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Pillole di Mercato

(27° settimana - anno 2025)

Citazione del giorno:

Albert Einstein: “La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario”

 

Le Borse si sono mosse in un range ristretto, con gli investitori cauti nell’aprire nuove posizioni in attesa dei dati sul mercato del lavoro statunitense di giugno, attesi giovedì. In Asia, l’indice Nikkei 225 ha perso lo 0,2% dopo le nuove minacce tariffarie di Donald Trump contro il Giappone, accusato di non accettare esportazioni di riso americano. Un indice delle azioni asiatiche è rimasto invariato, recuperando la maggior parte delle perdite precedenti, mentre i future sull’S&P 500 sono saliti dello 0,3%. Il dollaro si è avvicinato nuovamente al minimo triennale toccato martedì, complice il clima di attesa sui mercati. Gli operatori osservano con attenzione sia i dati economici che le tensioni commerciali, dopo che Trump ha dichiarato di non voler posticipare la scadenza del 9 luglio per l’imposizione di nuovi dazi. Sebbene in passato i mercati azionari abbiano reagito con forti oscillazioni alle notizie sui dazi, ora sembrano scontare un rischio minore, convinti che Trump seguirà il suo schema abituale: minacciare per poi fare marcia indietro. “Il mercato è in una fase di attesa, in attesa dei dati sul lavoro”, ha spiegato Tony Sycamore, strategist di IG Australia. “Un dato più debole del previsto rafforzerebbe le probabilità di un taglio dei tassi già a luglio.” Secondo le previsioni, il report sul mercato del lavoro USA di giugno dovrebbe mostrare una crescita occupazionale rallentata a circa 110.000 nuovi posti, in calo rispetto ai 139.000 del mese precedente, con un tasso di disoccupazione visto in leggero aumento al 4,3%. Per una Federal Reserve già cauta sugli effetti inflazionistici dei dazi, un eventuale indebolimento del mercato del lavoro aumenterebbe la pressione per ridurre i tassi. Sul fronte commerciale, Trump ha continuato a esercitare pressioni, minacciando dazi elevati contro i partner commerciali per ottenere concessioni, una strategia ribattezzata “TACO” — Trump Always Chickens Out — per descrivere il suo approccio di escalation e successivo dietrofront. Nel frattempo, il maxi piano fiscale da 3.300 miliardi di dollari voluto da Trump ha superato il voto al Senato grazie al voto decisivo del vicepresidente JD Vance. La Camera voterà la versione del Senato mercoledì, nonostante le resistenze di alcuni repubblicani moderati e ultraconservatori. Sui mercati delle materie prime, l’oro ha mantenuto i recenti guadagni dopo un rally del 2% nelle due sedute precedenti, mentre il petrolio si è mosso in modo stabile. Tra le notizie societarie, l’acquisizione da 6,5 miliardi di dollari di Ampere Computing da parte di SoftBank potrebbe subire un’indagine approfondita da parte del governo statunitense. Le azioni di Domino’s Pizza Enterprises sono crollate fino al 26% a Sydney dopo le dimissioni dell’amministratore delegato, in carica da appena un anno. In Cina, le case automobilistiche come Xpeng hanno registrato un forte rialzo in Borsa grazie ai dati positivi sulle vendite di giugno. HDB Financial Services ha debuttato a Mumbai con un balzo fino al 15%. In Europa, le Borse hanno chiuso leggermente in calo martedì, zavorrate dalle incertezze sui negoziati commerciali USA e in vista della scadenza del 9 luglio per l’entrata in vigore dei nuovi dazi. Lo STOXX 600 ha perso lo 0,2%, riducendo così ulteriormente il bilancio negativo di giugno. Il FTSE 100 di Londra ha chiuso in controtendenza con un +0,3%. Tra i singoli titoli, AstraZeneca è salita del 2,8% dopo indiscrezioni su un possibile spostamento della quotazione principale negli Stati Uniti. Male invece i settori industriali e bancari: Rheinmetall, Saab e Leonardo hanno perso oltre il 5%, mentre Deutsche Bank ha ceduto il 3,6%. L’inflazione dell’area euro è salita al 2% a giugno, in linea con le attese, segnalando un possibile stop ai tagli dei tassi da parte della BCE, che finora aveva operato otto tagli consecutivi. Il comparto automobilistico europeo ha beneficiato di dati positivi sulle immatricolazioni di maggio, con Stellantis in rialzo del 3% dopo la promozione di Jefferies. In forte rialzo anche Umicore (+11,8%) grazie alla revisione al rialzo delle stime di utile annuale. I futures sui tassi della BCE prezzano attualmente un solo taglio da 25 punti base entro fine anno. Anche la Fed, secondo Powell, continuerà a “osservare e valutare” prima di muoversi. Nel complesso, i mercati rimangono sospesi tra la fiducia per i dati economici solidi e la cautela per i rischi legati ai dazi e alla politica fiscale USA, in attesa di nuovi segnali già nei prossimi giorni. I market movers di oggi sono: variazione dell’occupazione non agricola elaborato dall’ADP e scorte di petrolio negli Stati Uniti.

 

IERI

I listini dell’Asia hanno chiuso per lo più positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,21%, China A50 +0,30%, Hang Seng ha chiuso a -0,87%, il Nikkei -0,91%, l’Australia +0,02%, Taiwan ha chiuso a +1,08%, la Corea del Sud Kospi +1,13%, l’indice Indiano Sensex +0,06%. Il nostro FTSEMib -0,58%, Dax chiuso -0,99% Ftse100 +0,28%, Cac40 -0,04%, Zurigo +0,22%. Lo S&P500 -0,11%, il Nasdaq -0,82%, il Russell2000 +1,03%. L’oro ha chiuso a 3.349,80 ollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 65,45$ per il wti e 67,11$ per il brent inglese.  Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 33,965. Lo spread BTP/BUND 90,500. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 16,73%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.

 

PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere per lo più negativi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,01%, China A50 +0,17%, Hang Seng ha chiuso a +0,78%, il Nikkei -0,20%, l’Australia +0,75%, Taiwan ha chiuso a -0,14%, la Corea del Sud Kospi -0,87%, l’indice Indiano Sensex -0,02%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva così come negli Stati Uniti. L’oro si attesta a 3.349,70 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 65,49$ per il greggio e 67,19$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 106.358 e l’Ethereum 2.436.

 

Buona giornata.


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