(2° settimana - anno 2023)
Il rally dei titoli si è spento dopo che due funzionari della Federal Reserve hanno segnalato che i tassi d'interesse potrebbero superare il 5%, gettando un po' di acqua fredda sui trader che vedevano un picco al di sotto di questa soglia. L'S&P 500 non è riuscito a rimanere al di sopra del livello chiave di 3.900, cancellando un'avanzata che aveva raggiunto quasi l'1,5% all'inizio della sessione. Il Dow Jones Industrial Average ha sottoperformato, mentre il Nasdaq 100 è rimasto in rialzo grazie ai guadagni delle big tech, con Tesla Inc. che ha guadagnato circa il 6%. Il dollaro ha ridotto le perdite. Il presidente della Fed Bank of San Francisco, Mary Daly, ha dichiarato di aspettarsi un aumento dei tassi da parte della banca centrale a circa il 5%. Il suo omologo di Atlanta, Raphael Bostic, ha osservato che i responsabili politici dovrebbero aumentare i tassi oltre il 5% all'inizio del secondo trimestre, per poi rimanere in attesa per "molto tempo". Gli investitori attendono il rapporto sul CPI (inflazione) statunitense di giovedì, che uscirà quasi una settimana dopo gli ultimi dati sull'occupazione che hanno mostrato una decelerazione della crescita dei salari. I dati saranno tra gli ultimi che i responsabili politici della Fed vedranno prima della riunione del 31 gennaio-1 febbraio. Oltre alla probabilità che i tassi d'interesse rimangano alti e a un possibile rallentamento dell'economia, qualsiasi rialzo dei mercati innescato dal rallentamento dell'inflazione potrebbe essere compensato dalle valutazioni ancora elevate di alcuni titoli e dalle aspettative troppo ottimistiche sugli utili. Mentre gli investitori sono generalmente pessimisti sulle prospettive di crescita economica, le stime degli utili societari sono effettivamente ancora troppo alte. Venerdì inizieranno ad essere svelati i risultati del settore bancario. Con gli occhi puntati sul rapporto CPI di questa settimana, sulla stagione degli utili societari e sulla riunione della Fed del mese prossimo, è possibile un ritorno della volatilità. Tuttavia, la crescente minaccia di una recessione economica non ha dissuaso la Corporate America dallo spendere molto per le proprie azioni. Le aziende americane hanno annunciato un record di 1,26 trilioni di dollari di riacquisti nel 2022, con un aumento del 3% rispetto a un anno fa, secondo i dati compilati da Birinyi Associates. Le azioni europee sono salite lunedì, estendendo l'inizio positivo dell'anno alla seconda settimana, grazie alla riapertura delle frontiere da parte della Cina durante la notte e ai dati statunitensi ed europei che hanno placato i nervi per l'aggressivo irrigidimento da parte delle principali banche centrali globali. Lo STOXX 600 paneuropeo ha guadagnato lo 0,9% alla chiusura. Venerdì l'indice ha registrato la migliore performance settimanale in oltre nove mesi, dopo che una serie di dati positivi - tra cui la forte attività delle fabbriche dell'eurozona e il calo dell'inflazione complessiva - hanno indicato una recessione più lieve del previsto e un allentamento delle pressioni sui prezzi. Questo, insieme ai dati che mostrano una moderazione degli aumenti salariali negli Stati Uniti, ha placato i timori che la Federal Reserve statunitense e la Banca Centrale Europea continuino con l'aggressivo inasprimento della politica monetaria. I titoli tecnologici sensibili ai tassi sono saliti del 3,4%. La produzione industriale della più grande economia europea, la Germania, è aumentata leggermente più del previsto a novembre, aumentando l'ottimismo e facendo salire il DAX dell'1,3%. Il dato si inserisce nella retorica dell'ultima settimana, che sembra suggerire che forse la recessione in Europa non sarà così profonda e duratura come si pensasse inizialmente. L'indice dei materiali e delle costruzioni è balzato del 2,4%. I dati hanno mostrato che il morale degli investitori nella zona euro è aumentato per il terzo mese consecutivo a gennaio, raggiungendo il livello più alto dal giugno 2022, ma è rimasto in territorio negativo a causa della difficile situazione economica. I miners hanno guadagnato il 2,2% grazie all'avanzata dei prezzi dei metalli di base sulle speranze di ripresa della domanda da parte della Cina, principale consumatore. I mercati dell'Asia-Pacifico hanno registrato un rialzo nella notte grazie alla ripresa dei viaggi senza quarantena tra Hong Kong e la Cina continentale durante il fine settimana, segnalando la fine della politica zero-Covid che ha mantenuto le frontiere chiuse per quasi tre anni. I market movers di oggi sono: CPI (inflazione) in Giappone (Dic), massa monetaria M2 in Cina.
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso positivamente. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,58%, China A50 +0,92%, Hang Seng +1,91%, il Nikkei chiuso per festività, l’Australia S&P/ASX200 +0,59%, Taiwan +2,64%, la Corea del Sud Kospi +2,63%, l’indice Indiano Sensex +1,38%. Il nostro FTSEMib +0,81%, Dax +1,25%, Ftse100 +0,33%, Cac40 +0,68%, Zurigo +0,61%. Il Nasdaq chiuso +0,63%, S&P500 +2,28%, il Russell2000 -0,08%. L’oro ha chiuso a 1.875,35 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 75,06$ per il wti 79,91$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 74,80. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 196,990. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 21,97%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere misti. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,21%, China A50 +0,33%, Hang Seng -0,28%, il Nikkei +0,78%, l’Australia S&P/ASX200 -0,28%, Taiwan +0,34%, la Corea del Sud Kospi +0,05%, l’indice Indiano Sensex -0,83%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura negativi così come l’America. L’oro si attesta a 1.876,55 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 74,40$ per il greggio e 79,36$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 17.198 e l’Ethereum 1.324.
Herman Melville: "È meglio fallire nell’originalità che riuscire nell’imitazione."
Buona giornata.
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