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Pillole di Mercato

(4° settimana - anno 2023)


Le megacap tecnologiche hanno alimentato il rimbalzo del mercato azionario, attenuando i dati che suggeriscono che, sebbene la Federal Reserve abbia ancora un percorso per un atterraggio morbido, il rischio di una recessione quest'anno è vivo. L'S&P 500 ha chiuso ai massimi da inizio dicembre. Tesla Inc. ha superato la soglia dei 500 miliardi di dollari, guidando i guadagni del Nasdaq 100, mentre Elon Musk ha annunciato la possibilità che la casa automobilistica produca 2 milioni di veicoli nel 2023. Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti si è espanso a un ritmo superiore alle stime, ma sono emersi segnali di rallentamento della domanda sottostante, mentre i rialzi dei tassi più ripidi degli ultimi decenni minacciano la crescita. Si prevede che la Fed aumenti i tassi di 25 punti base la prossima settimana, tra le scommesse che la banca centrale si stia avvicinando alla fine del suo ciclo di inasprimento. Tuttavia, i funzionari segnalano che i tassi rimarranno alti per il resto dell'anno. L'economia continua ad essere molto resistente di fronte agli aumenti dei tassi e in particolare sul fronte occupazione, ma i rischi ci sono sempre, quindi non saremmo così rapidi nell'allentamento finanziario. Detto questo, il rally del mercato azionario di quest'anno è impressionante e non dovrebbe essere ignorato. Le azioni europee sono salite giovedì grazie ai risultati positivi che hanno attenuato i timori di un impatto sugli utili dovuto all'aumento dei costi di finanziamento, mentre i dati economici statunitensi hanno rafforzato le speranze di un atterraggio morbido. Lo STOXX 600 paneuropeo è salito dello 0,4% dopo due giorni consecutivi di ribassi. La maggior parte dei settori dello STOXX 600 ha registrato un rialzo, guidato da un aumento del 2,2% dei rertailers, seguiti dai servizi finanziari e dalle banche che sono saliti rispettivamente dell'1,9% e dell'1,6%. Le azioni della STMicroelectronics hanno registrato un balzo dell'8,2% dopo che il produttore di chip ha battuto le aspettative di vendite e utili del quarto trimestre, favorendo il più ampio settore tecnologico. Oltre agli utili societari, l'attenzione del mercato è ora rivolta alle prossime decisioni sui tassi d'interesse della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea (BCE) della prossima settimana. Le relazioni sugli utili sono migliori di quanto i mercati si aspettassero. La riapertura della Cina ha risollevato l'umore e quindi, se si mette tutto insieme, la situazione non è così negativa come forse avrebbe potuto essere. I dati hanno mostrato che l'economia statunitense è cresciuta più velocemente del previsto nel quarto trimestre, ma lo slancio è rallentato significativamente alla fine dell'anno, con l'aumento dei tassi di interesse che ha eroso la domanda. Nel complesso, i dati sono ragionevolmente positivi e pongono l'attenzione sulla Fed la prossima settimana. Gli investitori contano sul fatto che la Fed annuncerà una sorta di pausa e questo è ciò che sta guidando il sentiment positivo in questo momento intorno alle azioni. Tuttavia, è ampiamente previsto che la BCE aumenti i tassi di 50 punti base la prossima settimana, con i responsabili politici che sostengono la necessità di continuare ad aumentare i tassi di interesse per portare l'inflazione al target della banca centrale. Le aspettative di un atterraggio morbido dell'economia della zona euro nel 2023 sono cresciute grazie alla riapertura della Cina, a un inverno più mite in Europa e alla capacità energetica della regione. I market movers di oggi sono: CPI (Inflazione) in Giappone, reddito personale e indice di fiducia elaborato dall’Università del Michigan negli Stati Uniti.


IERI

I mercati asiatici hanno chiuso positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai chiusa per festività, China A50 chiusa per festività, Hang Seng +2,09%, il Nikkei -0,22%, l’Australia chiusa per festività, Taiwan chiusa per festività, la Corea del Sud Kospi +1,50%, l’indice Indiano Sensex chiuso per festività. Il nostro FTSEMib +1,32%, Dax +0,34%, Ftse100 +0,21%, Cac40 +0,74%, Zurigo -0,76%. Il Nasdaq +1,76%, S&P500 +1,10%, il Russell2000 +0,40%. L’oro ha chiuso a 1.929,70 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 81,10$ per il wti 87,72$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 54,40. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 185,350. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 18,73%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.


PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere sostanzialmente positivi, con l’India in rosso. Nei singoli paesi lo Shanghai chiusa per festività, China A50 chiusa per festività, Hang Seng +0,13%, il Nikkei +0,07%, l’Australia +0,34%, Taiwan chiusa per festività, la Corea del Sud Kospi +0,62%, l’indice Indiano Sensex -1,27%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva mentre l’America è debole. L’oro si attesta a 1.923,10 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 81,31$ per il greggio e 87,66$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 23.017 e l’Ethereum 1.582.


John Clifton Bogle: "Un errore che facciamo come investitori è pensare che, quando il mercato è in rialzo, lo sarà per sempre e, viceversa, quando è in calo. Nessuna di queste cose accade nella realtà. Per cui non fare nulla per sempre."


Buona giornata e buon fine settimana.

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