazze finanziarie saranno chiuse per festività (Venerdì Santo).


VENERDI’

I mercati asiatici hanno chiuso positivamente. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,20%, China A50 +0,19%, Hang Seng +0,65%, il Nikkei +0,89%, l’Australia +0,73%, Taiwan +0,15%, la Corea del Sud Kospi +0,89%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso a 1,11%. Il nostro FTSEMib +0,34%, Dax +0,69%, Ftse100 +0,15%, Cac40 +0,81%, Zurigo +0,67%. Il Nasdaq +1,74%, S&P500 +1,44%, il Russell2000 +1,93%. L’oro ha chiuso a 1986,20 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 75,67$ per il wti e 79,89 per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 47,843. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 177,04. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 18,70%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.


PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,20%, China A50 +0,19%, Hang Seng +0,65%, il Nikkei +0,89%, l’Australia +0,73%, Taiwan chiusa per festività, la Corea del Sud Kospi +0,89%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso a 1,11%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura è negativa così come l’America. L’oro si attesta a 1.968,10 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 79,69$ per il greggio e 79,72$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 27.677 e l’Ethereum 1.776.


Buona giornata e buona settimana.




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