Pillole di Mercato
- Federico Caligiuri
- 6 mag
- Tempo di lettura: 4 min
(19° settimana - anno 2025)

Citazione del giorno:
Deepak Chopra: “Tutti i più grandi cambiamenti sono preceduti dal caos”
Il dollaro ha registrato un modesto rialzo, salendo dello 0,1%, dopo che i dati economici hanno evidenziato un'accelerazione dell'attività dei fornitori di servizi negli Stati Uniti nel mese di aprile. Questo ha alimentato le aspettative di un lieve allentamento da parte della Federal Reserve, contribuendo al contempo a mitigare la volatilità delle valute asiatiche, recentemente alimentata dall’ottimismo su possibili accordi commerciali con gli Stati Uniti. Il dollaro taiwanese ha guadagnato lo 0,3%, dopo l’impennata record di lunedì, la più significativa dagli anni ’80. Lo yen giapponese si è leggermente indebolito, mentre il ringgit malese ha perso lo 0,8%. Nel frattempo, il petrolio ha registrato un rimbalzo dopo aver toccato i minimi degli ultimi quattro anni, mentre l’oro si è stabilizzato dopo un’impennata del 3% nella seduta precedente. I futures sull’S&P 500 sono scesi dello 0,3% dopo la fine del rally più lungo in circa vent’anni. Durante la sessione asiatica, i Treasury non sono stati negoziati per la chiusura dei mercati giapponesi dovuta a festività. L’aggressiva retorica commerciale del Presidente Donald Trump ha generato forti turbolenze sui mercati fin dal suo insediamento a gennaio, riducendo il tradizionale ruolo di rifugio del dollaro durante i periodi di tensione. Recentemente, le aspettative di accordi per la riduzione dei dazi statunitensi hanno favorito un forte apprezzamento delle valute asiatiche, spingendo diverse banche centrali – da Taiwan a Hong Kong – a intervenire attivamente sui mercati valutari. “Un po’ di calma prima di un’altra fase di tempesta commerciale”, ha dichiarato Rodrigo Catril, stratega della National Australia Bank di Sydney. “I mercati forex, soprattutto quelli asiatici, stanno prendendo fiato in attesa di nuove notizie sul fronte commerciale USA”. L’indice dell’Institute for Supply Management relativo ai servizi è risultato più forte del previsto, confermando la solidità del settore nonostante le difficoltà del comparto manifatturiero, penalizzato dai dazi. I rendimenti dei Treasury sono saliti per il terzo giorno consecutivo. Particolarmente significativa la pressione sulla coppia dollaro di Taiwan/dollaro USA: lo spread tra tasso spot e forward a un anno è salito a circa 3.000 pip, il livello più ampio degli ultimi vent’anni. Questo riflette una massiccia conversione di dollari USA in valuta locale da parte degli esportatori e possibili coperture da parte degli assicuratori taiwanesi su portafogli denominati in dollari. Anche le autorità monetarie di Hong Kong sono intervenute con forza per difendere il peg con il dollaro USA, dichiarando di aver acquistato attivamente valuta statunitense. “Sarei cauto nell’attribuire troppa importanza a questo apprezzamento. Le banche centrali di Taiwan, Malesia e Hong Kong hanno ampi strumenti per intervenire”, ha affermato Leah Traub, gestore valutario di Lord Abbett & Co. Tra le notizie societarie, Ford Motor Co. ha tagliato le previsioni sugli utili, citando l’impatto dei dazi sul settore auto. Palantir Technologies ha perso oltre il 9% nelle contrattazioni post-mercato, deludendo le aspettative nonostante i forti guadagni dell’anno. L’attenzione si sposta ora sulla riunione della Federal Reserve prevista per mercoledì. Sebbene l’incertezza legata ai dazi persista, i dati solidi su occupazione e consumi fanno ipotizzare che la Fed manterrà i tassi invariati. “Con dati concreti ancora solidi, la Fed resterà in attesa”, ha osservato Greg McBride di Bankrate. Le azioni europee hanno chiuso in rialzo per la decima seduta consecutiva, la serie positiva più lunga dal 2021. L’indice paneuropeo STOXX 600 ha guadagnato lo 0,2%, con il DAX tedesco in crescita dell’1,3% e vicino ai massimi storici. Unica eccezione il CAC 40 francese, in calo dello 0,5%. I mercati londinesi sono rimasti chiusi per festività. Tra i settori migliori spiccano gli assicurativi (+1,1%) e il real estate (+0,8%). L’aerospazio e la difesa hanno guadagnato oltre l’1%, mentre il comparto finanziario ha segnato un +0,7%. Il settore energetico ha invece limitato i guadagni complessivi, con un calo dello 0,6% dovuto al calo dei prezzi del petrolio. Le azioni di Shell sono scese dell’1,9%, dopo le indiscrezioni su una possibile acquisizione di BP. Le tensioni tra Stati Uniti e Cina sembrano in via di attenuazione, alimentando l’ottimismo tra gli investitori. Trump ha dichiarato che sono in corso colloqui con vari Paesi, inclusa la Cina, per raggiungere un accordo commerciale equo. Tuttavia, l’annuncio di nuove tariffe del 100% sui film stranieri ha aggiunto ulteriore incertezza. Anche la fiducia degli investitori dell’Eurozona ha mostrato segnali di ripresa a maggio, dopo il crollo di aprile dovuto ai dazi, pur mantenendosi su livelli storicamente bassi. I market movers di oggi sono: indice PMI dei servizi in Cina, indice PMI del settore terziario nell’Eurozona, saldo della bilancia commerciale negli Stati Uniti.
IERI
I listini dell’Asia aperti si avviano a chiudere deboli. Nei singoli paesi lo Shanghai composite chiusa per festività, China A50 chiusa per festività, Hang Seng ha chiuso a +1,67%, il Nikkei chiuso per festività, l’Australia -0,88%, Taiwan ha chiuso a -0,75%, la Corea del Sud Kospi chiusa per festività, l’indice Indiano Sensex +0,51%. Il nostro FTSEMib +0,39%, Dax chiuso +1,12% Ftse100 chiuso per festività, Cac40 -0,55%, Zurigo -0,01%. Lo S&P500 -0,64%, il Nasdaq -0,74%, il Russell2000 -0,82%. L’oro ha chiuso a 3.322,30 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 57,13$ per il wti e 60,23$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas (TTF) quotato sul mercato di Amsterdam è di € 33,080. Lo spread BTP/BUND 108,650. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 23,64%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia aperti si avviano a chiudere negativi ad esclusione della Cina. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,94%, China A50 +0,53%, Hang Seng ha chiuso a +0,57%, il Nikkei chiuso per festività, l’Australia -0,05%, Taiwan a chiuso a -0,05%, la Corea del Sud Kospi chiuso per festività, l’indice Indiano Sensex -0,24%. Al momento in cui scrivo, i mercati europei hanno una previsione di apertura negativa così come gli Stati Uniti. L’oro si attesta a 3.367,17 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 57,98$ per il greggio e 61,13$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 94.346 e l’Ethereum 1.798.
Buona giornata.
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