(35° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
H. Jackson Brown Jr.: "La migliore preparazione per domani è fare il tuo meglio oggi."
Le azioni, le obbligazioni e il dollaro hanno registrato piccoli movimenti dopo dati economici contrastanti, con gli operatori che attendono il rapporto sui posti di lavoro di oggi per avere indizi sulle prospettive della politica della Federal Reserve. L'S&P 500 ha oscillato, avviandosi verso il peggior mese da febbraio. Intel Corp. è salita grazie al fatto che il suo capo ha dichiarato di "sentirsi bene" riguardo alle prospettive trimestrali del produttore di chip. Le società di software Salesforce Inc. e CrowdStrike Holdings Inc. hanno guadagnato grazie alle previsioni rialziste. I rendimenti a due anni sono scesi. Il petrolio ha guadagnato grazie alla notizia che la Russia ha concordato ulteriori tagli OPEC+. La misura dell'inflazione sottostante preferita dalla Fed ha registrato il più piccolo aumento consecutivo dalla fine del 2020, incoraggiando la spesa dei consumatori. I mercati hanno preso la notizia con filosofia e i numeri illustrano la divergenza all'interno dell'economia statunitense. Wall Street è ora in attesa dei dati sul mercato del lavoro di oggi, che forniranno ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della Fed. Si prevede che il rapporto mostri che i datori di lavoro hanno aumentato le loro buste paga di quasi 170.000 unità in agosto, mentre il tasso di disoccupazione si mantenga al minimo storico del 3,5%. Data la continua forza del mercato del lavoro e il fatto che l'economia continua a crescere al di sopra del trend, la Fed considererà l'inflazione in fase di raffreddamento, ma non sufficientemente. Oltre il 60% degli investitori intervistati da 22V Research si aspetta dati sui salari di agosto più morbidi rispetto alle stime, e questo si tradurrebbe in una giornata positiva per gli asset di rischio. Quando si guarda a ciò che serve per ottenere una rapida riduzione dei tassi, di solito è necessario che l'economia crolli piuttosto rapidamente, ma questo è molto lontano dal punto in cui ci troviamo oggi. I mercati degli swap danno una probabilità al 40% che la Fed aumenti i tassi a novembre di un quarto di punto. Le azioni europee sono rimaste ferme giovedì, mentre i ribassi dei titoli dei beni di consumo e del lusso hanno superato i guadagni dei titoli immobiliari e finanziari, tra cui UBS, e una serie di dati economici ha fornito un quadro contrastante della zona euro. L'indice paneuropeo STOXX 600 ha chiuso in ribasso dello 0,2%, dopo essere salito dello 0,5% durante la giornata. I recenti guadagni hanno aiutato il benchmark a evitare la peggiore performance mensile di quest'anno, ma è ancora destinato a registrare un calo di quasi il 3%. La banca svizzera UBS Group è balzata del 6,1%, toccando il livello più alto dal 2008, grazie a un ampio piano di taglio dei costi di oltre 10 miliardi di dollari, con la soppressione di 3.000 posti di lavoro in Svizzera dopo l'acquisizione della rivale Credit Suisse, in difficoltà. Il più ampio indice dei servizi finanziari ha guadagnato l'1,5%, toccando un massimo di un mese. I titoli immobiliari sensibili ai tassi hanno guadagnato l'1,6%, mentre i rendimenti obbligazionari della zona euro sono scesi al minimo di una settimana dopo che i dati sull'inflazione del blocco hanno rivelato un quadro misto. L'inflazione della zona euro si è mantenuta stabile questo mese, anno su anno, mentre la crescita dei prezzi sottostanti senza le componenti volatili è scesa come previsto, ma è rimasta al di sopra dell'obiettivo della BCE, mentre i dati passati sull'attività delle imprese hanno indicato un peggioramento delle prospettive economiche. Potremmo aver superato il picco dell'inflazione dei servizi di base con l'attenuarsi della pressione dei settori legati al turismo e con l'effetto base favorevole dei sussidi ai viaggi. Se i responsabili delle politiche approveranno il 10° rialzo consecutivo dei tassi a settembre, la scelta di rialzarli a ottobre, dipenderà dalla traiettoria dell'inflazione tra oggi e allora. Per la prima volta da oltre un anno, gli operatori hanno difficoltà a valutare se sia probabile un rialzo dei tassi a settembre. Tra i dati più importanti, le letture separate della Germania hanno mostrato che la disoccupazione di agosto è aumentata più del previsto, mentre le vendite al dettaglio di luglio sono scese inaspettatamente. Il DAX tedesco, tuttavia, è salito dello 0,4%, sovraperformando i principali titoli regionali. Il settore del lusso è stato il più colpito, con un calo dell'1,3%. I market movers di oggi sono: indice PMI manifatturiero in Australia, indice PMI manifatturiero Caixin in Cina, indice PMI manifatturiero nell’Eurozona, PIL 2° trimestre in Italia, buste paga del settore non agricolo (NFP), tasso di disoccupazione e salario orario medio negli Stati Uniti.
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso misti. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,53%, China A50 chiuso -0,42%, Hang Seng -0,26%, il Nikkei ha chiuso a +0,93%, l’Australia +0,04%, Taiwan -0,25%, la Corea del Sud Kospi -0,38%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso +0,06%. Il nostro FTSEMib -0,29%, Dax +0,35%, Ftse100 -0,46%, Cac40 -0,65%, Zurigo +0,32%. Il Nasdaq ha chiuso a +0,11%, S&P500 -0,16%, il Russell2000 ha chiuso -0,38%. L’oro ha chiuso a 1.967,10 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 83,56$ per il wti e 86,77$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 35,750. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 164,380. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 13,58%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,23%, China A50 chiuso +0,77%, Hang Seng chiusa per festività, il Nikkei ha chiuso a +0,61%, l’Australia -0,33%, Taiwan +0,26%, la Corea del Sud Kospi +0,27%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso +0,24%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva alla parità così come l’America. L’oro si attesta a 1.966,15 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 83,79$ per il greggio e 87,03$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 26.034 e l’Ethereum 1.649.
Buona giornata e buon fine settimana.
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