Pillole di Mercato
- Federico Caligiuri
- 10 ore fa
- Tempo di lettura: 4 min
(27° settimana - anno 2025)

Citazione del giorno:
Ovidio: “Chi ha naufragato trema anche di fronte ad acque tranquille”
Le borse sono scese insieme ai future sugli indici azionari dopo che il presidente Donald Trump ha nuovamente inasprito le tensioni commerciali in vista della scadenza per l’aumento delle tariffe fissata per la prossima settimana. L’indice MSCI Asia Pacific ha perso lo 0,3%, con le azioni sudcoreane in calo dell’1,6%. Trump ha dichiarato che la sua amministrazione potrebbe iniziare a inviare lettere ai partner commerciali già da oggi, stabilendo tariffe unilaterali in vista del termine del 9 luglio per le negoziazioni. I future sugli indici USA ed europei sono scesi dello 0,3%. L’oro è salito dello 0,5%, mentre il dollaro ha perso lo 0,2%. Negli Stati Uniti non si è svolta contrattazione sui Treasury a causa della festività di venerdì. Gli investitori restano prudenti in attesa degli sviluppi sui negoziati commerciali, durante la pausa di 90 giorni concessa da Trump alle tariffe di aprile per favorire le trattative. Nonostante le preoccupazioni iniziali su un possibile impatto recessivo, le azioni sono salite a nuovi massimi storici. Giovedì, i dati sul mercato del lavoro USA hanno superato le attese, riducendo drasticamente le scommesse su un taglio dei tassi già a luglio. “C’è ancora incertezza, ma una cosa è chiara: l’economia americana sembra reggere abbastanza bene,” ha commentato Tony Sycamore, analista di IG Australia. Trump ha minacciato che, se i paesi non raggiungeranno un accordo entro la prossima settimana, imporrà unilateralmente le tariffe, aumentando la pressione sugli interlocutori che stanno cercando di concludere accordi con Washington. “Probabilmente domani inizieremo a mandare lettere, forse dieci al giorno, ai vari paesi per comunicare cosa dovranno pagare per fare affari con gli Stati Uniti,” ha dichiarato Trump, precisando che le tariffe partiranno dal 1° agosto, senza però indicare quali paesi riceveranno le comunicazioni. Molti gestori, come Jung In Yun, CEO di Fibonacci Asset Management Global a Singapore, hanno aumentato la liquidità in portafoglio in attesa di vedere la reazione del mercato lunedì. “Trovo l’ottimismo diffuso tra gli altri gestori un po’ eccessivo,” ha spiegato. Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha respinto le accuse di scarso progresso nei negoziati con gli USA, mentre incombe la minaccia di un dazio del 24% su tutte le esportazioni verso gli Stati Uniti. I Treasury sono calati e il dollaro è salito giovedì, segno che i trader vedono meno pressione sulla Fed per tagliare i tassi dopo il forte report occupazionale di giugno. Secondo i contratti swap, la probabilità di un taglio a luglio è praticamente azzerata, mentre per settembre è scesa al 70%. Intanto, Trump ha ottenuto un importante successo interno: la Camera ha approvato un pacchetto fiscale da 3.400 miliardi di dollari che prevede tagli alle tasse e riduzioni alla spesa per i programmi sociali. Il provvedimento, che include anche un aumento del tetto del debito di 5.000 miliardi, elimina il rischio di un default previsto per metà agosto senza un intervento del Congresso. Trump firmerà la legge venerdì alla Casa Bianca. Sul fronte geopolitico, la Cina ha annunciato la cancellazione parziale di un summit con l’UE previsto per questo mese, segnale delle tensioni persistenti tra Bruxelles e Pechino. Nel comparto materie prime, il petrolio è rimasto stabile in attesa della riunione dell’OPEC+, che dovrebbe decidere un nuovo aumento importante della produzione, alimentando timori di un possibile surplus entro fine anno. Tra le società, l’autorità di vigilanza indiana ha temporaneamente vietato a Jane Street Group l’accesso al mercato locale; il gruppo ha contestato la decisione. A Singapore sono state introdotte nuove misure per contenere i prezzi immobiliari, mentre a Hong Kong New World Development punta a raccogliere fino a 2 miliardi di dollari con un nuovo prestito. In Europa, le borse hanno chiuso in rialzo giovedì, spinte dal robusto report sul lavoro USA. Il pan-Europeo STOXX 600 ha guadagnato lo 0,5%, in linea con l’S&P 500 (+0,9%). Il DAX tedesco ha chiuso a +0,6% e il CAC 40 francese a +0,2%. I bancari sono stati il principale traino in Europa, con Natwest e Lloyds in crescita di oltre il 3% ciascuno. La stabilizzazione della sterlina e dei mercati britannici è arrivata dopo che il premier Keir Starmer ha confermato la fiducia alla ministra delle finanze Rachel Reeves. Il settore delle energie rinnovabili ha continuato a beneficiare della nuova legge americana più favorevole al comparto eolico, con Vestas in rialzo di quasi il 7%. Nel complesso, i mercati restano sospesi tra la forza dei dati macro-americani, le tensioni commerciali globali e i nuovi equilibri politici, in un clima che richiede prudenza ma anche prontezza a cogliere eventuali opportunità. I market movers di oggi sono: le borse americane sono chiuse per festività. Consumi delle famiglie in Giappone, ordini delle fabbriche in Germania, vendite al dettaglio in Italia.
IERI
I listini dell’Asia hanno chiuso per lo più positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,07%, China A50 +0,56%, Hang Seng ha chiuso a -0,94%, il Nikkei -0,05%, l’Australia -0,10%, Taiwan ha chiuso a +0,91%, la Corea del Sud Kospi +1,03%, l’indice Indiano Sensex +0,36%. Il nostro FTSEMib +0,40%, Dax chiuso +0,61% Ftse100 +0,55%, Cac40 +0,21%, Zurigo -0,16%. Lo S&P500 +0,83%, il Nasdaq +1,02%, il Russell2000 +1,02%. L’oro ha chiuso a 3.342,90 ollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 67,00$ per il wti e 68,80$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 33,750. Lo spread BTP/BUND 89,800. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 16,38%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere per lo più positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,78%, China A50 +1,48%, Hang Seng ha chiuso a -0,36%, il Nikkei +0,05%, l’Australia +0,00%, Taiwan ha chiuso a -0,73%, la Corea del Sud Kospi -1,70%, l’indice Indiano Sensex +0,10%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione di apertura negativa mentre gli Stati Uniti sono chiusi per festività. L’oro si attesta a 3.351,60 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 66,98$ per il greggio e 68,69$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 109.207 e l’Ethereum 2.580.
Buona giornata e buon fine settimana.
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