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Pillole di Mercato

(46° settimana - anno 2025)

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Citazione del giorno:

Peter Drucker: “Il pericolo in tempi di turbolenza non è la turbolenza stessa, ma agire con la logica di ieri”

 

Wall Street ha ritrovato fiducia: gli investitori sono tornati a puntare sugli asset più rischiosi, spingendo al rialzo sia le borse che il Bitcoin, dopo che il Senato statunitense ha approvato un piano per porre fine allo shutdown più lungo della storia americana. Una notizia che ha ridato ossigeno ai mercati, togliendo di mezzo uno dei principali ostacoli economici delle ultime settimane. L’S&P 500 è salito dell’1,5%, trainato dai colossi tecnologici, che hanno messo a segno il miglior rialzo da maggio dopo giorni di forti vendite. Il ritorno dell’appetito per il rischio ha penalizzato i Treasury, con i rendimenti in leggero aumento, mentre il dollaro ha perso terreno contro la maggior parte delle valute principali. La svolta politica è arrivata nel fine settimana, quando il presidente Donald Trump ha espresso il suo sostegno al compromesso bipartisan che dovrebbe consentire la riapertura del governo federale nei prossimi giorni. La notizia è stata accolta dai mercati come un vero e proprio “breakthrough”, anche perché la fine dello shutdown riaprirebbe il flusso dei dati economici ufficiali, permettendo alla Federal Reserve di lavorare con una maggiore chiarezza in vista della decisione sui tassi di dicembre. “La riapertura del governo non solo restituirà fiducia al mercato, ma renderà di nuovo disponibili i dati macro, fondamentali per valutare la tenuta del mercato del lavoro e dell’economia americana”, ha spiegato Fiona Cincotta di City Index. Il ritorno dell’operatività pubblica sarebbe anche un sollievo tecnico per la Fed, costretta ormai da settimane a “volare alla cieca” in assenza di statistiche ufficiali. Secondo Deutsche Bank, il primo report atteso dopo la riapertura sarà quello sull’occupazione di settembre, che potrebbe uscire entro tre giorni lavorativi. Altri dati, come l’inflazione e i consumi, richiederanno invece una o due settimane in più. “È probabile che la qualità dei dati resti incerta ancora per mesi, forse fino al 2026, rendendo le analisi del settore privato più influenti del solito per le prossime decisioni della Fed”, hanno osservato gli analisti di BMO Capital Markets. Sul fronte dei tassi, i mercati restano divisi: la probabilità di un nuovo taglio a dicembre è scesa al 60%, contro il 100% prezzato solo un mese fa. Powell, nell’ultimo FOMC, aveva ribadito che “una riduzione dei tassi non è affatto scontata”. E anche i membri del board appaiono spaccati: Mary Daly (San Francisco) ha parlato di “domanda in calo e rischi da tassi troppo alti per troppo tempo”, mentre Stephen Miran ha segnalato “un’economia resiliente che giustifica prudenza”. Sul mercato azionario, il clima resta positivo. La combinazione tra allentamento monetario e utili aziendali migliori delle attese continua a sostenere il sentiment. “Le prospettive restano favorevoli per l’azionario, soprattutto se si guarda ai trend trasformativi come l’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Mark Haefele, CIO di UBS Global Wealth Management. E i numeri lo confermano: le società dello S&P 500 che hanno pubblicato i risultati del terzo trimestre hanno registrato una crescita media degli utili del 14,6%, il doppio delle previsioni. Le revisioni sugli utili, un indicatore dell’ottimismo degli analisti, sono al livello più alto da aprile, segnale che Wall Street crede ancora nella solidità dei profitti aziendali. “Più che i ribassi in sé, ciò che conta è come il mercato reagisce”, ha spiegato Mark Hackett di Nationwide, sottolineando che la velocità degli acquisti dopo le correzioni resta un indicatore cruciale per capire la fiducia di fondo. Sul fronte corporate, si è distinta CoreWeave con risultati solidi nel cloud computing, mentre Visa e Mastercard hanno raggiunto un accordo con i commercianti per ridurre alcune commissioni. Verizon ha collocato 11 miliardi di dollari in obbligazioni investment grade per finanziare l’acquisizione di Frontier Communications. Coinbase lancerà una piattaforma per offrire l’accesso anticipato a nuove criptovalute, mentre Instacart ha presentato previsioni ottimistiche per la crescita della sua attività di consegne. In Europa, le borse hanno reagito con slancio alla notizia dell’imminente accordo americano: lo Stoxx 600 ha chiuso in rialzo dell’1,4%, con Milano (+2,3%) e Francoforte (+1,7%) in testa. I settori tecnologico e finanziario sono stati i migliori, mentre Diageo ha guadagnato oltre il 5% dopo aver nominato Dave Lewis, ex CEO di Tesco, come nuovo amministratore delegato. Nel comparto farmaceutico, Camurus è volata di quasi il 15% grazie a risultati promettenti nel campo dei farmaci anti-obesità, mentre Novo Nordisk ha annunciato una partnership con l’indiana Emcure Pharmaceuticals per commercializzare Wegovy in esclusiva. Dopo settimane dominate dal nervosismo per i dazi e per lo shutdown, la prospettiva di un ritorno alla normalità ha ridato slancio ai mercati globali. Gli investitori, almeno per ora, sembrano voler guardare oltre la politica e tornare a concentrarsi su ciò che davvero conta: crescita, utili e liquidità. I market movers di oggi sono: tasso di disoccupazione in Gran Bretagna, indice ZEW sul clima di fiducia della aziende in Germania.

 

IERI

I listini dell’Asia hanno chiuso positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,29%, China A50 -0,17%, Hang Seng ha chiuso +1,42%, il Nikkei +1,29%, l’Australia +0,75%, Taiwan +0,79%, la Corea del Sud Kospi +3,18%, l’indice Indiano Sensex +0,60%. Il nostro FTSEMib +2,28%, Dax chiuso +1,65%, Ftse100 +1,08%, Cac40 +1,32%, Zurigo +1,36%. Lo S&P500 +1,54%, il Nasdaq chiuso +2,27%, il Russell2000 +0,94%. L’oro ha chiuso a 4.009,80 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 59,75$ per il wti e 63,63$ per il brent inglese.  Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 31,010. Lo spread BTP/BUND 73,86. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 17,60%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.

 

PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere negativi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,33%, China A50 -0,64%, Hang Seng ha chiuso -0,15%, il Nikkei +0,13%, l’Australia -0,19%, Taiwan -0,30%, la Corea del Sud Kospi +0,81%, l’indice Indiano Sensex -0,29%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione positiva così come gli Stati Uniti. L’oro si attesta a 4.143,25 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 59,89$ per il greggio e 63,84$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 105.121 e l’Ethereum 3.550.

 

Buona giornata.


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