(44° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Fridtjof Nansen: "Ho demolito tutti i ponti dietro di me per non avere altra scelta se non quella di andare avanti."
Le azioni sono salite un giorno dopo che la Federal Reserve ha lasciato intendere che potrebbe aver terminato i rialzi, mentre gli operatori attendono il rapporto sui posti di lavoro di oggi. In tarda serata, Apple Inc. è scesa dopo aver registrato il quarto calo consecutivo delle vendite, il rallentamento più lungo dal 2001. In un rally alimentato anche da condizioni di ipervenduto, l'S&P 500 ha aggiunto quasi il 2% - la sua migliore sessione da aprile. L'indicatore di paura del mercato, il VIX, è sceso sotto 16 e ha superato un livello tecnico chiave. I Treasury a lungo termine hanno sovraperformato, con rendimenti trentennali in calo di 13 punti base al 4,8%. Il dollaro è sceso. La sterlina ha guadagnato grazie al fatto che la Banca d'Inghilterra ha rinunciato a parlare di tagli dei tassi. Il petrolio ha superato gli 82 dollari. In vista dei dati sull'occupazione, un rapporto ha mostrato che la produttività del lavoro negli Stati Uniti ha registrato il maggior incremento in tre anni, contribuendo ad attenuare l'impatto inflazionistico della recente crescita dei salari. Le richieste di disoccupazione sono aumentate per la sesta settimana consecutiva, indicando che coloro che perdono il lavoro iniziano ad avere più problemi a trovarne di nuovi. Gli economisti prevedono che le buste paga non agricole siano aumentate di 180.000 unità a ottobre, dopo l'aumento di 336.000 unità di settembre. Le buste paga saranno fondamentali, se il rapporto sarà debole, i tassi continueranno a scendere, ma le condizioni finanziarie potrebbero non allentarsi ulteriormente, dato che una recessione potrebbe sembrare più imminente. Con un rapporto forte, il mercato guarderà con nervosismo alla Fed per vedere se reagirà. Un sondaggio condotto da 22V Research ha mostrato che il 52% degli investitori prevede che i dati di oggi saranno "risk-on" e solo il 14% pensa che saranno "risk-off". Si tratta della percentuale di investitori più ottimista da quando la società ha avviato i sondaggi un anno fa. Inoltre, il 41% degli intervistati ritiene che la retribuzione media oraria sarà l'indicatore più importante, seguito dalle buste paga. Mentre il Federal Open Market Committee ha mantenuto aperta la prospettiva di ulteriori azioni politiche in presenza di una forte crescita economica, Jerome Powell ha ipotizzato che i rendimenti del Tesoro a livelli elevati potrebbero invece aiutare la banca centrale a mantenere le condizioni monetarie restrittive per eliminare gli eccessi inflazionistici di questo ciclo economico. Qualunque sia l'opinione del mercato sulla Fed, la decisione sarà comunque affidata ai dati e questo rende ancora più importanti i dati sull'occupazione di oggi. Le azioni europee sono salite di oltre l'1% giovedì, guidate dai titoli immobiliari e tecnologici sensibili ai tassi, grazie al crescente ottimismo per il fatto che le banche centrali hanno finito di restringere il credito dopo che Stati Uniti, Regno Unito e Norvegia hanno mantenuto invariati i tassi di interesse questa settimana. L'indice paneuropeo STOXX 600 ha chiuso in rialzo dell'1,6%, toccando un nuovo massimo di due settimane. Il FTSE 100 del Regno Unito ha guadagnato l'1,4% dopo che la Banca d'Inghilterra ha mantenuto i tassi d'interesse ai massimi di 15 anni, mentre i titoli norvegesi sono saliti dello 0,7% dopo che anche la Norges Bank ha mantenuto i tassi fermi. La Banca d'Inghilterra avrà pure mantenuto i tassi fermi, ma stiamo assistendo ai primi segnali di reazione dei mercati finanziari che iniziano a prezzare tagli dei tassi per il 2024. I titoli immobiliari sono saliti del 5,2%, guidando i guadagni settoriali, mentre i tecnologici sono saliti del 2,7%. I dati hanno mostrato che il mese scorso l'attività manifatturiera dell'area dell'euro ha subito un nuovo rallentamento in un'ampia flessione, con una contrazione dei nuovi ordini a uno dei tassi più elevati dal 1997. La disoccupazione tedesca è aumentata più del previsto in ottobre, mostrando alcune crepe in un mercato del lavoro altrimenti resistente. I market movers di oggi sono: vendite al dettaglio in Australia, indice PMI dei servizi in Cina, saldo della bilancia commerciale in Germania, tasso di disoccupazione in Italia e nell’Eurozona, retribuzione oraria media, NFP (non farm payroll), indice PMI dei servizi e tasso di disoccupazione negli Stati Uniti.
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso positivi con poche eccezioni. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,10%, China A50 -0,07%, Hang Seng ha chiuso a +0,84%, il Nikkei +1,20%, l’Australia +0,90%, Taiwan +2,30%, la Corea del Sud Kospi +1,81%, l’indice Indiano Sensex +0,65%. Il nostro FTSEMib +1,77%, Dax +1,48%, Ftse100 +1,42%, Cac40 +1,85%, Zurigo +0,84%. Il Nasdaq ha chiuso a +1,78%, S&P500 +1,89%, il Russell2000 +2,57%. L’oro ha chiuso a 1.993,20 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 82,54$ per il wti e 86,92$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 49,100. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 184,110. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 15,66%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,86%, China A50 +0,69%, Hang Seng ha chiuso a +2,58%, il Nikkei chiuso per festività, l’Australia +1,14%, Taiwan +2,30%, la Corea del Sud Kospi +1,81%, l’indice Indiano Sensex +0,61%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva mentre l’America è debole. L’oro si attesta a 1.993,55 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 82,72$ per il greggio e 87,02$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 34.542 e l’Ethereum 1.799.
Buona giornata e buon fine settimana.
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