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Pillole di Mercato

(40° settimana - anno 2023)

Citazione del giorno:

Sergio Bambaren: "Soltanto chi osa spingersi un po’ più in là scopre quanto può andare lontano."


Si è chiuso il mese di settembre e come da stagionalità si è confermato uno dei mesi più deboli per i mercati azionari, mentre per i mesi di ottobre e novembre, ma in generale per l’ultimo trimestre, le aspettative statistiche rimangono favorevoli agli asset di rischio. Staremo a vedere. I futures azionari statunitensi sono avanzati insieme alle azioni asiatiche dopo che nel fine settimana è stato raggiunto un accordo per evitare lo shutdown del governo americano. Gli operatori attendono le dichiarazioni del capo della Federal Reserve Jerome Powell per capire di quanto dovranno aumentare ancora i tassi. I contratti futures sull'S&P 500 sono saliti lunedì dopo che i legislatori statunitensi hanno approvato nella tarda serata di sabato una legge di compromesso per mantenere il governo in carica fino al 17 novembre. Le azioni giapponesi sono salite, mentre diversi mercati asiatici, tra cui Cina e Corea del Sud, sono rimasti chiusi per festività. Gli investitori hanno trovato un po' di sollievo anche dopo che i dati del fine settimana hanno mostrato che l'attività manifatturiera della Cina si è espansa per la prima volta in sei mesi, aggiungendo segnali che alcuni settori dell'economia nazionale stanno ritrovando il giusto equilibrio. La Corea del Sud ha registrato un calo più lento delle esportazioni. Mentre lo “shutdown” per ora è stato rinviato generando un po' di sollievo, i tassi d'interesse e la propensione della Fed rimangono i principali driver dei mercati nelle prossime settimane. Anche i dati sull'attività manifatturiera e sull'occupazione negli Stati Uniti saranno sotto i riflettori questa settimana, dopo che il capo della Fed di New York ha dichiarato venerdì che i responsabili politici dovrebbero lasciare i tassi di interesse alti per un po' di tempo. I tassi più alti, la politica fiscale più restrittiva, i rendimenti obbligazionari più alti, almeno nel breve periodo, avranno tutti un impatto sull'economia e causeranno un rallentamento e forse una recessione nella prima metà del 2024. L'indicatore della forza del dollaro è rimasto invariato. I rendimenti del Tesoro sono saliti lungo tutta la curva, con quelli del debito a 10 anni che sono aumentati di quattro punti base al 4,61%. I rendimenti quinquennali sono saliti in misura analoga al 4,66%, raggiungendo nuovamente i massimi da 16 anni. La Banca del Giappone ha annunciato che mercoledì effettuerà un'ulteriore operazione di acquisto di titoli di Stato. I futures sui titoli decennali hanno ridotto le perdite alla notizia e lo yen è rimasto debole a circa 149,8 per dollaro. In precedenza, i titoli di Stato sono scesi e i titoli azionari sono stati sostenuti dopo che l'indagine trimestrale Tankan del Giappone ha mostrato che la fiducia tra i grandi produttori è aumentata più del previsto, e una sintesi della riunione politica della banca centrale del mese scorso ha mostrato segni che i funzionari erano più positivi nel prendere in considerazione la revisione della politica. Nel frattempo, i guadagni dei titoli azionari nel primo giorno di negoziazione di ottobre potrebbero porre un freno temporaneo a un periodo torrido per i mercati finanziari globali. L'aumento dei tassi di interesse ha reso il trimestre luglio-settembre il peggiore per l'indice azionario MSCI di tutti i Paesi dal settembre 2022, mentre l'impennata dei prezzi del petrolio ha aggiunto i timori per l'inflazione e il rallentamento della crescita economica. L’agenda macroeconomica che va dal 2 al 6 ottobre 2023 sarà caratterizzata dalla pubblicazione di alcune misurazioni importanti per le principali economie europee e per gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori dei mercati finanziari saranno i dati del mercato del lavoro USA di settembre (Non Farm Payrolls, tasso di disoccupazione e salario orario medio) e gli indici PMI (manifatturiero, servizi e composito) di settembre, ma non solo. Per gli USA si attendono anche le letture dell’ISM manifatturiero e dei servizi, nuovi lavori JOLTS, occupazione ADP, beni durevoli, ordini di fabbrica, scorte e produzione greggio, bilancia commerciale e le nuove richieste settimanali sussidi disoccupazione. Per l’Eurozona si aspettano anche i dati del tasso di disoccupazione, prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio. Guardando ai singoli Paesi, oltre ai già citati indici PMI, per la Germania si attendono la bilancia commerciale e gli ordini di fabbrica, mentre per l’Italia il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio.


VENERDI’

I mercati asiatici hanno chiuso quasi tutti positivi, con diversi listini chiusi per festività. Nei singoli paesi lo Shanghai chiuso per festività, China A50 chiuso per festività, Hang Seng +2,26%, il Nikkei ha chiuso a -0,30%, l’Australia +0,39%, Taiwan +0,27%, la Corea del Sud Kospi chiuso per festività, l’indice Indiano Sensex +0,26%. Il nostro FTSEMib +0,28%, Dax +0,41%, Ftse100 +0,08%, Cac40 +0,37%, Zurigo +0,42%. Il Nasdaq ha chiuso a +0,14%, S&P500 -0,27%, il Russell2000 -0,51%. L’oro ha chiuso a 1.866,25 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 91,11$ per il wti e 92,40$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 42,535. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 189,770. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 17,52%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.


PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere quasi tutti positivi, la Cina e l’India sono chiuse per festività. Nei singoli paesi lo Shanghai chiuso per festività, China A50 chiuso per festività, Hang Seng chiuso per festività, il Nikkei ha chiuso a +0,15%, l’Australia -0,30%, Taiwan +1,21%, la Corea del Sud Kospi +0,09% , l’indice Indiano Sensex chiuso per festività. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva così come l’America. L’oro si attesta a 1.858,65 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 90,92$ per il greggio e 92,31$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 28.060 e l’Ethereum 1.725.


Buona giornata e buona settimana.


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