Pillole di Mercato
- Federico Caligiuri
- 31 lug
- Tempo di lettura: 4 min
(31° settimana - anno 2025)

Citazione del giorno:
Falcone G..: “Quando capiranno di non poterti né superare, né eguagliare proveranno a sporcarti”
I mercati azionari si preparano a una nuova giornata di rialzi, trainati dagli ottimi risultati trimestrali delle big tech statunitensi che hanno rafforzato la fiducia nella tenuta degli utili societari. I future sull’S&P 500 sono saliti dell’1%, mentre quelli sul Nasdaq 100 hanno guadagnato l’1,4%, spinti dai forti progressi nelle contrattazioni after-hours di Microsoft (+8%) e Meta Platforms (+11%). Le borse europee mostrano segnali positivi, mentre in Asia l’indice MSCI regionale ha chiuso in calo dello 0,2%, con perdite concentrate in Corea del Sud e India. Il Giappone si è distinto con un +1%, sostenuto dalla decisione della Bank of Japan di lasciare invariati i tassi e da un rafforzamento dello yen. Nel frattempo, la volatilità sui mercati resta elevata, con gli investitori che monitorano una fitta serie di notizie: dalle decisioni delle banche centrali alle tensioni commerciali, fino a una nuova ondata di trimestrali. Mercoledì i Treasury hanno registrato un ribasso, mentre il dollaro si era rafforzato dopo che la Fed ha lasciato i tassi fermi e segnalato l’assenza, al momento, di una decisione su un eventuale taglio a settembre. Tuttavia, giovedì il dollaro ha perso terreno e i rendimenti obbligazionari sono risaliti lungo tutta la curva. Il quadro resta incerto: per procedere con un allentamento, la Fed dovrà essere convinta che l'inflazione sia sotto controllo o in calo strutturale, ha osservato Bret Kenwell di eToro. La narrativa sull’intelligenza artificiale continua a sostenere i titoli tecnologici: Meta ha annunciato un aumento degli investimenti pubblicitari e in AI, mentre Microsoft ha svelato un piano di spesa da oltre 30 miliardi di dollari per potenziare le infrastrutture cloud destinate all’intelligenza artificiale. Chris Weston di Pepperstone ha sottolineato come i colossali investimenti inizino finalmente a generare ritorni, rafforzando la tesi di lungo periodo sul settore. Sul fronte macro, la Bank of Japan ha mantenuto invariato il tasso overnight allo 0,5% e ha rivisto al rialzo le previsioni d’inflazione. In linea con le attese di tutti i 56 economisti intervistati, la banca centrale giapponese ha adottato un approccio attendista, anche in vista delle prossime mosse della Fed. Sul piano commerciale, Donald Trump ha annunciato un accordo con la Corea del Sud che prevede un dazio del 15% sulle esportazioni verso gli USA e un impegno da parte di Seul a investire 350 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Tuttavia, i mercati coreani non hanno accolto con entusiasmo la notizia. Intese simili sono state raggiunte anche con Cambogia e Thailandia, a seguito del cessate il fuoco promosso da Washington. L’India, invece, rischia una nuova ondata di dazi: Trump ha confermato un’imposta del 25% a partire da venerdì e minacciato ulteriori penalizzazioni a causa degli acquisti di energia da Mosca. L’indice indiano ha perso lo 0,7% e la rupia è scivolata ai minimi da cinque mesi. I mercati iniziano a mostrare segni di fatica nei confronti degli accordi commerciali, che sembrano avere un impatto sempre più modesto sui listini. Anche il rame ha vissuto una sessione altalenante: dopo un crollo a New York, le quotazioni sono rimaste stabili a Londra. La decisione di Trump di esentare alcune tipologie di rame dalle nuove tariffe ha spiazzato gli operatori, frenando le aspettative rialziste. Sul versante societario, le trimestrali sono state protagoniste. Samsung ha deluso con un crollo del 94% dell’utile operativo della divisione chip nel secondo trimestre. HSBC è scesa del 3,8% dopo utili inferiori alle attese, mentre UBS ha guadagnato l’1,1% grazie a un utile più che raddoppiato. Standard Chartered ha annunciato un nuovo buyback da 1,3 miliardi di dollari, ING ha battuto le attese e Lufthansa ha confermato i target annuali grazie alla forte domanda e ai prezzi energetici più bassi. Il settore auto europeo è stato sotto pressione: Porsche ha ceduto l’1,6% e Aston Martin il 10% dopo aver annunciato un aumento dei prezzi per l’export USA, mentre Mercedes ha stimato un impatto daziario da 420 milioni di dollari. Adidas ha perso l’11% dopo aver previsto un aumento dei costi da 200 milioni di euro nel secondo semestre. Amplifon ha segnato un tonfo del 25,4% dopo aver tagliato le stime annuali. Al contrario, Philips ha beneficiato di una revisione al ribasso degli impatti tariffari e ha guadagnato il 9,2%. Il paniere STOXX 600 ha chiuso piatto, con le banche in evidenza per il secondo giorno consecutivo, ai massimi dal 2010. I settori difensivi hanno recuperato, mentre le materie prime chimiche hanno perso l’1,7%. Il comparto auto resta il più colpito dalle nuove misure commerciali. I market movers di oggi sono: vendite al dettaglio in Australia, indice PMI del settore manifatturiero in Cina, decisione sui tassi di interesse da parte della BOJ in Giappone, tasso di disoccupazione e inflazione in Germania, tasso di disoccupazione nell’Eurozona, CPI (inflazione) in Italia, richieste dei sussidi alla disoccupazione e PCE negli Stati Uniti.
IERI
I listini dell’Asia hanno chiuso misti. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,56%, China A50 +0,54%, Hang Seng ha chiuso a -0,64%, il Nikkei -0,20%, l’Australia +0,61%, Taiwan ha chiuso a +0,76%, la Corea del Sud Kospi +1,10%, l’indice Indiano Sensex -0,08%. Il nostro FTSEMib +0,98%, Dax chiuso +0,23% Ftse100 +0,01%, Cac40 +0,06%, Zurigo -0,24%. Lo S&P500 -0,30%, il Nasdaq -0,38%, il Russell2000 -0,61%. L’oro ha chiuso a 3.381,20 ollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 69,21$ per il wti e 71,68$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 34,42. Lo spread BTP/BUND 84,700. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 15,98%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere negativi ad esclusione del Giappone e Taiwan. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,73%, China A50 -1,15%, Hang Seng ha chiuso a -1,21%, il Nikkei +1,10%, l’Australia -0,13%, Taiwan ha chiuso a +0,51%, la Corea del Sud Kospi -0,65%, l’indice Indiano Sensex -0,73%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione di apertura intorno alla parità mentre gli Stati Uniti sono positivi. L’oro si attesta a 3.346,12 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 69,85$ per il greggio e 72,22$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 118.388 e l’Ethereum 3.863.
Buona giornata.
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