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Pillole di Mercato

(46° settimana - anno 2025)

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Citazione del giorno:

Giacomo Leopardi: “E’ curioso a vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto, hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore”

 

Le Borse asiatiche sono salite insieme ai Treasury dopo dati sul lavoro statunitense più morbidi, che hanno rafforzato le scommesse su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. L’MSCI Asia Pacific è avanzato dello 0,4%, i titoli tecnologici hanno recuperato invertendo la debolezza iniziale e i futures sul Nasdaq 100 sono saliti dello 0,4%. In after hours negli Stati Uniti Advanced Micro Devices ha guadagnato il 4,8% dopo aver preannunciato un’accelerazione della crescita dei ricavi, mentre i contratti hanno indicato un avvio in rialzo anche per le Borse europee. I numeri di ADP Research hanno segnalato un rallentamento del mercato del lavoro nella seconda metà di ottobre, spingendo al rialzo i prezzi obbligazionari lungo tutta la curva; il rendimento del decennale è sceso di tre punti base al 4,08% mentre gli operatori hanno aumentato le scommesse su tagli dei tassi, prezzando circa il 70% di probabilità di una riduzione il mese prossimo. Un indicatore del dollaro si è mosso leggermente al rialzo dopo cinque sedute di cali, mentre l’oro ha arretrato. La chiusura del governo statunitense aveva accresciuto l’importanza di dati privati come quelli di ADP, privando gli investitori di indicatori ufficiali cruciali per misurare la forza dell’economia; lo shutdown record è ora sulla via della conclusione già da mercoledì, dopo che il Senato ha approvato una misura di finanziamento temporanea che ha sostenuto le azioni in vista del flusso di dati arretrati alla riapertura delle agenzie. Con la ripresa delle funzioni governative, ha osservato Rajeev De Mello di Gama Asset Management, ci si attende una lettura più chiara dei dati macro, passaggio importante per valutare la solidità dell’attività negli Stati Uniti, e il posizionamento degli investitori si sta adattando a un insieme di fattori di supporto. In media, nelle quattro settimane concluse il 25 ottobre le aziende USA hanno eliminato 11.250 posti di lavoro a settimana secondo ADP; l’ultimo report mensile pubblicato la scorsa settimana mostra un aumento di 42.000 buste paga nel settore privato a ottobre, dopo due mesi di cali. Questi dati arrivano dopo che numerose società hanno annunciato piani di riduzione dell’organico; il rapporto di Challenger, Gray & Christmas ha indicato per ottobre il numero di tagli più alto degli ultimi vent’anni, alimentando timori sulla salute del mercato del lavoro. Secondo gli strategist di Westpac Damien McColough e Uma Choudhury, il mercato sarà guidato dal tono generale del rischio e dagli interventi dei banchieri centrali, ma potrebbe faticare a trovare una direzione coerente. La riapertura del governo dipende ora dalla Camera, attesa al rientro a Washington per esaminare il pacchetto di spesa che manterrebbe la maggior parte delle attività fino al 30 gennaio e alcune agenzie fino al 30 settembre; se approvato, il disegno di legge passerebbe al presidente Donald Trump, che lo ha già sostenuto. Secondo gli strategist di Bloomberg, l’azionario globale potrebbe faticare a ritrovare pieno slancio finché non sarà più chiaro il percorso di allentamento monetario negli Stati Uniti e nelle altre principali economie; le ansie su una bolla dell’AI contribuiscono al clima, ma al tempo stesso rischiano di offuscare la resistenza per le azioni generata dalle aspettative di un rallentamento nel ritmo dei tagli dei tassi. La ripresa delle pubblicazioni macro potrebbe rafforzare le scommesse su tagli a breve; la maggior parte degli economisti interpellati si aspetta una riduzione di 25 punti base alla riunione del 9-10 dicembre, anche se la traiettoria resta incerta dopo che il presidente Powell ha ricordato che il taglio non è scontato, posizione ribadita da altri membri della Fed. Le menzioni di “rallentamento economico” e sinonimi in call di vendita, guidance e risultati monitorate da Bloomberg sono ai minimi dal 2007, mentre l’S&P 500 si avvia a un terzo anno di forti rendimenti con valutazioni comparabili ai picchi post-pandemia; secondo Louis Navellier di Navellier & Associates il trend resta positivo e nuovi massimi entro fine anno sono possibili, soprattutto se la Fed taglierà a dicembre assumendo un tono più accomodante. Sul fronte energia, l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha ulteriormente attenuato la prospettiva di un picco imminente della domanda, riproponendo uno scenario di crescita dei consumi globali fino a metà secolo. Tra le notizie societarie, AMD, principale rivale di Nvidia nell’hardware per l’AI, prevede una crescita dei ricavi in accelerazione nei prossimi cinque anni trainata dalla domanda per i prodotti data center; FedEx stima un miglioramento degli utili trimestrali rispetto a un anno fa, alleviando i timori per la stagione festiva e per le politiche commerciali; JD.com ha riportato ordini in aumento di quasi il 60% durante il Singles’ Day; Adani Enterprises ha offerto azioni agli attuali soci con uno sconto del 24% nell’ambito di un aumento per 249,3 miliardi di rupie. In Europa si prevede un avvio complessivamente positivo, con il FTSE 100 atteso invariato, il DAX in rialzo dello 0,4%, il CAC 40 a +0,25% e il FTSE MIB a +0,22%, mentre sono in uscita i conti di Infineon, E.ON, Experian, Alcon, RWE, Bayer, Swiss Life, Poste Italiane, SSE e ABN Amro. In Asia-Pacifico, SoftBank Group ha perso fino al 10% dopo aver comunicato di aver venduto interamente la partecipazione in Nvidia per 5,83 miliardi di dollari e di aver ridotto quella in T-Mobile, raccogliendo in totale 9,17 miliardi; negli Stati Uniti, i futures sono rimasti per lo più piatti nella notte dopo una seduta segnata da prese di profitto sui tecnologici, tra cui Nvidia, e da un recupero dei segmenti più difensivi, mentre prosegue il dibattito sulla presenza di una bolla azionaria con investitori sempre più selettivi nel valutare quali big tech abbiano un reale vantaggio nella corsa all’intelligenza artificiale. I market movers di oggi sono: CPI (inflazione) in Germania, produzione industriale in Italia, discorsi di vari membri del FMOC negli Stati Uniti.

 

IERI

I listini dell’Asia hanno chiuso negativi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,33%, China A50 -0,64%, Hang Seng ha chiuso -0,15%, il Nikkei +0,13%, l’Australia -0,19%, Taiwan -0,30%, la Corea del Sud Kospi +0,81%, l’indice Indiano Sensex -0,29%. Il nostro FTSEMib +1,24%, Dax chiuso +0,53%, Ftse100 +1,15%, Cac40 +1,25%, Zurigo +2,12%. Lo S&P500 +0,21%, il Nasdaq chiuso -0,25%, il Russell2000 +0,12%. L’oro ha chiuso a 4.116,30 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 61,04$ per il wti e 65,16$ per il brent inglese.  Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 31,115. Lo spread BTP/BUND 74,43. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 17,28%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.

 

PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere per lo più psitivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,08%, China A50 +0,71%, Hang Seng ha chiuso +0,64%, il Nikkei +0,43%, l’Australia -0,22%, Taiwan +0,58%, la Corea del Sud Kospi +1,10%, l’indice Indiano Sensex +0,79%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione positiva così come gli Stati Uniti. L’oro si attesta a 4.111,80 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 60,80$ per il greggio e 64,93$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 103.614 e l’Ethereum 3.452.

 

Buona giornata.

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