Pillole di Mercato
- Federico Caligiuri
- 11 giu
- Tempo di lettura: 4 min
(24° settimana - anno 2025)

Citazione del giorno:
Nelson Mandela: “Il coraggio non è l’assenza di paura, ma la capacità di agire nonostante la paura”
Le borse asiatiche sono salite dopo che i funzionari statunitensi hanno adottato toni costruttivi al termine della prima giornata di colloqui con la Cina, alimentando le speranze di un possibile accordo in grado di allentare le tensioni commerciali. Un indice regionale ha guadagnato lo 0,6%, prolungando il rally iniziato dai massimi di novembre 2021, mentre le trattative proseguiranno martedì a Londra. I future sull’S&P 500 sono saliti dello 0,4%, il dollaro si è rafforzato contro la maggior parte delle valute del G10 e Bitcoin ha registrato un rialzo dello 0,7% portandosi sopra quota 109.500, a meno del 2% dal massimo storico. Lo yen si è indebolito in seguito alle dichiarazioni della Banca del Giappone, secondo cui l’obiettivo d’inflazione non è ancora stato raggiunto. Sebbene non siano emerse svolte sostanziali nei colloqui commerciali, il tono ottimista dei funzionari statunitensi ha rafforzato il sentiment. In attesa dei dati sull’inflazione previsti mercoledì e dell’imminente silenzio stampa della Fed prima della riunione del 18 giugno, gli operatori si interrogano su cosa possa spingere l’S&P 500 verso nuovi massimi dopo il recupero del 20% dai minimi di aprile. Secondo alcuni analisti, un’intesa tra Stati Uniti e Cina rappresenterebbe un segnale positivo per l’intera economia globale. Il segretario al Commercio Howard Lutnick ha definito i colloqui “fruttuosi”, mentre il segretario al Tesoro Scott Bessent ha parlato di un “buon incontro”. Trump, commentando la situazione, ha dichiarato che “sta andando bene con la Cina” e che sta ricevendo solo “buone notizie”. I colloqui proseguiranno martedì mattina alle 10 a Londra. Secondo il quotidiano ufficiale del Partito Comunista cinese, il dialogo paritario rimane lo strumento chiave per risolvere le divergenze. Gli investitori sembrano condividere l’idea che il picco della tensione sui dazi sia ormai superato, pur mantenendo alta l’attenzione su possibili incertezze politiche. Intanto, i dati pubblicati lunedì mostrano un crollo delle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti, il peggiore degli ultimi cinque anni, segnale tangibile delle ripercussioni tariffarie. Eppure, i mercati azionari continuano a salire, incoraggiati da un clima più costruttivo. L’indice MSCI China è entrato in mercato toro, avendo guadagnato oltre il 20% dai minimi recenti. Anche l’indice MSCI Asia Pacific ha esteso il rally, sostenuto dai titoli dei semiconduttori sull’onda dell’intelligenza artificiale e delle attese per i negoziati. In Corea del Sud l’indice ha registrato la quinta seduta consecutiva di rialzi. Secondo alcuni osservatori, gli investitori asiatici stanno affrontando il tema con relativa serenità, pur restando cauti a fronte dell’instabilità dello scenario. In Giappone, il governatore della Banca centrale Kazuo Ueda ha ribadito che l’obiettivo d’inflazione non è ancora stato raggiunto, contribuendo all’indebolimento dello yen. Pur escludendo tagli ai tassi, ha riconosciuto che l’economia potrebbe necessitare di ulteriori sostegni, facendo slittare l’ipotesi di un rialzo. Il Nikkei 225 ha chiuso in rialzo di quasi l’1%. Intanto l’indebolimento del dollaro ha spinto gli investitori verso altri asset: il platino ha registrato un’impennata in un contesto di offerta ridotta, l’argento ha raggiunto il massimo da 13 anni e Bitcoin ha chiuso la quinta seduta consecutiva in rialzo, seguito da vicino da Ether. In Europa le borse hanno rallentato in attesa degli sviluppi dei colloqui a Londra. L’indice STOXX 600 ha chiuso in lieve calo, interrompendo la serie di quattro rialzi consecutivi, in un contesto di volumi ridotti complice la chiusura di alcuni mercati per festività. Il settore utilities ha perso terreno a causa della pressione esercitata dal calo dei bond. Gli investitori restano cauti, consapevoli della volatilità dei negoziati: un attimo prima tutto sembra procedere bene, e un attimo dopo emergono nuovi ostacoli. Venerdì la Cina ha dichiarato di voler accelerare le autorizzazioni per l’export di terre rare verso l’Unione Europea, ma gli effetti sull’indice auto, particolarmente esposto, sono stati neutri. Nei prossimi giorni l’attenzione sarà rivolta a una serie di dati macro, tra cui PIL e occupazione britannici, oltre agli interventi di esponenti della BCE. Il membro del board Peter Kazimir ha dichiarato che il ciclo di tagli è vicino alla fine e sarà necessario monitorare i dati per valutare eventuali ulteriori interventi. La prudenza con cui è iniziata la settimana segue un finale positivo della precedente, sostenuto dalle speranze di una distensione commerciale e da un solido report occupazionale statunitense. Sul fronte societario, il titolo Spectris è schizzato del 60,1% dopo l’annuncio dell’accettazione dell’offerta di acquisto da parte di Advent per oltre 5 miliardi di dollari. I market movers di oggi sono: tasso di disoccupazione in Gran Bretagna, produzione industriale in Italia.
IERI
I listini dell’Asia hanno chiuso positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,25%, China A50 -0,30%, Hang Seng ha chiuso a +1,04%, il Nikkei +0,86%, l’Australia chiusa per festività, Taiwan ha chiuso a +0,53%, la Corea del Sud Kospi +1,46%, l’indice Indiano Sensex +0,44%. Il nostro FTSEMib -0,35%, Dax chiuso -0,54% Ftse100 -0,06%, Cac40 -0,17%, Zurigo chiusa per festività. Lo S&P500 +0,09%, il Nasdaq +0,31%, il Russell2000 +0,57%. L’oro ha chiuso a 3.354,90 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 65,29$ per il wti e 67,04$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 35,550. Lo spread BTP/BUND 92,300. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 16,77%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi ad esclusione della Cina. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,71%, China A50 +0,30%, Hang Seng ha chiuso a -0,45%, il Nikkei +0,57 %, l’Australia +0,68%, Taiwan ha chiuso a +0,70%, la Corea del Sud Kospi +0,05%, l’indice Indiano Sensex +0,11%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva mentre gli Stati Uniti intorno alla parità. L’oro si attesta a 3.330,56 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 65,42$ per il greggio e 67,21$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 109.461 e l’Ethereum 2.678.
Buona giornata.
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