(5° settimana - anno 2023)
Wall Street ha ignorato le prospettive deludenti di alcune delle più grandi società tecnologiche spingendo le azioni al rialzo. La rinascita tech del nuovo anno ha portato il Nasdaq a registrare la sua settimana migliore da novembre, segnando il quarto guadagno settimanale consecutivo. Questo anche dopo le previsioni cupe di Intel, Microsoft e Texas Instruments. I dati macro statunitensi hanno sorpreso al rialzo, con il balzo settimanale più grande dall'agosto 2022 dell'indice di sorpresa macro. Scavando nei dati, è il mercato del lavoro che sta guidando l’indice, mentre i soft data stanno crollando. Ad aiutare il sentiment, i dati di venerdì hanno mostrato che a dicembre le misure di inflazione preferite dalla Fed (PCE) sono diminuite al ritmo annuale più lento da oltre un anno. Allo stesso tempo, le aspettative di inflazione negli Stati Uniti provenienti dal sondaggio dell’Università del Michigan hanno continuato a diminuire a fine gennaio, contribuendo a rafforzare la fiducia dei consumatori. La banca centrale osserva con particolare attenzione le opinioni a lungo termine, poiché le aspettative possono autoavverarsi e portare a prezzi più elevati. La narrativa dell’atterraggio morbido ha spinto le condizioni finanziarie al loro livello più debole da agosto. Non sappiamo se alla fine questo atterraggio morbido si verificherà. Gli analisti hanno indicato la diminuzione dei risparmi in eccesso dello stimolo pandemico come ragione per cui i consumatori statunitensi potrebbero alla fine ritirarsi e far precipitare l'economia in recessione. I dati sulla spesa mostrano che le famiglie hanno effettivamente ridotto gli acquisti negli ultimi due mesi del 2022. Allo stesso tempo, hanno iniziato a risparmiare più soldi durante il quarto trimestre, suggerendo che gli americani potrebbero prepararsi per tempi più difficili. I titoli del Tesoro sono stati contrastanti durante la settimana, con la parte lunga della curva che ha sovraperformato. Il dollaro ha chiuso la settimana leggermente in ribasso, trovando supporto sui minimi di maggio 2022. Questa settimana le criptovalute hanno avuto performance miste. Bitcoin ha sovraperformato con un aumento di circa il 5% portandosi sopra i $ 23.000. Ethereum è sceso di circa il 2,5%. L'oro ha ottenuto guadagni molto modesti. Si tratta comunque del sesto guadagno settimanale consecutivo per il metallo prezioso. I prezzi del petrolio sono scesi, con il WTI di nuovo sotto gli 80 $. L’agenda macroeconomica che va dal 30 gennaio al 3 febbraio 2023 sarà caratterizzata dalla pubblicazione di alcune misurazioni importanti per le principali economie europee e per gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori dei mercati finanziari saranno le riunioni della Federal Reserve, BCE e BoE e i dati del mercato del lavoro degli Stati Uniti, in particolare Non Farm Payrolls, tasso di disoccupazione e salario orario medio. Focus inoltre sugli indici S&P Global PMI (manifatturiero, servizi e composito) relativi a gennaio. Oltre a questi dati segnaliamo che per gli USA saranno attesi, indice dei prezzi delle case, fiducia dei consumatori elaborata dal Conference Board, ISM manifatturiero, posti vacanti JOLTS, beni durevoli e gli ordini alle fabbriche. Guardando al Vecchio Continente, per la Germania segnaliamo il PIL del quarto trimestre del 2022, vendite al dettaglio, inflazione e la bilancia commerciale. Per l’Italia si attendono le misurazioni del PIL del quarto trimestre del 2022, tasso di disoccupazione e l’inflazione. Per l’Eurozona si attendono invece vari indicatori di fiducia (consumatori e imprese), le misurazioni dell’inflazione di gennaio e il tasso di disoccupazione.
VENERDI’
I mercati asiatici hanno chiuso positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai chiusa per festività, China A50 chiusa per festività, Hang Seng +0,13%, il Nikkei +0,07%, l’Australia +0,34%, Taiwan chiusa per festività, la Corea del Sud Kospi +0,62%, l’indice Indiano Sensex -1,27%. Il nostro FTSEMib +0,83%, Dax +0,11%, Ftse100 +0,05%, Cac40 +0,02%, Zurigo +0,13%. Il Nasdaq +0,95%, S&P500 +0,25%, il Russell2000 +0,44%. L’oro ha chiuso a 1.928,00 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 79,38$ per il wti 86,40$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 55,425. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 188,260. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 18,51%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere misti. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,18%, China A50 +1,08%, Hang Seng -2,10%, il Nikkei +0,06%, l’Australia -0,16%, Taiwan +3,76%, la Corea del Sud Kospi -1,39%, l’indice Indiano Sensex -0,25%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura negativa così come l’America. L’oro si attesta a 1.945,25 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 79,19$ per il greggio e 85,87$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 23.734 e l’Ethereum 1.636.
Scott Sagan: “Succedono in continuazione cose che non erano mai successe prima.”
Buona giornata e buona settimana.
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