(10° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Lao Tzu: “Un viaggio di migliaia di chilometri comincia da un singolo passo.”
Le azioni statunitensi hanno chiuso la settimana in rialzo, spinte dalla speculazione secondo cui la Federal Reserve non alzerà i tassi di interesse oltre i livelli di picco già prezzati. Il rally di venerdì ha aiutato l’S&P 500 a interrompere una serie di sconfitte lunga tre settimane. Il Nasdaq ha guadagnato oltre il 2,5% nella settimana. Il sentiment è rimasto ottimista nonostante un rapporto abbia mostrato resilienza nel settore dei servizi. Allo stesso tempo, una misura dei prezzi pagati dai fornitori ha mostrato che i costi stanno aumentando a un ritmo più lento. Gli investitori sono stati rincuorati dalle affermazioni di Raphael Bostic della Fed di Atlanta riguardo a una possibile pausa degli aumenti dei tassi quest'estate. I trader hanno interpretato i suoi commenti come accomodanti, anche se Bostic ed i suoi colleghi hanno affermato che le decisioni della Fed continueranno a dipendere dai dati. Nel suo rapporto semestrale al Congresso pubblicato venerdì, la Fed ha dichiarato che il Comitato è fortemente impegnato a riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2%. I funzionari si aspettano che “continui aumenti” della fascia obiettivo saranno appropriati per raggiungere una posizione politica sufficientemente restrittiva. Tutto ciò, unito ai commenti hawkish di vari speaker della Fed, ha spinto al rialzo le aspettative sui rialzi dei tassi per marzo e maggio (probabilità del 25% e 15% rispettivamente di un aumento di 50 punti base). Durante la settimana, il tasso terminale ha superato il 5,50% e ogni aspettativa di un taglio dei tassi nel secondo semestre del 2023 è svanita. I titoli del Tesoro sono stati misti durante la settimana. Il segmento a breve termine ha sottoperformato, mentre il segmento a lungo termine ha effettivamente chiuso la settimana con rendimenti più bassi. La curva dei rendimenti (2Y/30Y) si è ulteriormente appiattita, raggiungendo l’inversione più profonda di sempre. Dopo 4 settimane consecutive al rialzo, il dollaro è crollato di quasi l'1% questa settimana. Bitcoin ha avuto un trend laterale tra i 23.000 e i 24.000 dollari fino a venerdì, quando è tornato sui 22.000 rompendo la media a 50 periodi. Il petrolio ha guadagnato per quattro giorni consecutivi, con la fiducia nel rimbalzo della Cina a sostegno dei prezzi. L'oro è salito di oltre il 2%, tornando sopra i 1850 $. L’agenda macroeconomica che va dal 6 al 10 marzo 2023 sarà caratterizzata dalla pubblicazione di alcune misurazioni importanti per le principali economie europee e per gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori dei mercati finanziari saranno i dati del mercato del lavoro degli Stati Uniti di febbraio (10 marzo) e il PIL del quarto trimestre del 2022 dell’Eurozona, ma non solo. Per gli USA focus anche sugli ordini beni durevoli esclusi mezzi difesa, ordini fabbrica, variazione occupazione ADP, bilancia commerciale, nuovi lavori JOLTS, nuove richieste sussidi disoccupazione e sulle scorte e la produzione greggio. Per la Cina il saldo della bilancia commerciale e l'inflazione. Per l’Eurozona oltre il PIL gli investitori monitoreranno i dati della fiducia degli investitori Sentix e le vendite al dettaglio. Guardando ai singoli Paesi del Vecchio Continente, segnaliamo – per la Germania- i dati della produzione industriale e delle vendite al dettaglio. Per l’Italia si attenderanno invece i dati delle vendite al dettaglio e dei prezzi alla produzione.
VENERDI’
I mercati asiatici hanno chiuso quasi tutti in positivo. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,37%, China A50 -0,05%, Hang Seng +1,01%, il Nikkei +1,52%, l’Australia +0,39%, Taiwan +0,06%, la Corea del Sud Kospi +0,18%, l’indice Indiano Sensex +1,30%. Il nostro FTSEMib +1,56%, Dax +1,24%, Ftse100 +0,04%, Cac40 +0,88%, Zurigo +0,22%. Il Nasdaq +1,97%, S&P500 +1,61%, il Russell2000 +1,35%. L’oro ha chiuso a 1.862,80 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 79,85$ per il wti 86,00$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 45,200. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 174,310. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 18,49%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere quasi tutti in positivo, con la Cina che rimane fanalino di coda. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,14%, China A50 -0,88%, Hang Seng +0,57%, il Nikkei +1,16%, l’Australia +0,62%, Taiwan +0,99%, la Corea del Sud Kospi +1,00%, l’indice Indiano Sensex +0,98%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura debole mentre l’America è positiva. L’oro si attesta a 1.860,65 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 79,10$ per il greggio e 85,22$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 22.364 e l’Ethereum 1.559.
Buona giornata e buona settimana.
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