Pillole di Mercato
- Federico Caligiuri 
- 6 ore fa
- Tempo di lettura: 5 min
(44° settimana - anno 2025)

Citazione del giorno:
Stephen Covey: “La maggior parte della gente non ascolta con l’intento di capire. Ascolta con l’intento di rispondere”
I mercati hanno vissuto una seduta altalenante, mentre gli investitori cercavano di interpretare le parole del presidente Donald Trump dopo l’atteso incontro con il leader cinese Xi Jinping, volto a ridurre le tensioni commerciali tra le due maggiori economie del mondo. I future americani sono scesi dello 0,1%, con quelli sul Nasdaq 100 in calo dello 0,2%, dopo che Trump ha definito “straordinario” il vertice con Xi, annunciando la riduzione immediata dei dazi legati al fentanyl dal 20% al 10%. Tuttavia, le sue dichiarazioni sui chip Nvidia, con la promessa di mantenere il divieto sui più avanzati della serie Blackwell, hanno smorzato l’entusiasmo iniziale. Le borse asiatiche hanno invertito la rotta, chiudendo in lieve calo (-0,2%), mentre anche i listini cinesi hanno perso terreno. Sul fronte valutario, il dollaro ha ridotto i guadagni del giorno precedente, i Treasury hanno recuperato parte delle perdite e il rendimento del decennale americano è sceso di un punto base al 4,06%. Lo yen ha oscillato contro il dollaro dopo che la Bank of Japan ha lasciato invariati i tassi, mentre l’oro è balzato dell’1,2%, tornando a essere il rifugio preferito in una giornata di incertezza. “I mercati avevano scommesso su un accordo di sostanza, ma le parole di Trump e Xi sono apparse più come una tregua tattica che una svolta strutturale,” ha commentato Anna Wu, strategist di Van Eck Associates. “Questo significa che la volatilità resterà elevata anche nei prossimi mesi.” L’incontro era stato atteso come il possibile punto di svolta di una guerra commerciale che dura ormai da mesi, ma gli esiti concreti sono stati modesti. Oltre alla riduzione dei dazi, la Cina ha accettato di riprendere gli acquisti di soia dagli Stati Uniti e di sospendere per almeno un anno il sistema di licenze per le terre rare, una concessione che dovrebbe alleggerire la pressione sulle forniture globali. La reazione dei mercati, però, è stata tiepida: dopo aver corso nelle ultime settimane su aspettative di un’intesa, gli investitori hanno preferito consolidare i guadagni. In parallelo, la Federal Reserve ha tagliato i tassi per la seconda volta consecutiva, portando il costo del denaro in un range tra il 3,75% e il 4%, ma ha frenato le speranze di ulteriori riduzioni immediate. Powell ha ribadito la necessità di monitorare i segnali di debolezza del mercato del lavoro prima di procedere con nuovi tagli, lasciando intendere che la decisione di dicembre non è affatto scontata. Inoltre, la banca centrale ha annunciato che interromperà il processo di riduzione del bilancio, il cosiddetto quantitative tightening, a partire dal 1° dicembre. Le divisioni interne restano però evidenti: il governatore Stephen Miran ha votato per un taglio più aggressivo, mentre il presidente della Fed di Kansas City, Jeff Schmid, si è opposto a qualsiasi riduzione. Il focus resta comunque sul comparto tecnologico. Samsung Electronics ha battuto le attese con risultati solidi, mentre le Big Tech americane hanno confermato che la corsa agli investimenti in intelligenza artificiale non si ferma. Alphabet, Meta e Microsoft hanno speso insieme oltre 78 miliardi di dollari in spese per capitale nell’ultimo trimestre, un incremento dell’89% rispetto all’anno precedente. I risultati, tuttavia, sono stati contrastanti: Meta è crollata del 7,4% nel post-market, Microsoft ha perso quasi il 4%, mentre Alphabet è salita del 6,7%. Nvidia, nel frattempo, è diventata la prima società al mondo a raggiungere una capitalizzazione di mercato di 5.000 miliardi di dollari, simbolo di un entusiasmo che continua a dominare il settore. Sul fronte corporate, OpenAI si prepara alla quotazione in Borsa nel 2026, con una valutazione potenziale vicina ai 1.000 miliardi di dollari. Toyota ha confermato che non modificherà i termini dell’offerta da 31 miliardi per l’acquisizione di Toyota Industries, nonostante le critiche. Intanto, il fondo pensione pubblico californiano CalPERS ha annunciato che voterà contro il piano di compensi da 1.000 miliardi di dollari proposto da Tesla per Elon Musk. Sul fronte del credito, circa venti banche, tra cui Bank of America, Citigroup e Morgan Stanley, hanno aderito al finanziamento da 20 miliardi per il buyout di Electronic Arts. In Europa, le borse hanno chiuso la seduta di mercoledì in leggero calo, con lo Stoxx 600 in flessione dello 0,1% e andamenti misti tra i principali indici: Londra +0,6%, Milano +0,3%, Madrid +0,4%, Francoforte -0,6%, Parigi -0,2%. Le trimestrali hanno dato il tono alla giornata: Mercedes-Benz ha registrato un crollo del 70% dell’utile operativo, penalizzata dai costi di ristrutturazione e dai dazi americani, ma il titolo è salito del 4,5% grazie alla conferma degli obiettivi di lungo periodo. UBS ha superato le attese sugli utili (2,5 miliardi contro 1,85 stimati) ma ha perso oltre l’1%, mentre Santander ha chiuso in rialzo del 4,1% dopo aver riportato un utile record nei primi nove mesi dell’anno. Deutsche Bank ha sorpreso con profitti migliori delle attese (+5%) e prospettive positive su tutte le divisioni, mentre Adidas ha deluso con un tonfo del 10%. Tra i movimenti più significativi, Nokia ha perso il 4,3% dopo l’annuncio della partnership con Nvidia per lo sviluppo del 6G, mentre Philips è crollata in seguito a nuovi rilievi della FDA sulle sue produzioni mediche. Il taglio dei tassi della Fed era ormai ampiamente scontato dai mercati, ma l’attenzione si è spostata sulle prossime mosse. Nel complesso, il mercato si trova sospeso tra l’ottimismo per la distensione tra Stati Uniti e Cina, l’attesa per ulteriori stimoli monetari e la consapevolezza che l’euforia da intelligenza artificiale sta diventando il principale motore, e potenziale punto debole, del rally globale. La sensazione è quella di un equilibrio precario: le buone notizie ci sono, ma ogni delusione, da un vertice geopolitico o da una trimestrale tech, può ribaltare il sentiment in un attimo. I mercati, come spesso accade, stanno danzando sull’orlo dell’euforia, cercando un motivo per continuare a credere che questa volta, davvero, la storia sarà diversa. I market movers di oggi sono: decisione sui tassi di interesse da parte della BOJ in Giappone (attuale 0,50% - aspettative 0,50%), tasso di disoccupazione in Germania, PIL (3° trimestre) e decisione sui tassi di interesse da parte della BCE nell’Eurozona (attuale 2,15% - aspettative 2,15%), PIL (3° trimestre) negli Stati Uniti.
IERI
I listini dell’Asia hanno chiuso per lo più positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,49%, China A50 +0,32%, Hang Seng ha chiuso -0,33%, il Nikkei +2,36%, l’Australia -0,96%, Taiwan +1,68%, la Corea del Sud Kospi +1,83%, l’indice Indiano Sensex +0,39%. Il nostro FTSEMib +0,26%, Dax chiuso -0,84%, Ftse100 +0,61%, Cac40 -0,19%, Zurigo -0,47%. Lo S&P500 +0,00%, il Nasdaq chiuso +0,55%, il Russell2000 -0,87%. L’oro ha chiuso a 4.000,7 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 60,48$ per il wti e 64,32$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 31,760. Lo spread BTP/BUND 76,120. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 16,92%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere deboli. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,41%, China A50 -0,35%, Hang Seng ha chiuso -0,50%, il Nikkei -0,06%, l’Australia -0,46%, Taiwan -0,03%, la Corea del Sud Kospi +0,11%, l’indice Indiano Sensex -0,43%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione di apertura debole così come gli Stati Uniti. L’oro si attesta a 3.972,85 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 60,08$ per il greggio e 63,92$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 110.121 e l’Ethereum 3.905.
Buona giornata.
%20(454%20x%2087%20px)%20(454%20x%2094%20px)%20(1).png)
Commenti