Pillole di Mercato
- Federico Caligiuri

- 6 nov
- Tempo di lettura: 4 min
(45° settimana - anno 2025)

Citazione del giorno:
Warren Buffett: “Cerca tre cose in una persona: intelligenza, energia e integrità. Se non ha l’ultima, non ti preoccupare nemmeno delle prime due”
Le borse globali hanno ritrovato slancio dopo la brusca frenata dei giorni scorsi, grazie al ritorno degli investitori che hanno colto l’occasione per acquistare sui ribassi. A guidare il recupero è stato ancora una volta il comparto tecnologico, dopo che le vendite legate alle valutazioni elevate avevano messo in discussione la tenuta del rally dell’intelligenza artificiale. In Asia, gli indici hanno guadagnato l’1,1% segnando la migliore seduta da settimane, con Tokyo e Hong Kong tra le piazze più forti. Quasi tutti i settori dell’indice regionale hanno chiuso in positivo, con oltre due titoli in rialzo per ogni titolo in calo. SoftBank ha guadagnato circa l’1% dopo le indiscrezioni secondo cui avrebbe valutato, all’inizio dell’anno, un’acquisizione del produttore di chip americano Marvell Technology. Il rimbalzo asiatico ha seguito la scia di Wall Street, dove gli acquisti sono tornati a concentrarsi sui grandi beneficiari della corsa all’AI. I future sugli indici americani si muovono comunque con cautela: S&P 500 e Nasdaq 100 lasciano sul terreno lo 0,1%, mentre Qualcomm ha perso il 2,6% nel dopo mercato nonostante un outlook positivo, segnale che le aspettative nel comparto semiconduttori restano difficili da soddisfare. In Europa si prevede un’apertura senza grandi direzioni. “Il mercato sta recuperando grazie ai compratori sui minimi”, ha commentato Takehiko Masuzawa di Phillip Securities Japan. “Gli investitori restano prudenti sui titoli legati all’AI, ma non stanno più vendendo: in fondo, tutti vogliono ancora essere della partita.” Il cambio di tono arriva dopo due sedute di forte volatilità che avevano fatto riaffiorare i timori di una correzione legata a valutazioni troppo spinte. Gli acquisti sono tornati favoriti da risultati societari solidi e da alcuni dati economici privati migliori delle attese. Come ha spiegato Robert Edwards di Edwards Asset Management, “per chi ha liquidità ferma, questo arretramento rappresenta un’opportunità d’ingresso, soprattutto per chi investe con un orizzonte di medio-lungo periodo.” Negli Stati Uniti, intanto, l’attenzione resta puntata sulla Federal Reserve e sulla questione dei dazi di Trump. La Corte Suprema ha infatti esaminato la legittimità dei poteri con cui il presidente ha introdotto tariffe record su beni importati, mostrando scetticismo verso la portata delle misure. Una decisione è attesa tra dicembre e gennaio e potrebbe ridisegnare i margini d’azione della Casa Bianca in materia di commercio internazionale. “La questione resta sullo sfondo per i mercati, ma finché non ci saranno effetti concreti, la reazione resterà contenuta,” ha osservato Nick Twidale di AT Global Markets. Sul fronte delle materie prime, l’oro ha esteso i guadagni, il petrolio ha interrotto una serie di tre sedute negative e il dollaro ha perso terreno contro tutte le principali valute, con lo yen in evidenza. I Treasury sono saliti in attesa dei nuovi interventi pubblici dei funzionari della Fed, alla ricerca di indizi sulla traiettoria dei tassi. Da segnalare anche la decisione di MSCI di includere un numero maggiore di società cinesi nei propri indici globali, una mossa che potrebbe portare nuovi flussi di capitale verso i mercati di Pechino. Tra le società in primo piano, Arm Holdings ha pubblicato previsioni ottimistiche grazie alla crescente domanda di chip per data center dedicati all’intelligenza artificiale. Pfizer, invece, non è riuscita a bloccare in tribunale l’offerta da 10 miliardi di dollari di Novo Nordisk per la startup Metsera, mentre la banca di Singapore United Overseas Bank è crollata dopo aver accantonato la più alta riserva degli ultimi anni (470 milioni di dollari) per coprire i rischi nel settore immobiliare commerciale americano e cinese. Nissan ha invece annunciato la vendita della sede centrale di Yokohama per circa 630 milioni di dollari. In Europa, le borse hanno seguito l’andamento americano e chiuso in rialzo dopo un avvio sottotono: lo Stoxx 600 è salito dello 0,25%, con Londra in progresso dello 0,6% e Milano dello 0,4%. Il settore tecnologico ha guidato la ripresa insieme all’automotive: BMW ha guadagnato quasi il 7% dopo conti trimestrali in linea con le attese, mentre Orsted è rimasta invariata pur riducendo le perdite nel trimestre. Novo Nordisk ha invece ceduto il 4,5% dopo risultati sostanzialmente in linea ma accolti con freddezza dal mercato. Sul fronte delle banche centrali, la Riksbank svedese ha lasciato i tassi invariati all’1,75%, segnalando una pausa nel ciclo di rialzi. Nel complesso, la seduta di metà settimana ha segnato un ritorno di calma: dopo la correzione legata ai timori di una bolla tecnologica, gli investitori sembrano disposti a concedere una seconda chance al rally globale, ma con una consapevolezza in più. La corsa all’AI resta il motore del mercato, ma anche il suo principale punto di fragilità. I market movers di oggi sono: saldo della bilancia commerciale in Australia, vendite al dettaglio in Eurozona, decisione sui tassi di interesse da parte della BOE in Gran Bretagna (attuali 4% - aspettative 4%).
IERI
I listini dell’Asia hanno chiuso negativi ad eccezion fatta per la Cina. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,45%, China A50 +0,20%, Hang Seng ha chiuso +0,06%, il Nikkei -2,46%, l’Australia -0,13%, Taiwan -1,42%, la Corea del Sud Kospi -2,92%, l’indice Indiano Sensex chiuso per festività. Il nostro FTSEMib +0,41%, Dax chiuso +0,46%, Ftse100 +0,64%, Cac40 +0,08%, Zurigo +0,44%. Lo S&P500 -1,17%, il Nasdaq chiuso -2,04%, il Russell2000 -1,78%. L’oro ha chiuso a 3.992,90 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 59,60$ per il wti e 63,52$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 31,700. Lo spread BTP/BUND 74,780. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 18,01%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,90%, China A50 +1,10%, Hang Seng ha chiuso +1,64%, il Nikkei +1,30%, l’Australia +0,29%, Taiwan +0,66%, la Corea del Sud Kospi +0,64%, l’indice Indiano Sensex -0,05%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione incerta mentre gli Stati Uniti sono deboli. L’oro si attesta a 3.997,67 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 59,87$ per il greggio e 63,77$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 103.241 e l’Ethereum 3.391.
Buona giornata.
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