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Pillole di Mercato

(20° settimana - anno 2025)

Citazione del giorno:

Quinto Orazio Flacco: “Bisogna saper distinguere l’apparenza dalla sostanza: quando si muore di sete, è inutile cercare un calice d’oro”

 

L’indice azionario asiatico ha chiuso in rialzo, trainato dal settore tecnologico, mentre gli investitori attendono i risultati trimestrali di alcuni dei principali colossi cinesi del comparto. L’indice tecnologico regionale ha segnato il quarto giorno consecutivo di guadagni, spinto anche dalla performance positiva dei produttori di chip statunitensi. Martedì, Nvidia Corp. e AMD hanno annunciato che forniranno semiconduttori a una società saudita di intelligenza artificiale, impegnata in un progetto di data center del valore di 10 miliardi di dollari. I futures azionari statunitensi sono rimasti invariati. Tencent, la società cinese a maggiore capitalizzazione, pubblicherà i risultati mercoledì, seguita da Alibaba il giorno successivo. I dati finanziari di queste due aziende forniranno indicazioni preziose su come il settore tech cinese sta affrontando le incertezze geopolitiche, e potrebbero alimentare un nuovo slancio nei mercati. Secondo Frederic Neumann, capo economista per l’Asia di HSBC, una stagione di utili positivi sarebbe un catalizzatore importante per proseguire la fase di rialzo del comparto tecnologico, in un contesto di rischi macroeconomici in attenuazione. Le azioni di Tencent sono salite del 2% a Hong Kong, mentre Alibaba ha guadagnato l’1,6%. A Taipei, Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. è cresciuta di oltre il 2%, dando un forte impulso all’indice MSCI Asia Pacific. Resta da vedere come il fenomeno DeepSeek, esploso a febbraio, si rifletterà negli utili delle big tech, in particolare per Alibaba. Anche Sony ha beneficiato di un certo entusiasmo sul mercato: le sue azioni sono salite dopo l’annuncio di un piano di buyback da 250 miliardi di yen (circa 1,7 miliardi di dollari), nonostante l’utile operativo dell’anno abbia deluso le attese degli analisti. Buone notizie anche dal comparto dei trasporti marittimi cinesi, che ha beneficiato dell’ottimismo sulla possibile ripresa delle esportazioni dopo una fase di distensione nella guerra commerciale USA-Cina: titoli come Ningbo Marine, Nanjing Port e Ningbo Ocean Shipping sono saliti oltre il limite giornaliero del 10%. Sul fronte valutario, il dollaro statunitense si è indebolito, con il Bloomberg Dollar Spot Index in calo dello 0,1%. Il dollaro australiano si è rafforzato grazie a un’inattesa accelerazione dei salari nel primo trimestre, mentre il dollaro taiwanese ha guidato i rialzi tra le valute asiatiche. I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono rimasti stabili al 4,47%. Negli Stati Uniti, martedì l’S&P 500 è salito dello 0,7%, il Nasdaq 100 dell’1,6% e l’indice Bloomberg “Magnificent Seven” del 2,2%, sostenuti da un rallentamento dell’inflazione superiore alle attese e da segnali di allentamento delle tensioni commerciali. L’amministrazione Trump ha dichiarato l’intenzione di rivedere le regole sulle esportazioni di semiconduttori per l’intelligenza artificiale, abbandonando un approccio restrittivo introdotto sotto la presidenza Biden. Inoltre, gli USA starebbero valutando un accordo che permetta agli Emirati Arabi Uniti di importare oltre un milione di chip avanzati prodotti da Nvidia. La combinazione di una stagione degli utili sorprendentemente positiva e un allentamento della pressione commerciale ha ridato fiducia agli investitori, dopo settimane di timori legati alla capacità delle aziende USA di sostenere le elevate aspettative di profitto. “Il mercato azionario salirà molto di più”, ha dichiarato Donald Trump, sottolineando un’imminente “esplosione di investimenti e posti di lavoro” e annunciando che l’Arabia Saudita è pronta a investire 1.000 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Il petrolio si è stabilizzato dopo il più grande rally di quattro giorni da ottobre, sostenuto dal miglioramento del clima commerciale e dalla retorica aggressiva di Trump sulle forniture iraniane. L’oro ha registrato un lieve guadagno, sostenuto dai dati sull’inflazione più deboli delle attese, che hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed. In Europa, i mercati hanno chiuso in leggero rialzo martedì. Lo STOXX 600 ha guadagnato lo 0,1%, segnando la quarta seduta consecutiva di guadagni e avvicinandosi ai massimi da fine marzo. Dopo la lettura dell’inflazione americana più contenuta, l’indice ha toccato il massimo intraday, anche se la cautela è rimasta: secondo alcuni analisti, i dati non tengono ancora conto dell’impatto dei dazi imposti da Trump. “Gli investitori si rendono conto che ciò che vediamo oggi potrebbe essere molto diverso tra un paio di mesi”, ha osservato Danni Hewson di AJ Bell, invitando alla prudenza nell’interpretare i dati. L’annuncio di una tregua di 90 giorni tra USA e Cina sulle tariffe aveva già ridato fiducia ai mercati, che ora attendono ulteriori sviluppi concreti. I titoli europei hanno recuperato parte delle perdite legate ai dazi del mese scorso, ma i timori di un impatto negativo sulla crescita globale restano. La volatilità è rimasta contenuta: l’indice Euro STOXX Volatility è sceso ai minimi da 11 settimane. Sul fronte societario, Bayer ha guadagnato il 2,8% dopo risultati trimestrali migliori del previsto. In calo invece Munich Re e Hannover Re, penalizzate dalle richieste di risarcimento legate agli incendi in California. Il settore assicurativo europeo ha perso l’1,2%. Tuttavia, secondo LSEG IBES, le società europee sono attese registrare una crescita degli utili dell’1,9% nel primo trimestre, in netto miglioramento rispetto allo 0,4% previsto la settimana precedente. Tra i migliori titoli, la danese Vestas ha registrato un +9,2% grazie a indiscrezioni su proposte legislative USA meno penalizzanti del previsto per il settore green. Forti rialzi anche per EDP Renovaveis (+7,5%) e Acciona Energia (+5,4%), in scia al rinnovato ottimismo sulle rinnovabili. I market movers di oggi sono: CPI (Inflazione) in Germania, e scorte di greggio negli Stati Uniti.

 

IERI

I listini dell’Asia hanno chiuso positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,46%, China A50 +0,40%, Hang Seng ha chiuso a +1,09%, il Nikkei +0,21%, l’Australia +0,17%, Taiwan ha chiuso a +0,88%, la Corea del Sud Kospi +0,72%, l’indice Indiano Sensex +2,77%. Il nostro FTSEMib +0,39%, Dax chiuso +0,31% Ftse100 ha chiuso -0,02%, Cac40 +0,30%, Zurigo -0,58%. Lo S&P500 +0,72%, il Nasdaq +1,61%, il Russell2000 +0,49%. L’oro ha chiuso a 3.247,80 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 63,67$ per il wti e 66,63$ per il brent inglese.  Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 35,655. Lo spread BTP/BUND 101,900. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 18,40%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.

 

PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,34%, China A50 +0,66%, Hang Seng ha chiuso a +1,49%, il Nikkei +1,80%, l’Australia +0,47%, Taiwan ha chiuso a +1,82%, la Corea del Sud Kospi +1,20%, l’indice Indiano Sensex +0,64%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione di apertura debole mentre gli Stati Uniti sono con il segno più. L’oro si attesta a 3.229,19 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 63,27$ per il greggio e 66,21$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 103.744 e l’Ethereum 2.670.

 

Buona giornata.



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