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Pillole di Mercato

(50° settimana - anno 2023)

Citazione del giorno:

Charlie Chaplin: "Non smettere mai di sorridere, perché un giorno senza sorriso è un giorno perso."

 

Dai grandi gestori di capitali agli strateghi azionari, molti sono entrati nell’anno temendo una recessione, solo per ritrovarsi a inseguire il rally azionario mentre l’economia è rimasta resiliente. In rialzo del 20%, l’S&P 500 si trova più di 500 punti al di sopra dell’obiettivo medio di fine anno fissato dagli strateghi di Wall Street a gennaio. L’indice è salito per la sesta settimana consecutiva, la serie di vittorie più lunga dal 2019, anche se il ritmo dei guadagni è rallentato. I titoli tecnologici hanno sovraperformato, con il Nasdaq che ha raggiunto la chiusura più alta da gennaio 2022. Il Dow Jones, invece, ha faticato per tutta la settimana. I profitti delle aziende statunitensi sono tornati su una traiettoria di crescita positiva nel terzo trimestre e dovrebbero accelerare il prossimo anno. In questo contesto favorevole, si fanno sempre più forti le previsioni secondo cui il benchmark azionario statunitense raggiungerà un nuovo record entro la fine del prossimo anno. Ma la prudenza si sta diffondendo tra gli hedge fund, che la scorsa settimana sono stati venditori netti di azioni globali, secondo i dati forniti dal prime brokerage di Morgan Stanley. Dopo un rapporto sull’occupazione migliore del previsto, i trader hanno ridimensionato le loro aspettative sui tagli dei tassi di interesse, scontando un allentamento di circa 110 punti base, in calo rispetto agli oltre 140 punti base scontati ad inizio settimana. Allo stesso tempo, i rendimenti di riferimento a due anni, quelli più strettamente legati alla politica della Fed, sono aumentati di 13 punti base venerdì. I rendimenti su tutto lo spettro delle scadenze sono stati più alti di almeno sei punti base nel corso della giornata. L’ultimo incontro politico dell’anno della Fed si terrà questa settimana e, anche se non è previsto alcun cambiamento nei tassi, i funzionari aggiorneranno le loro proiezioni per i prossimi anni. Dopo tre settimane consecutive al ribasso, il dollaro è aumentato. Le criptovalute sono state tutte in rialzo questa settimana. Bitcoin è salito a 44.000 dollari, il suo massimo da aprile 2022. Le materie prime sono scese. L’oro ha raggiunto un massimo storico solo per essere venduto pesantemente. Il petrolio ha trovato supporto a 70$ ma ha comunque chiuso la serie di perdite settimanali più lunga dalla fine del 2018. E’ stato un rapporto del lavoro solido quello di venerdì. Numeri forti, salari solidi e una maggiore partecipazione dovrebbero mantenere viva la narrativa dell’atterraggio morbido. Nel mese di novembre sono stati aggiunti 199.000 posti di lavoro, un numero al di sopra dei 150.000 del mese scorso e, soprattutto, ben al di sopra delle previsioni di consenso di 183.000. Questo numero includeva circa 47.000 lavoratori del settore automobilistico e cinematografico tornati dagli scioperi. Se si esclude l’impatto degli scioperi, negli ultimi due mesi le buste paga private sono aumentate in media di 118.000. Ciò si confronta con una media di sei mesi di 130.000. Quindi il ritmo è relativamente più morbido. Un tasso di disoccupazione del 4,0% dopo il 3,9% del mese scorso avrebbe innescato il popolare segnale di recessione. Ma la lettura è scesa al 3,7%, ben al di sotto della stima del 3,9%. La diminuzione del tasso di disoccupazione è dovuta al già citato balzo degli occupati, nonché all'aumento del tasso di partecipazione. Per quanto riguarda i salari, l’aumento mensile è stato leggermente superiore al previsto. La retribuzione oraria media è aumentata dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 4% rispetto a 12 mesi fa. Il messaggio di Powell della prossima settimana farà probabilmente riferimento alla continua forza del mercato del lavoro e alla crescita dei salari. È difficile trovare circostanze in cui il presidente della Fed dica qualcosa di diverso da: “è troppo presto per pensare ai tagli dei tassi”. Rispetto a quello che i mercati hanno scontato in termini di allentamento monetario, sembrerà tutto piuttosto aggressivo. L’agenda macroeconomica che va dall’11 al 15 dicembre 2023 sarà caratterizzata dalla pubblicazione di alcune misurazioni importanti per le principali economie europee e per gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori dei mercati finanziari saranno le riunioni di politica monetaria delle Banche centrali: focus sui meeting della Federal Reserve, BCE e Bank of England e sulle conferenze stampa dei governatori Jerome Powell e Christine Lagarde. Lato dati macro, per gli USA si attendono le misurazioni dell’inflazione, l’indice NFIB (sentiment piccole e medie aziende americane), prezzi alla produzione, scorte e produzione di greggio, vendite al dettaglio, indice manifatturiero dello Stato di New York, produzione industriale e gli indici PMI manifatturiero, dei servizi e composito.

 

VENERDI’

I mercati asiatici hanno chiuso positivi ad eccezione della Cina. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,11%, China A50 -0,31%, Hang Seng ha chiuso a -0,07%, il Nikkei ha chiuso a -2,45% l’Australia +0,30%, Taiwan +0,61%, la Corea del Sud Kospi +1,03%, l’indice Indiano Sensex +0,44%. Il nostro FTSEMib +0,94%, Dax +0,78%, Ftse100 +0,54%, Cac40 +1,32%, Zurigo +0,95%. Il Nasdaq +0,45%, S&P500 +0,91%, il Russell2000 +0,67%. L’oro ha chiuso a 2.014,50 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 71,23$ per il wti e 75,84$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 38,598. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 173,100. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 12,35%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.

 

PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,74%, China A50 +0,10%, Hang Seng ha chiuso a -0,98%, il Nikkei ha chiuso a +1,56% l’Australia +0,06%, Taiwan +0,20%, la Corea del Sud Kospi +0,30%, l’indice Indiano Sensex +0,02%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva mentre l’America è debole. L’oro si attesta a 2.015,00 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 71,80$ per il greggio e 76,46$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 42.118 e l’Ethereum 2.243.

 

Buona giornata e buona settimana.











































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