Pillole di Mercato
- Federico Caligiuri
- 30 mag
- Tempo di lettura: 4 min
(22° settimana - anno 2025)

Citazione del giorno:
De Pascalis A.: “Nelle cose più belle che mi sono successe, non ricordo di averci messo la ragione.”
I trader di Wall Street, inizialmente euforici per i solidi risultati di Nvidia, hanno dovuto fare i conti con dati macroeconomici deludenti e con le incertezze legali legate alla guerra commerciale avviata da Donald Trump. Il presidente ha criticato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, accusandolo di commettere un errore nel non tagliare i tassi d’interesse. L’S&P 500 ha ridotto quasi del tutto un rialzo che in precedenza aveva sfiorato l’1%, dopo che una corte d’appello federale ha concesso a Trump una sospensione temporanea della sentenza che minaccia di cancellare buona parte della sua politica tariffaria. I Treasury sono saliti grazie alle scommesse su due tagli dei tassi da parte della Fed entro l’anno e dopo un’asta da 44 miliardi di dollari in titoli a sette anni ben accolta dagli investitori. Il dollaro ha perso terreno. Gli indici S&P 500, Nasdaq 100 e Dow Jones sono saliti rispettivamente dello 0,4%, 0,2% e 0,3%. Nvidia ha guidato i rialzi tra le megacap, con un +3%. Salesforce ha segnalato un buon riscontro per i suoi nuovi prodotti di intelligenza artificiale, ma questo non è bastato a dissipare i timori degli investitori riguardo al rallentamento dei ricavi. United Airlines ha comunicato che i disagi operativi a Newark avranno un impatto negativo sui profitti. Il rendimento del Treasury decennale è sceso di cinque punti base al 4,43%, mentre un indice del dollaro ha ceduto lo 0,4%. Sul fronte macroeconomico, l’economia statunitense si è contratta all’inizio dell’anno, penalizzata da una spesa dei consumatori più debole e da un impatto delle dinamiche commerciali più ampio del previsto. Le vendite di case esistenti in attesa di finalizzazione sono crollate con la flessione mensile più marcata da settembre 2022, mentre l’aumento delle richieste di sussidio di disoccupazione ricorrenti segnala una possibile crescita della disoccupazione. Nel comparto corporate, Best Buy ha ridotto le sue previsioni su vendite e utili, citando l’impatto delle tariffe sulle importazioni dalla Cina. Wells Fargo ha chiuso un altro capitolo regolatorio, il settimo dell’anno, con la fine di un accordo del 2015 con le autorità bancarie. Meta Platforms ha annunciato una partnership con la società della difesa Anduril Industries per sviluppare dispositivi militari dotati di realtà virtuale e aumentata. Synopsys, produttore di software per la progettazione di chip, ha sospeso le previsioni finanziarie per il trimestre in corso a causa delle nuove restrizioni statunitensi sull’export verso la Cina. Anche HP ha tagliato le stime sugli utili annuali. Disney ha ampliato il programma di vantaggi per gli abbonati a Disney+ e Hulu. Kohl’s ha registrato vendite comparabili superiori alle attese, mentre Foot Locker ha mostrato un ulteriore calo dei ricavi, un potenziale problema per Dick’s Sporting Goods che si prepara ad acquisirla. In Europa, le borse sono arretrate giovedì dopo che l’iniziale sollievo per la decisione della Corte del commercio statunitense di bloccare alcuni dazi imposti da Trump si è rapidamente attenuato. L’indice STOXX 600 ha chiuso in calo dello 0,2%. Il tribunale aveva stabilito che Trump aveva oltrepassato i suoi poteri imponendo dazi generalizzati su numerose importazioni il 2 aprile, ma l’amministrazione ha immediatamente presentato ricorso, contestando l’autorità della corte. Secondo Lale Akoner, global market analyst di eToro, questo non implica che i dazi scompariranno presto, dato che la corte d’appello potrebbe assumere una posizione più favorevole all’amministrazione, ma segna l’inizio di una lunga battaglia legale che potrebbe arrivare fino alla Corte Suprema, con importanti implicazioni per i mercati. Nel frattempo, Trump ha ritrattato le sue minacce tariffarie nei confronti dell’Unione Europea, mentre Bruxelles ha intensificato gli sforzi per arrivare a un’intesa con Washington. L’incertezza legata ai dazi ha portato la maggior parte degli indici regionali a chiudere in territorio negativo o invariato. Tuttavia, secondo un sondaggio Reuters, le azioni europee dovrebbero registrare un lieve rialzo entro la fine del 2025 e toccare nuovi massimi nel 2026. A Wall Street, gli indici principali sono saliti anche grazie ai risultati di Nvidia, che ha annunciato un aumento del 69% dei ricavi trimestrali dopo la chiusura dei mercati mercoledì. Le società europee dei semiconduttori hanno beneficiato dell’effetto domino, con ASM International in rialzo del 2,7%, Soitec del 3,6% e ASML leggermente positiva. Tali guadagni hanno limitato il calo del settore tecnologico europeo allo 0,2%, dopo che l’indice aveva raggiunto i massimi da inizio marzo. Il comparto utility ha invece sottoperformato, chiudendo in calo dello 0,8%: National Grid e Severn Trent hanno perso rispettivamente il 3,8% e il 2,3% scambiando senza diritto al dividendo. I market movers di oggi sono: produzione industriale, vendite al dettaglio in Australia e Germania, CPI (inflazione) in Italia e Germania, indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan negli Stati Uniti.
IERI
I listini dell’Asia hanno chiuso positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,77%, China A50 +0,32%, Hang Seng ha chiuso a +1,26%, il Nikkei +1,73%, l’Australia +0,28%, Taiwan chiusa per festività, la Corea del Sud Kospi +1,83%, l’indice Indiano Sensex +0,07%. Il nostro FTSEMib -0,39%, Dax chiuso -0,51% Ftse100 -0,05%, Cac40 -0,08%, Zurigo -1,04%. Lo S&P500 -0,23%, il Nasdaq -0,51%, il Russell2000 -0,81%. L’oro ha chiuso a 3.344,23 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 60,95$ per il wti e 63,36$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 34,825. Lo spread BTP/BUND 99,200. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 19,13%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere negativi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,31%, China A50 -0,30%, Hang Seng ha chiuso a -1,44%, il Nikkei -1,32%, l’Australia +0,06%, Taiwan chiusa per festività, la Corea del Sud Kospi -1,03%, l’indice Indiano Sensex -0,15%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione di apertura negativa così come gli Stati Uniti. L’oro si attesta a 3.317,55 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 60,63$ per il greggio e 63,03$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 106.132 e l’Ethereum 2.635.
Buona giornata e buon fine settimana.
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