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Pillole di Mercato

(42° settimana - anno 2023)

Citazione del giorno:

Albert Camus: "La pace è l’unica battaglia che valga la pena intraprendere."


I rendimenti del Tesoro sono saliti e i titoli azionari hanno faticato dopo che i solidi rapporti economici hanno rafforzato l'ipotesi che la Federal Reserve mantenga i tassi di interesse più alti più a lungo. I rendimenti a due anni degli Stati Uniti hanno toccato i massimi dal 2006, mentre quelli dei titoli a 10 anni sono balzati di 13 punti base al 4,83%. I contratti swap legati alle decisioni sui tassi della Fed hanno mostrato che gli operatori stanno valutando più del 60% di probabilità che i politici aumentino i tassi di interesse di un altro quarto di punto percentuale a gennaio, dopo averli mantenuti fermi a novembre. Una mossa a dicembre è considerata possibile, ma meno probabile di quella di gennaio. Le buone notizie sull'economia sono ancora una volta cattive notizie, in quanto manterranno i responsabili politici sulla questione di un ulteriore inasprimento. Sembra che l'economia statunitense non sia ancora pronta a entrare in recessione. Lo S&P 500 ha annullato i guadagni, guidato dalle perdite del suo gruppo più influente: la tecnologia. Nvidia Corp. è crollata perché gli Stati Uniti stanno limitando la vendita di chip progettati dall'azienda per il mercato cinese. Goldman Sachs Group Inc. ha subito un calo del 33% degli utili. Bank of America Corp. è avanzata dopo che gli operatori hanno riportato i migliori risultati del terzo trimestre in oltre un decennio. Le vendite al dettaglio hanno superato tutte le previsioni e la produzione industriale si è rafforzata il mese scorso, a riprova di un consumatore americano resiliente la cui spesa sta contribuendo a stabilizzare l'industria manifatturiera. Questi dati hanno spinto una serie di economisti, da Goldman Sachs a JPMorgan Chase & Co. e Morgan Stanley, ad aumentare le stime sul prodotto interno lordo del terzo trimestre. Il presidente della Fed Bank of Richmond, Thomas Barkin, ha dichiarato che i responsabili politici "hanno tempo" per capire se possono mantenere i tassi di interesse stabili o se devono aumentarli ulteriormente per portare l'inflazione all'obiettivo del 2%. I trader hanno tenuto d'occhio anche gli ultimi eventi geopolitici, con il presidente Joe Biden che si recherà in Israele oggi in segno di solidarietà dopo l'attacco del 7 ottobre da parte di Hamas. L'esercito israeliano ha colpito il sud della Striscia di Gaza dopo aver ordinato alla popolazione di cercare rifugio lì. La Banca d'Israele ha sottolineato l'urgenza di stabilizzare lo shekel dopo la sua caduta ai minimi di otto anni, ribaltando le aspettative dei trader che scommettevano su un forte taglio dei tassi di interesse già la prossima settimana. La Banca del Giappone probabilmente discuterà di alzare le proiezioni sull'inflazione per l'anno fiscale 2023 e 2024 durante la riunione politica di fine mese. In seguito alla notizia della previsione sui prezzi della banca centrale, lo yen si è brevemente rafforzato. I titoli europei sono scesi martedì a causa di una serie di risultati negativi e dell'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, che hanno controbilanciato i guadagni dei titoli energetici e la leggera attenuazione delle preoccupazioni per i rischi derivanti dal conflitto in Medio Oriente. L'indice paneuropeo STOXX 600 è scivolato dello 0,1%, mentre l'indice delle blue chip è rimasto piatto. Il settore delle costruzioni e dei materiali ha guidato i ribassi settoriali, con un calo dello 0,9%. La Commissione Europea ha dichiarato che sta effettuando ispezioni antitrust senza preavviso nel settore dei prodotti chimici per l'edilizia in diversi Stati membri, dove le aziende sono sospettate di comportamenti anticoncorrenziali. I rendimenti obbligazionari della zona euro sono aumentati ulteriormente dopo che le vendite al dettaglio degli Stati Uniti hanno battuto le stime. Se da un lato le tensioni geopolitiche hanno attirato l'attenzione del mercato, dall'altro gli investitori rimangono concentrati sui commenti dei responsabili politici, alla ricerca di indizi sull'azione in materia di tassi d'interesse da parte della Federal Reserve statunitense e della Banca Centrale Europea. Le azioni del settore energetico sono salite dello 0,3% grazie all'aumento dei prezzi del greggio. I market movers di oggi sono: PIL 3°, produzione industriale, vendite al dettaglio e tasso di disoccupazione in Cina, CPI (inflazione) in Gran Bretagna, saldo della bilancia commerciale in Italia, CPI nell’Eurozona, permessi di costruzioni rilasciati negli Stati Uniti.


IERI

I mercati asiatici hanno chiuso tutti positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,10%, China A50 +0,36%, Hang Seng ha chiuso a +0,86%, il Nikkei +1,05%, l’Australia +0,42%, Taiwan -0,02%, la Corea del Sud Kospi +1,11%, l’indice Indiano Sensex +0,43%. Il nostro FTSEMib -0,09%, Dax +0,09%, Ftse100 +0,58%, Cac40 +0,11%, Zurigo -0,69%. Il Nasdaq ha chiuso a -0,25%, S&P500 -0,01%, il Russell2000 +1,11%. L’oro ha chiuso a 1.935,75 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 86,37$ per il wti e 90,87$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 49,140. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 196,150. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 17,88%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.


PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere tutti in negativo, ad eccezione dell’indice australiano. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,79%, China A50 -0,05%, Hang Seng ha chiuso a -0,30%, il Nikkei -0,01%, l’Australia +0,30%, Taiwan -1,29%, la Corea del Sud Kospi -0,06%, l’indice Indiano Sensex +0,00%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura debole così come l’America. L’oro si attesta a 1.951,45 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 87,31$ per il greggio e 91,63$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 28.678 e l’Ethereum 1.571.


Buona giornata.





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