(47° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Dale Carnegie: "Se vuoi prenderti il miele, non tirar calci all’alveare."
Il mercato azionario ha esteso il suo potente rally di novembre in vista dei risultati di Nvidia Corp. e Wall Street ha tirato un sospiro di sollievo dopo che un'asta di 16 miliardi di dollari di Treasuries a 20 anni ha attirato gli acquirenti di obbligazioni. Poco dopo i risultati dell'asta, i rendimenti decennali di riferimento hanno invertito la rotta e sono scesi al 4,4% circa. L'S&P 500 ha esteso i guadagni, chiudendo ai massimi da agosto, mentre il Nasdaq 100, ha toccato i massimi da 22 mesi. Sia Nvidia che Microsoft Corp. sono salite a nuovi massimi in un contesto di rilancio dell'offerta di intelligenza artificiale. Il dollaro è sceso ai minimi di 11 settimane. Gli operatori si sono anche concentrati sulle vendite di Treasury, soprattutto dopo che gli Stati Uniti hanno recentemente offerto un premio insolitamente elevato per vendere titoli a 30 anni. Anche queste aste hanno esercitato un'influenza crescente sui titoli, sottolineando come il percorso dei tassi di interesse stia attanagliando i mercati negli ultimi tempi. L'asta di titoli a 20 anni ha registrato un rendimento del 4,78%, rispetto al livello precedente alla vendita del 4,79%. I Treasury offrono rendimenti estremamente interessanti. E anche se il potenziale di apprezzamento del capitale potrebbe essere limitato di fronte a un imminente rallentamento dell'economia, la garanzia di un reddito costante dai Treasury li rende una solida opzione per gli investitori che danno priorità alla stabilità. Mentre la stagione degli utili volge al termine, gli investitori saranno attenti ai risultati di una manciata di rivenditori e aziende tecnologiche. I risultati trimestrali di Nvidia di martedì potrebbero superare le aspettative degli investitori grazie alla forte domanda di IA generativa. Il petrolio ha ampliato i guadagni grazie alle scommesse degli operatori sul fatto che l'alleanza OPEC+ interverrà sul mercato per sostenere i prezzi. Le azioni europee sono salite lunedì dopo una settimana forte, trainata da scommesse aggressive sul taglio dei tassi di interesse, mentre il gruppo Bayer, che opera nel settore dei farmaci e dei pesticidi, ha registrato la sua peggiore giornata di sempre, pesando sul settore sanitario e sull'indice di riferimento tedesco. L'indice paneuropeo STOXX 600 è salito dello 0,1% dopo il balzo di quasi il 3% della scorsa settimana. Mentre gli investitori hanno iniziato a prezzare tagli dei tassi di 100 punti base per il 2024, con il primo previsto già ad aprile, i funzionari della Banca Centrale Europea hanno evitato l'ottimismo del mercato, sottolineando un'inflazione ancora elevata e un'economia piuttosto resistente. I titoli del settore energetico hanno guidato i guadagni settoriali, salendo dell'1,3% sulla scia dei prezzi del greggio che si aspettano ulteriori tagli alla produzione dell'OPEC+ nelle prossime settimane. Il settore sanitario è sceso dello 0,4% dopo che Bayer è scesa del 18,0%, toccando brevemente il livello più basso degli ultimi 14 anni, dopo aver interrotto un'ampia sperimentazione in fase avanzata di un nuovo farmaco. La notizia, inoltre, che la società è stata condannata a pagare 1,56 miliardi di dollari nell'ultima causa statunitense per il suo diserbante Roundup, comunemente usato, ha danneggiato il sentiment. Il DAX tedesco è sceso dello 0,1%. Nel frattempo, i dati della regione hanno mostrato che i prezzi alla produzione sono scesi secondo le aspettative nel mese di ottobre, continuando una tendenza al ribasso dopo il calo record di settembre. I titoli bancari italiani hanno guadagnato dopo che l'agenzia Moody's ha migliorato le prospettive del debito sovrano del Paese, dando una spinta inaspettata al governo del primo ministro Giorgia Meloni. Il FTSE MIB è salito dello 0,2%. Anche il premio di rischio che gli investitori chiedono per detenere il debito sovrano italiano e portoghese è sceso, riflettendo un certo sollievo. Nel frattempo, l'indice spagnolo IBEX 35 ha guadagnato lo 0,8%, incrementando i guadagni per la sesta sessione consecutiva. I market movers di oggi sono: verbali della riunione della politica monetaria da parte della RBA in Australia, immatricolazioni auto nell’Eurozona, CPI (Inflazione) in Canada, vendite di abitazioni esistenti e verbali della riunione della politica monetaria da parte del FOMC negli Stati Uniti.
IERI
I mercati asiatici, venerdì hanno chiuso positivamente. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,44%, China A50 +0,35%, Hang Seng ha chiuso a +1,75%, il Nikkei chiuso -0,64%, l’Australia +0,13%, Taiwan +0,01%, la Corea del Sud Kospi +1,08%, l’indice Indiano Sensex -0,33%. Il nostro FTSEMib +0,12%, Dax -0,10%, Ftse100 -0,11%, Cac40 +0,18%, Zurigo +0,02%. Il Nasdaq ha chiuso a +1,13%, S&P500 +0,77%, il Russell2000 +0,36%. L’oro ha chiuso a 1.979,80 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 77,56$ per il wti e 82,03$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 45,505. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 168,610. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 13,44%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere in positivo. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,18%, China A50 +0,90%, Hang Seng ha chiuso a +0,39%, il Nikkei chiuso -0,01%, l’Australia +0,15%, Taiwan +1,20%, la Corea del Sud Kospi +0,74%, l’indice Indiano Sensex +0,43%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura intorno alla parità così come l’America. L’oro si attesta a 1.991,60 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 77,28$ per il greggio e 81,74$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 37.369 e l’Ethereum 2.015.
Buona giornata.
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