(2° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Lao Tzu: “chi ha conoscenza non prevede. Coloro che prevedono non hanno conoscenza."
Il rally delle grandi aziende tecnologiche ha fatto salire i titoli statunitensi all'inizio di una settimana in cui sono previsti dati chiave sull'inflazione e sugli utili bancari. Il Nasdaq 100 ha registrato una performance positiva, con Nvidia Corp. che ha annunciato nuovi prodotti per aiutare l'industria dei personal computer ad attirare i consumatori con PC dotati di intelligenza artificiale. I rendimenti del Tesoro sono scesi insieme al dollaro. Il petrolio è sceso a circa 70 dollari. I titoli azionari sono rimbalzati dopo che i dati economici statunitensi sono stati contrastanti, a coronamento di una settimana che ha visto i titoli azionari scendere al massimo da ottobre, sulla base della scommessa che la Federal Reserve non abbia fretta di tagliare i tassi. Le azioni europee hanno chiuso in rialzo lunedì, recuperando alcune perdite dopo un inizio d'anno negativo, con i titoli tecnologici e del commercio al dettaglio in testa ai guadagni, mentre le azioni del settore energetico sono scese in seguito al calo dei prezzi del greggio. L'indice paneuropeo STOXX 600 ha chiuso in rialzo dello 0,3% dopo essere sceso dello 0,7% durante la giornata. Tra i titoli che hanno guadagnato di più, i tecnologici hanno guadagnato l'1,2%, interrompendo una striscia di sei giorni di perdite, mentre l'indice delle vendite al dettaglio ha guadagnato l'1,2%, registrando il primo guadagno in sette sessioni. I titoli sono scesi nella prima settimana dell'anno... il motivo più plausibile è che sono saliti molto (nell'ultimo anno) e le prese di profitto sono state la ragione concreta. La scorsa settimana il benchmark europeo ha registrato il primo calo settimanale in otto settimane, dopo un rally stellare nella seconda metà del 2023 tra le crescenti speranze che le principali banche centrali possano prendere in considerazione tagli dei tassi di interesse nel 2024. Tuttavia, la recente serie di dati economici contrastanti in tutto il mondo ha spinto i mercati a ridimensionare le aspettative di futuri tagli dei tassi. Al ribasso, i titoli del settore petrolifero e del gas sono scesi del 2,6% lunedì, mentre i prezzi del greggio sono scesi di oltre il 3% in seguito ai forti tagli dei prezzi da parte del principale esportatore Arabia Saudita e all'aumento della produzione OPEC. L'attenzione si sposterà ora sulla stagione degli utili trimestrali statunitensi che prenderà il via questa settimana, mentre un rapporto chiave sull'inflazione, previsto per giovedì, contribuirà a dare il tono ai mercati azionari di tutto il mondo. Sul fronte dei dati di lunedì, gli ordini industriali tedeschi sono aumentati meno del previsto a novembre, mentre una lettura separata ha mostrato che il morale degli investitori nella zona euro è migliorato per il terzo mese consecutivo a gennaio, raggiungendo il livello più alto da maggio. Tra le notizie societarie, Airbus ha guadagnato il 2,5% dopo che la FAA statunitense ha ordinato il fermo temporaneo di alcuni jet 737 MAX 9 della rivale Boeing. Le azioni della Boeing, quotate negli Stati Uniti, sono scese del 6,8% nelle contrattazioni americane. I market movers di oggi sono: CPI (inflazione) in Giappone, produzione industriale in Germania, tasso di disoccupazione nell’Eurozona, rapporto sull’ottimismo delle piccole e medie imprese (NFIB) e saldo della bilancia commerciale negli Stati Uniti.
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso negativi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -1,09%, China A50 -1,03%, Hang Seng ha chiuso a -1,94%, il Nikkei chiuso peer festività, l’Australia -0,50%, Taiwan +0,31%, la Corea del Sud Kospi -0,40%, l’indice Indiano Sensex -0,35%. Il nostro FTSEMib +0,42%, Dax +0,74%, Ftse100 +0,06%, Cac40 +0,40%, Zurigo +0,40%. Il Nasdaq +2,20%, S&P500 +1,41%, il Russell2000 +1,72%. L’oro ha chiuso a 2.034,85 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 70,99$ per il wti e 76,40$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 31,625. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 159,530. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 13,08%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,22%, China A50 +0,34%, Hang Seng ha chiuso a +0,40%, il Nikkei ha chiuso +1,14%, l’Australia +0,93%, Taiwan -0,21%, la Corea del Sud Kospi -0,18%, l’indice Indiano Sensex +0,87%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva mentre l’America è negativa. L’oro si attesta a 2.037,45 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 70,64$ per il greggio e 76,12$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 46.767 e l’Ethereum 2.301.
Buona giornata.
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