top of page

Pillole di Mercato


(42° settimana - anno 2025)

ree

Citazione del giorno:

Motivazione personale: “Qualsiasi lezione che rifiuti di imparare si ripeterà finchè non lo farai”

 

Le borse globali hanno ritrovato slancio, sostenute dal ritorno dell’ottimismo su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. I future su Wall Street e le principali piazze asiatiche sono saliti, mentre il dollaro si è indebolito per la seconda giornata consecutiva e i rendimenti dei Treasury a due anni sono scesi ai minimi dal 2022. L’indice MSCI Asia Pacific è avanzato dell’1,5%, interrompendo una serie di quattro sedute negative, mentre le borse europee e americane hanno aperto in rialzo. L’oro ha toccato nuovi massimi storici, spinto dalle attese di una politica monetaria più accomodante. Il catalizzatore è stato Jerome Powell. Il presidente della Fed ha riconosciuto un indebolimento del mercato del lavoro, rafforzando le aspettative di un nuovo taglio dei tassi a ottobre, dopo quello di settembre. I contratti swap prezzano ora circa 125 punti base di allentamento entro la fine del 2026, con un corridoio dei tassi compreso tra il 4% e il 4,25%. Anche Susan Collins, presidente della Fed di Boston, ha sottolineato la necessità di ulteriori riduzioni dei tassi nel corso dell’anno per sostenere l’occupazione. La prospettiva di una Fed più “dovish” ha favorito un’ondata di acquisti sugli asset rischiosi, compensando i timori legati al riaccendersi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Le dichiarazioni di Donald Trump, secondo cui potrebbe sospendere il commercio di oli vegetali con Pechino, avevano inizialmente pesato sui listini, spingendo lo S&P 500 in calo dello 0,2%. Tuttavia, la successiva distensione dei toni e la conferma di un canale di dialogo aperto hanno riportato fiducia tra gli investitori. Sul mercato valutario, la debolezza del biglietto verde e il sostegno di Pechino allo yuan, fissato sotto quota 7,10 per dollaro, hanno favorito un apprezzamento generalizzato delle divise asiatiche. Lo yen giapponese si è rafforzato dello 0,4% a 151,21 per dollaro. “Un fix sotto 7,10 è un messaggio di forza,” ha spiegato Fiona Lim, analista di Malayan Banking a Singapore. “Segnala che la Cina vuole mostrarsi in posizione di vantaggio per eventuali nuovi negoziati o escalation.” Secondo Garfield Reynolds di Bloomberg MLIV, il nuovo indebolimento del dollaro apre spazi a strategie di copertura basate sull’oro, mentre il tema dominante resta quello di un mercato che continua a comprare azioni, nonostante i timori di una bolla AI, e a rafforzare le posizioni sui metalli preziosi come assicurazione contro eventuali correzioni. Sul fronte diplomatico, il rappresentante al commercio USA Jamieson Greer ha dichiarato di aspettarsi un graduale raffreddamento delle tensioni dopo i recenti colloqui tra Washington e Pechino. Anche Trump si è mostrato moderatamente ottimista: “Abbiamo una relazione corretta con la Cina, e credo che andrà bene. E se non andrà bene, andrà bene lo stesso,” ha detto ai giornalisti alla Casa Bianca. In Europa, tuttavia, le borse hanno faticato a tenere il passo dell’entusiasmo asiatico. Lo Stoxx 600 ha chiuso in calo dello 0,4%, penalizzato dal comparto automobilistico e minerario. Le tensioni commerciali, unite al nuovo scivolone di Michelin (-8,9%) dopo il taglio delle previsioni sugli utili, hanno pesato sull’intero settore: Continental ha perso il 4,3%, Pirelli l’1,2%. Il sottoindice auto dell’area euro è sceso del 2,5%, mentre quello minerario ha ceduto l’1,6%. Sul fronte opposto, Ericsson ha guadagnato il 18% dopo aver annunciato risultati trimestrali superiori alle attese, minimizzando l’impatto delle tariffe USA. LVMH ha sorpreso positivamente, registrando un ritorno alla crescita nel terzo trimestre grazie alle vendite di Champagne e profumi Dior, segnale che la frenata del lusso potrebbe allentarsi. Il titolo ha chiuso in rialzo, trainando il comparto del lusso asiatico. A livello politico, la Francia resta sotto i riflettori. Il premier Sébastien Lecornu ha deciso di rinviare la riforma delle pensioni al periodo post-elettorale (2027), cercando di consolidare la propria fragile maggioranza. La mossa ha fatto scendere i rendimenti del decennale francese ai minimi da un mese, ma il CAC 40 ha chiuso in calo dello 0,2%. “I mercati, ha commentato Ben Laidler di Bradesco BBI, stanno imparando a convivere con l’instabilità politica, che sia a Parigi o a Washington. Le dinamiche commerciali e i segnali della Fed restano i driver principali.” Tra le notizie aziendali, Stellantis ha annunciato un piano d’investimenti da 13 miliardi di dollari negli Stati Uniti in quattro anni per rafforzare la produzione locale e attenuare l’impatto dei dazi. In Asia, Apple prevede di ampliare la produzione in Vietnam nel segmento smart home, mentre Google investirà oltre 10 miliardi nel sud dell’India per un data center da 1 gigawatt, confermando la crescente centralità del subcontinente nelle strategie tech globali. Nel Regno Unito, easyJet è balzata dell’8% dopo voci su un possibile interesse di acquisizione da parte della Mediterranean Shipping Company, poi smentite. In Giappone, invece, la prima asta di titoli di Stato dopo la crisi della coalizione di governo ha registrato una domanda superiore alla media annuale, segno che i rendimenti più elevati stanno tornando appetibili. In sintesi, il mercato globale resta sospeso tra due forze contrapposte: da un lato la speranza di un nuovo ciclo di tagli dei tassi e di utili solidi, dall’altro l’ombra persistente della guerra commerciale USA–Cina e delle tensioni politiche in Europa. Per ora, la bussola resta puntata sulla Fed: finché Powell manterrà aperta la porta a nuovi stimoli, gli investitori sembrano disposti a scommettere ancora sul proseguimento del rally, anche in un contesto di incertezza crescente. I market movers di oggi sono: CPI (inflazione) e PPI (indice dei prezzi alla produzione) in Cina, produzione industriale in Giappone, produzione industriale nell’Eurozona, discorso di alcuni membri del FOMC negli Stati Uniti.

 

IERI

I listini dell’Asia hanno chiuso per lo più negativi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,29%, China A50 +0,27%, Hang Seng ha chiuso -1,30%, il Nikkei -2,66%, l’Australia +0,16%, Taiwan -0,42%, la Corea del Sud Kospi -0,75%, l’indice Indiano Sensex -0,20%. Il nostro FTSEMib -0,22%, Dax chiuso -0,62%, Ftse100 -0,18%, Cac40 -0,25%, Zurigo -0,43%. Lo S&P500 -0,16%, il Nasdaq chiuso -0,76%, il Russell2000 +1,28%. L’oro ha chiuso a 4.163,40 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 58,70$ per il wti e 62,26$ per il brent inglese.  Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 31,765. Lo spread BTP/BUND 81,680. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 20,81%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.

 

PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,50%, China A50 +0,74%, Hang Seng ha chiuso +1,37%, il Nikkei +1,71%, l’Australia +1,03%, Taiwan +1,34%, la Corea del Sud Kospi +2,57%, l’indice Indiano Sensex +0,55%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva così come gli Stati Uniti. L’oro si attesta a 4.209,20 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 58,58$ per il greggio e 62,22$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 112.235 e l’Ethereum 4.096.

 

Buona giornata.

Commenti


Mi trovi anche su:
  • Facebook
Tutti i diritti riservati © 2023 Federico Caligiuri
Email: segreteriacaligiuri@gmail.com  P.IVA - 02053160590

Il contenuto di questo sito è solo a scopo informativo, non devi interpretare tali informazioni o altro materiale come consigli legali, fiscali, di investimento, finanziari o di altro tipo. Nulla di quanto contenuto nel nostro sito costituisce una sollecitazione, una raccomandazione, un'approvazione o un'offerta da parte di Federico Caligiuri per acquistare o vendere titoli o altri strumenti finanziari in questa o in qualsiasi altra giurisdizione in cui tale sollecitazione o offerta sarebbe illegale ai sensi delle leggi sui titoli di tale giurisdizione. Tutti i contenuti di questo sito sono informazioni di natura generale e non riguardano le circostanze di un particolare individuo o entità. Nulla di quanto contenuto nel sito costituisce una consulenza professionale e/o finanziaria, né alcuna informazione sul sito costituisce una dichiarazione esaustiva o completa delle questioni discusse o della legge ad esse relativa. Federico Caligiuri non è un fiduciario in virtù dell'uso o dell'accesso al Sito o al Contenuto da parte di qualsiasi persona. Solo tu ti assumi la responsabilità di valutare i meriti e i rischi associati all'uso di qualsiasi informazione o altro Contenuto del Sito prima di prendere qualsiasi decisione basata su tali informazioni o altri Contenuti. In cambio dell'utilizzo del Sito, accetti di non ritenere Federico Caligiuri, i suoi affiliati o qualsiasi terzo fornitore di servizi responsabile di eventuali richieste di risarcimento danni derivanti da qualsiasi decisione presa sulla base di informazioni o altri Contenuti messi a tua disposizione attraverso il Sito.

RISCHI DI INVESTIMENTO

Ci sono rischi associati all'investimento in titoli. Investire in azioni, obbligazioni, exchange traded funds, fondi comuni e ogni altro strumento finanziario comporta il rischio di perdita.  La perdita del capitale è possibile. Alcuni investimenti ad alto rischio possono utilizzare la leva finanziaria, che accentuerà i guadagni e le perdite. Gli investimenti esteri comportano rischi speciali, tra cui una maggiore volatilità e rischi politici, economici e valutari e differenze nei metodi contabili.  La performance passata di un titolo o di un'azienda non è una garanzia o una previsione della performance futura dell'investimento. La totalità dei contenuti presenti nel sito internet è tutelata dal diritto d’autore. Senza previo consenso scritto da parte nostra non è pertanto consentito riprodurre (anche parzialmente), trasmettere (né per via elettronica né in altro modo), modificare, stabilire link o utilizzare il sito internet per qualsivoglia finalità pubblica o commerciale. Qualsiasi controversia riguardante l’utilizzo del sito internet è soggetta al diritto italiano, che disciplina in maniera esclusiva l’interpretazione, l’applicazione e gli effetti di tutte le condizioni sopra elencate. Il foro di Roma è esclusivamente competente in merito a qualsiasi disputa o contestazione che dovesse sorgere in merito al presente sito internet e al suo utilizzo. Accedendo e continuando nella lettura dei contenuti di questo sito Web dichiari di aver letto, compreso e accettato le sopracitate informazioni legali.

bottom of page