(37° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Johann Wolfgang Von Goethe: "Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta."
Il mercato azionario è stato trascinato dalle discese delle società tecnologiche, mentre gli investitori si preparano a interpretare il rapporto sull'inflazione, che dovrebbe fornire ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve. Il Nasdaq 100 ha sottoperformato, con un calo dell'1,1%. Apple Inc, che ha presentato l'iPhone 15 e altri prodotti, ha perso quasi il 2%. I suoi lanci sono famosi eventi "sell-the-news". Oracle Corp. ha registrato il calo maggiore dal 2002 a seguito di un rallentamento delle vendite di cloud. Le azioni della BP Plc, quotata negli Stati Uniti, hanno subito un calo a causa delle dimissioni del suo capo, in un momento in cui l'azienda sta cercando di convincere gli investitori a restare con lei durante la costosa transizione verso un'energia a basse emissioni di carbonio. Il rialzo del greggio ha fatto salire le azioni del settore energetico, aumentando la preoccupazione per le pressioni inflazionistiche. Anche le banche hanno guadagnato. I rendimenti dei Treasury a due anni, più sensibili alle imminenti mosse della Fed, hanno superato il 5%. L'asta di titoli del Tesoro USA a 10 anni di martedì ha fatto registrare il rendimento più alto dal 2007 - un giorno dopo che la vendita di titoli a tre anni ha fatto lo stesso - in quanto gli investitori chiedono una maggiore compensazione per l'elevata inflazione e la crescita dell'offerta di debito pubblico statunitense. Il dollaro è salito. L'indice dei prezzi al consumo di oggi dovrebbe mostrare una ripresa delle pressioni inflazionistiche. Con l'economia che sfida il pessimismo e i prezzi dell'energia in aumento, gli analisti prevedono il più grande aumento mensile in 14 mesi - e il mercato degli swap sta valutando il rischio che sia ancora più alto del previsto. Gli operatori si aspettano che la Fed rimanga in attesa durante la riunione politica della prossima settimana e vedono circa il 50% di possibilità di un rialzo a novembre. Le azioni europee sono scese martedì, trascinate al ribasso dal produttore tedesco di software SAP in seguito alle deboli previsioni dell'azienda tecnologica statunitense Oracle, mentre gli investitori sono diventati cauti in vista dei dati sull'inflazione statunitense e della decisione della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse in settimana. L'indice paneuropeo STOXX 600 è sceso dello 0,2%, con le risorse di base che hanno perso lo 0,5% a causa del calo dei prezzi della maggior parte dei metalli di base dovuto al rafforzamento del dollaro. Il DAX tedesco ha perso lo 0,5%, con SAP in calo dell'1,8% dopo che la società statunitense Oracle ha previsto un fatturato per il trimestre in corso inferiore agli obiettivi di Wall Street, a causa delle difficili condizioni economiche che hanno messo sotto pressione la spesa per il cloud da parte delle aziende. L'indice britannico FTSE 100 ha fatto eccezione, salendo dello 0,4%, sostenuto da una sterlina più debole dopo che i dati hanno mostrato che il mercato del lavoro si è indebolito anche se la crescita dei salari è rimasta forte a luglio, dipingendo un quadro poco chiaro in vista della decisione sui tassi di interesse della Banca d'Inghilterra della prossima settimana. La buona notizia è che la crescita dei salari reali sta riprendendo, dando un po' di sollievo alle famiglie lavoratrici dopo 19 mesi di contrazione annuale... la cattiva notizia è che le pressioni inflazionistiche sono ancora presenti. I prezzi al consumo in Spagna sono aumentati del 2,6% nel mese di agosto, mentre un sondaggio dell'istituto di ricerca economica ZEW ha mostrato che il sentimento degli investitori tedeschi è inaspettatamente migliorato a settembre. I trader del mercato monetario hanno lentamente aumentato le loro scommesse su un altro aumento dei tassi di interesse da parte della BCE in vista della decisione di politica monetaria della banca centrale di giovedì. I trader hanno stimato una probabilità del 50% che la BCE aumenti i tassi di 25 punti base, portandoli al 4%, giovedì. I market movers di oggi sono: produzione industriale in Gran Bretagna e Eurozona, CPI (inflazione) negli Stati Uniti.
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso misti. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,01%, China A50 chiuso -0,07%, Hang Seng -0,11%, il Nikkei ha chiuso a +0,83%, l’Australia +0,17%, Taiwan +0,74%, la Corea del Sud Kospi -0,61%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso -0,10%. Il nostro FTSEMib +0,15%, Dax -0,39%, Ftse100 +0,38%, Cac40 -0,29%, Zurigo +0,27%. Il Nasdaq ha chiuso a -1,04%, S&P500 -0,56%, il Russell2000 -0,10%. L’oro ha chiuso a 1.935,80 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 88,80$ per il wti e 92,02$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 34,905. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 165,530. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 14,23%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere quasi tutti negativi. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,70%, China A50 chiuso -0,68%, Hang Seng -0,04%, il Nikkei ha chiuso a +0,15%, l’Australia -0,62%, Taiwan +0,01%, la Corea del Sud Kospi +0,04%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso -0,08%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura debole così come l’America. L’oro si attesta a 1.934,20 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 89,13$ per il greggio e 92,31$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 25.917 e l’Ethereum 1.591.
Buona giornata.
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