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Immagine del redattoreFederico Caligiuri

Pillole di Mercato

(8° settimana - anno 2023)

Citazione del giorno:

Conor McGregor: “Non si tratta di talento, ma di duro lavoro. Di un’ossessione. Il talento non esiste. Gli esseri umani sono tutti uguali. Con il giusto impegno, potresti diventare chiunque. Raggiungeresti la vetta, punto e basta. Io non ho talento. Ho un’ossessione!”


I futures azionari statunitensi ed europei stanno scendendo insieme ai titoli asiatici, mentre gli investitori soppesano la prospettiva di un inasprimento delle politiche da parte delle banche centrali più di quanto previsto in precedenza per contenere l'inflazione. I contratti per i futures dell'S&P 500 e del Nasdaq 100 hanno perso più dello 0,3%, indicando un'ulteriore pressione al ribasso per le azioni statunitensi dopo i cali della scorsa settimana. L'indice MSCI Asia Pacific è sceso dello 0,5% in un contesto di scambi contrastanti che hanno visto le azioni giapponesi oscillare tra guadagni e perdite. L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso. HSBC, la seconda più grande società del benchmark, ha battuto le previsioni di profitto nei risultati del quarto trimestre pubblicati dopo la sessione di trading mattutina. I titoli della Cina continentale hanno oscillato dopo che lunedì scorso il CSI 300 ha registrato il miglior guadagno giornaliero da novembre, quando gli strateghi di Goldman Sachs hanno affermato che quest'anno le azioni del Paese potrebbero aumentare di circa un quinto rispetto ai livelli attuali. Il dollaro è salito, avanzando rispetto alle altre valute, mentre i rendimenti del Tesoro sono saliti in Asia dopo la chiusura delle contrattazioni per la festività statunitense di lunedì. Il rendimento della scadenza biennale, sensibile alle politiche, è stato vicino ai massimi da novembre, mentre gli operatori attendono la pubblicazione del deflatore PCE, la misura preferita della Federal Reserve per l'inflazione, nel corso della settimana. I rendimenti di riferimento a due anni dei titoli di Stato neozelandesi sono saliti martedì, così come quelli australiani. Gli economisti si aspettano che la Reserve Bank of New Zealand aumenti il suo tasso di riferimento di 50 punti base mercoledì. Le contrattazioni del petrolio sono state altalenanti, poiché gli investitori hanno valutato la possibilità di un ulteriore inasprimento monetario rispetto ai segnali di miglioramento della domanda da parte della Cina. L'oro è rimasto invariato. Le azioni europee sono state deboli lunedì, con guadagni sostenuti dei miners sulla base delle scommesse di una ripresa della domanda in Cina che hanno compensato il calo degli industriali. L'indice paneuropeo STOXX 600 ha chiuso in rialzo dello 0,1% in vista di una serie di dati economici previsti in settimana. L'indice delle risorse di base è salito del 2,4% dopo che i prezzi dei metalli industriali sono aumentati sulle speranze di una ripresa della domanda da parte della Cina, principale consumatore, e sul sostegno delle interruzioni dell'offerta mineraria globale. I mercati globali sono rimasti impantanati per gran parte della scorsa settimana dopo che i dati sull'inflazione statunitense, più caldi del previsto, si sono aggiunti a una serie crescente di prove del fatto che i rialzi aggressivi dei tassi non hanno ancora raffreddato i prezzi in modo soddisfacente per la Federal Reserve. C'è ancora incertezza visti gli ultimi dati che mostrano che l'economia statunitense potrebbe non rallentare così tanto come pensavamo. Quindi, la gente sta ancora cercando di capire cosa significhi. I mercati azionari statunitensi sono rimasti chiusi lunedì per la festività del Presidents' Day. Gli industriali e i titoli tecnologici sensibili ai tassi sono scivolati dello 0,3% e dello 0,6%, limitando i guadagni dello STOXX 600. L'indice EURO STOXX è sceso dello 0,1%. Sul fronte economico, a febbraio la fiducia dei consumatori della zona euro è aumentata di 1,7 punti rispetto a gennaio, come previsto. La Bundesbank ha dichiarato che le prospettive economiche della Germania stanno migliorando dopo un quarto trimestre inaspettatamente solido, con l'inflazione complessiva che ha superato il suo picco, anche se la crescita dei prezzi sottostanti richiederà più tempo per diminuire. I market movers di oggi sono: verbali riunione politica monetaria in Australia, indice PMI del settore manifatturiero in Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, indice ZEW fiducia delle imprese tedesche, CPI (Inflazione) in Canada, immatricolazioni in Eurozona e Gran Bretagna.


IERI

I mercati asiatici hanno chiuso in verde. Nei singoli paesi lo Shanghai +1,94%, China A50 +1,04%, Hang Seng +1,25%, il Nikkei +0,03%, l’Australia +0,06%, Taiwan +0,46%, la Corea del Sud Kospi +0,13%, l’indice Indiano Sensex +0,06%. Il nostro FTSEMib -0,56%, Dax -0,03%, Ftse100 +0,12%, Cac40 -0,16%, Zurigo +0,09%. Il Nasdaq chiuso per festività, S&P500 chiuso per festività, il Russell2000 chiuso per festività. L’oro ha chiuso a 1.850,30 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 77,41$ per il wti 84,07$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 49,30. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 177,53. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 21,23%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.


PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere misti. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,03%, China A50 -0,22%, Hang Seng -1,57%, il Nikkei -0,26%, l’Australia -0,21%, Taiwan +0,08%, la Corea del Sud Kospi +0,09%, l’indice Indiano Sensex +0,38%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura negativa così come l’America. L’oro si attesta a 1.847,10 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 76,53$ per il greggio e 83,07$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 24.940 e l’Ethereum 1.698.


Buona giornata.

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