Pillole di Mercato

(12° settimana - anno 2023)

Citazione del giorno:

George Moore: “Un vincente è soltanto un perdente che ci ha provato una volta in più.”

Le azioni asiatiche hanno mostrato una relativa calma oggi, dopo che il Segretario del Tesoro Janet Yellen ha fatto tremare le azioni delle banche statunitensi e la Federal Reserve ha respinto le scommesse su un taglio dei tassi d'interesse quest'anno. L'indice delle azioni della regione è salito di oltre l'1%, mentre gli indicatori di Hong Kong e della Cina continentale sono saliti. Il gigante cinese di internet Tencent Holdings Ltd. è salito di oltre il 6% grazie alla forza delle vendite di pubblicità online. I benchmark in Giappone e Australia hanno ridotto le perdite, mentre i futures statunitensi sono avanzati di circa lo 0,5%. I contratti dell'Euro Stoxx 50 sono scesi dello 0,5%. La debolezza del dollaro, che ha esteso la sua serie di ribassi al sesto giorno, è stata vista come un'attenuazione del colpo inferto all'Asia dalle turbolenze bancarie globali, in particolare nei mercati emergenti. I rendimenti dei Treasury a due anni sono scesi di circa sei punti base, aggiungendosi al crollo di 23 punti base di mercoledì. I rendimenti dei titoli di Stato sono scesi anche in Australia e Nuova Zelanda, con movimenti di circa 10 punti base sulle scadenze più brevi, sensibili alle politiche. Sebbene i mercati si trovino in questi giorni in un "regime di maggiore volatilità" a causa dell'incertezza sulle prospettive dei tassi e della crescita economica oggi è possibile che si ritrovi una relativa calma. Ora che il principale evento di rischio è passato, il livello di rischio possa migliorare nel corso della giornata. Il tono in Asia è stato in netto contrasto con quello degli Stati Uniti di mercoledì, quando gli operatori hanno ricevuto una doppia dose di stress che ha invertito il rally iniziale delle azioni dopo l'atteso rialzo dei tassi della Fed di 25 punti base. La Yellen ha dichiarato ai legislatori che il governo non sta prendendo in considerazione un'assicurazione sui depositi "a tappeto" per stabilizzare il sistema bancario, mentre il capo della Fed Jerome Powell ha detto di essere pronto a continuare ad alzare i tassi finché l'inflazione non mostrerà segni di raffreddamento. L'S&P 500 è sceso dell'1,7% in un contesto di ribasso su larga scala. Tutti i 22 titoli dell'indice bancario KBW (etf che replica le banche regionali statunitensi) sono scesi, con un calo di quasi il 5%. Il mercato degli swap indica una possibilità su due che i funzionari della Fed aggiungano altri 25 punti base al loro benchmark a maggio. Nonostante questo e le indicazioni di Powell, le aspettative di taglio sono aumentate e il mercato suggerisce che il tasso effettivo dei fed funds scenderà a dicembre intorno al 4,2%. Lo stesso Powell, tuttavia, in risposta a una domanda, ha detto che i funzionari "non vedono tagli quest'anno" e che aumenteranno più del previsto se sarà necessario. "I tagli ai tassi non rientrano nel nostro scenario di base", ha detto. Il petrolio è sceso mentre gli investitori soppesavano gli sviluppi della Fed e digerivano un'immagine contrastante della domanda e dell'offerta statunitense. L'oro è rimasto stabile, mentre il Bitcoin ha oscillato. L'indice paneuropeo STOXX 600 è salito dello 0,2% dopo un rimbalzo di due giorni. L'indice è salito del 2,5% questa settimana, aiutato dai titoli bancari, a seguito di una serie di misure volte a stabilizzare il settore dopo il crollo di tre banche statunitensi e i problemi del creditore Credit Suisse. I vertici della Banca Centrale Europea hanno dichiarato di stare attenti ai segnali di stress bancario derivanti dalle turbolenze finanziarie in corso, ma una crisi vera e propria è per ora improbabile. Le banche europee sono scivolate dello 0,2% dopo aver guadagnato quasi il 5% nelle ultime due sedute, sostenute dall'acquisizione del Credit Suisse da parte dello Stato da parte di UBS e dalle azioni coordinate delle banche centrali per aumentare la liquidità. Il settore immobiliare europeo, sensibile ai tassi, è sceso ai minimi di cinque mesi. All'inizio della giornata, i dati hanno mostrato che l'inflazione britannica è salita inaspettatamente al 10,4% a febbraio, il che probabilmente spingerà la Banca d'Inghilterra ad aumentare i tassi di interesse oggi. L'indice britannico FTSE 100, tuttavia, ha annullato le perdite iniziali e ha guadagnato lo 0,4%, sostenuto dai beni di consumo. I market movers di oggi sono: decisione sui tassi di interesse da parte della BOE in Gran Bretagna, permessi di costruzioni rilasciati, richieste dei sussidi alla disoccupazione e vendite di nuove abitazioni negli Stati Uniti.

IERI

I mercati asiatici hanno chiuso positivamente. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,15%, China A50 +0,47%, Hang Seng +1,71%, il Nikkei +1,98, l’Australia +0,87%, Taiwan +1,59%, la Corea del Sud Kospi +1,19%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso a +0,11%. Il nostro FTSEMib -0,12%, Dax +0,14%, Ftse100 +0,41%, Cac40 +0,26%, Zurigo -0,10%. Il Nasdaq -1,60%, S&P500 -1,65%, il Russell2000 -2,83%. L’oro ha chiuso a 1.949,60 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 70,90$ per il wti 76,69$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 40,115. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 177,26. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 22,26%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.

PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere in positivo, con poche eccezioni. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,39%, China A50 +0,45%, Hang Seng +1,59%, il Nikkei -0,16%, l’Australia -0,67%, Taiwan +0,66%, la Corea del Sud Kospi -0,01%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso a -0,08%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva così come l’America. L’oro si attesta a 1.981,75 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 70,27$ per il greggio e 76,07$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 28.313 e l’Ethereum 1.808.

Buona giornata.