(42° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Isaac Newton: "Se ho visto più lontano, ho potuto farlo stando in piedi sulle spalle di giganti."
Wall Street è stata colpita da una forte volatilità dopo che Jerome Powell ha dichiarato che i funzionari della Federal Reserve procederanno con cautela con i rialzi dei tassi di interesse, pur sottolineando che ci sono prove che la politica non è "troppo stretta" in questo momento. Dopo numerosi colpi di scena, l'S&P 500 ha ceduto. Tesla Inc. è crollata del 10% a causa degli utili deludenti. I rendimenti del Tesoro a 10 anni si sono avvicinati al 5%. I tassi a due anni, più sensibili alle imminenti mosse della Fed, sono scesi. Gli swap stanno valutando il primo taglio della Fed a luglio, anticipato da settembre. Gli operatori vedono meno del 50% di possibilità che la banca centrale alzi i tassi un'altra volta nell'attuale ciclo di restringimento. Powell ha lasciato intendere che la banca centrale statunitense è propensa a mantenere i tassi d'interesse fermi nel corso della prossima riunione, pur lasciando aperta la possibilità di un altro rialzo in seguito, se i responsabili politici vedranno ulteriori segnali di una crescita economica solida. Jay Powell mette da parte ogni possibilità di un rialzo dei tassi il 1° novembre. Tuttavia, per non lasciare che i mercati si facciano prendere la mano, ha lasciato aperta la porta a ulteriori rialzi dei tassi. La Fed non è ancora convinta di dove si assesterà l'inflazione nei prossimi trimestri, il che significa che la commissione non si impegnerà in anticipo. Ogni riunione sarà una riunione in diretta. I rapporti economici di giovedì sono stati contrastanti. Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese al livello più basso da gennaio, mentre il mercato del lavoro ha continuato a crescere. Le vendite di case di proprietà negli Stati Uniti sono scese al livello più basso dal 2010, con un ulteriore peggioramento dell'accessibilità economica. Il Presidente della Fed Bank of Chicago, Austan Goolsbee, si è detto fiducioso che gli Stati Uniti possano evitare una recessione nonostante i rapidi e forti aumenti dei tassi di interesse degli ultimi 18 mesi. Ha sottolineato la necessità che la Fed si assicuri che l'inflazione sia sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo del 2% e che le aspettative di inflazione rimangano ancorate. Gli operatori hanno continuato a tenere d'occhio gli ultimi eventi geopolitici. Le azioni europee hanno perso terreno giovedì a causa di una serie di utili societari negativi, tra cui quelli del gigante degli alimenti confezionati Nestle, che hanno peggiorato il clima di avversione al rischio, spinto dall'inquietudine per la guerra in Medio Oriente e dall'incertezza sui tassi di interesse. L'indice paneuropeo STOXX 600 è sceso dell'1,2%, toccando i minimi di due settimane, in un crollo su larga scala. I titoli europei hanno registrato forti ribassi questa settimana, scivolando per la terza sessione consecutiva, colpiti dalle tensioni in Medio Oriente e dalle preoccupazioni per i tassi di interesse, dopo i solidi dati economici statunitensi e le notizie contrastanti sugli utili. Le tensioni geopolitiche sono continuate a salire mentre Israele ha bombardato Gaza con altri attacchi aerei giovedì. Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha seguito il presidente statunitense Joe Biden in visita per dimostrare il sostegno occidentale alla guerra contro Hamas. A mettere ulteriormente sotto pressione le azioni, i rendimenti del Tesoro americano sono balzati ai massimi pluriennali, mentre il sell-off obbligazionario ha spinto i rendimenti dei titoli italiani ai massimi di 11 anni. Le società immobiliari sensibili ai tassi hanno guidato i ribassi settoriali. L'indice francese CAC 40 è sceso ai minimi di sette mesi. Anche l'indice finlandese OMX HELSINKI 25, che è sceso dell'1,6% ai minimi di tre anni. Il settore tecnologico europeo è stato l'unico settore in verde, con un aumento dello 0,5%. Nel frattempo, la Borsa di Londra ha dichiarato di essere attualmente impegnata in un'indagine su un incidente informatico e che solo i titoli FTSE 100, FTSE 250 sono stati disponibili per la negoziazione. I market movers di oggi sono: CPI (inflazione) in Giappone, vendite al dettaglio in Gran Bretagna, PPI (indice dei prezzi alla produzione) in Germania.
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso tutti negativi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -1,23%, China A50 -2,36%, Hang Seng ha chiuso a -2,42%, il Nikkei -1,87%, l’Australia -1,36%, Taiwan +0,16%, la Corea del Sud Kospi -1,84%, l’indice Indiano Sensex -0,59%. Il nostro FTSEMib -1,38%, Dax -0,33%, Ftse100 -1,17%, Cac40 -0,64%, Zurigo -2,13%. Il Nasdaq ha chiuso a -1,02%, S&P500 -0,95%, il Russell2000 -1,69%. L’oro ha chiuso a 1.989,80 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 89,23$ per il wti e 93,19$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 50,845. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 199,760. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 20,68%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere tutti in negativo. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,57%, China A50 -0,43%, Hang Seng ha chiuso a -0,35%, il Nikkei -0,25%, l’Australia -1,16%, Taiwan -0,03%, la Corea del Sud Kospi -1,23%, l’indice Indiano Sensex -0,31%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura negativa così come l’America. L’oro si attesta a 1.989,05 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 89,36$ per il greggio e 93,27$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 29.207 e l’Ethereum 1.581.
Buona giornata e buon fine settimana.
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