(4° settimana - anno 2023)
Per concludere una settimana volatile accorciata dalle festività, i mercati hanno affrontato un’enorme scadenza di opzioni. Durante la settimana, le aspettative sulla traiettoria dei tassi sono state leggermente in ribasso. Allo stesso tempo, l'indice di sorpresa dei dati macro (Citi Economic Surprise) è crollato in modo significativo, schiacciando la narrativa di "atterraggio morbido". Le azioni statunitensi hanno recuperato alcune delle perdite di questa settimana poiché il rally tecnologico ha sostenuto la propensione al rischio. Il Dow Jones è tornato di nuovo in rosso su base YTD e il Nasdaq è riuscito a salire in positivo nella settimana. I benchmark sono saliti ai massimi della sessione venerdì dopo che il governatore della Fed Christopher Waller ha affermato che la politica sembra abbastanza vicina a un livello sufficientemente restrittivo, sostenendo la moderazione nell'entità degli aumenti dei tassi. In precedenza, il presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker ha ribadito la sua opinione per ulteriori passi incrementali negli aumenti dei tassi, mentre il capo della Fed di Kansas City Esther George ha affermato che l'economia può evitare una brusca recessione. Anche gli earnings sono stati al centro dell'attenzione. Delle 55 società dell’S&P 500 che hanno riportato i risultati finora, circa due terzi hanno superato le stime degli analisti. I titoli del Tesoro sono stati scaricati negli ultimi due giorni, cancellando i guadagni di inizio settimana e trascinando i rendimenti a 30 anni al rialzo. Tuttavia, il fondo negoziato in borsa iShares 20+ Year Treasury Bond (Obbligazionario) è salito del 6,7% da inizio anno rispetto a un aumento del 3,5% per il fondo SPDR S&P 500 ETF Trust (Azionario). Ciò mette TLT sulla buona strada per il terzo mese consecutivo di sovraperformance rispetto a SPY, la serie di vittorie più lunga dal 2020. L'ETF obbligazionario a lunga scadenza ha registrato un rally del 12,5% negli ultimi 50 giorni, cosa che in passato si è verificata solo quando i timori per una recessione erano alti. Il dollaro ha chiuso moderatamente in ribasso mentre le materie prime sono salite, con petrolio, oro e rame tutti in rialzo. L'oro ha chiuso la settimana al massimo da aprile 2022, trovando supporto sui 1900 $. Il petrolio è salito al massimo da metà novembre, concludendo la sua seconda settimana consecutiva di guadagni sull'ottimismo per la domanda dalla Cina. Le criptovalute hanno registrato un rally questa settimana. Bitcoin è stato in rialzo per il 16° giorno degli ultimi 17, chiudendo sopra i 22.000$. Questo è il miglior inizio di anno nella storia di Bitcoin. L’agenda macroeconomica che va dal 23 al 27 gennaio 2023 sarà caratterizzata dalla pubblicazione di alcuni dati macro importanti per le principali economie europee e per gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori dei mercati finanziari saranno i dati del Prodotto interno lordo degli USA e gli indici S&P Global PMI (manifatturiero, servizi e composito). Per gli Stati Uniti si attendono le misurazioni dell’indice predittivo elaborato dal Conference Board, l’indice manifatturiero della Fed di Richmond e della Fed di Kansas City, Chicago Fed National Activity Index, scorte e la produzione di greggio, nuove richieste di sussidi di disoccupazione, ordini di beni durevoli, vendite di nuove abitazioni e la fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan. Guardando al Vecchio Continente, segnaliamo – oltre ai già citati indici S&P Global PMI – i dati della fiducia dei consumatori dell’Eurozona, gli indici IFO per la Germania e la bilancia commerciale, vari indicatori di fiducia e le vendite industriali per l’Italia. Segnalo inoltre che per l’intera settimana le Borse cinesi saranno chiuse per festività in Cina (Capodanno cinese).
VENERDI’
I mercati asiatici hanno chiuso quasi tutti positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,68%, China A50 +0,54%, Hang Seng +1,32%, il Nikkei +0,56%, l’Australia S&P/ASX200 +0,23%, Taiwan +0,04, la Corea del Sud Kospi +0,63%, l’indice Indiano Sensex -0,06%. Il nostro FTSEMib +0,70%, Dax +0,76%, Ftse100 +0,30%, Cac40 +0,63%, Zurigo +0,32%. Il Nasdaq +2,66%, S&P500 +1,89%, il Russell2000 +1,69%. L’oro ha chiuso a 1.927,70 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 81,96$ per il wti 87,66$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 67,65. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 184,410. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 19,85%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere la settimana in positivo, con la Cina che sarà chiusa per tutta la settimana. Nei singoli paesi lo Shanghai chiusa per festività, China A50 chiusa per festività, Hang Seng chiusa per festività, il Nikkei +1,33%, l’Australia S&P/ASX200 +0,07%, Taiwan chiusa per fstività, la Corea del Sud Kospi chiusa per festività, l’indice Indiano Sensex +0,67%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura intorno alla parità così come l’America. L’oro si attesta a 1.924,45 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 81,56$ per il greggio e 87,53$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 22.743 e l’Ethereum 1.634.
Ivan Abadjiev: "La grandezza non potrà mai essere raggiunta se si rimane nella zona di comfort."
Buona giornata e buona settimana.
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