(30° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Anonimo: "Se gli altri credono in te sarai più forte. Se sei tu a credere in te stesso, sarai invincibile. Buon Lunedì... si riparte!."
I titoli tecnologici sono stati venduti sulla scia delle vendite inferiori alle attese di Netflix e dei mancati guadagni rettificati di Tesla. Le due aziende hanno entrambe battuto le stime degli utili questa settimana, ma le loro azioni sono scese. Mentre il Nasdaq ha registrato una perdita settimanale, il Dow Jones ha avuto la migliore performance degli ultimi 4 mesi. L’indice industriale è stato in rialzo per 9 sessioni di fila, la sua serie di vittorie più lunga da febbraio 2017. Una misura simile che monitora le compagnie aeree, ferroviarie e di autotrasporto è aumentata per la quarta settimana consecutiva. Secondo i seguaci della Teoria di Dow (come me), la forza simultanea del Dow Jones Industrial e del Transportation è un segnale rialzista. A meno di 20 mesi dal suo inizio, il mercato ribassista che ha travolto l'S&P 500 lo scorso anno è a soli 260 punti dall'essere completamente cancellato. Negli ultimi nove mesi, quasi $ 10 trilioni sono stati aggiunti ai valori azionari. In rialzo del 27% rispetto al minimo di ottobre, l'S&P 500 è ora a circa il 5% di distanza dal suo massimo storico. Quello che è iniziato come un rally guidato quasi interamente da una manciata di megacap tecnologiche si è trasformato in un'impennata intersettoriale alimentata dall'affievolirsi dei timori di recessione. Dalle small cap, all'energia e alle banche, le azioni economicamente sensibili stanno guidando l'ultimo avanzamento. Mentre gli scettici continuano a indicare l’inversione della curva dei rendimenti come avvertimento che l'economia non è fuori pericolo, il mercato azionario sta raccontando una storia diversa. Le azioni non sono l'unico asset che ignora l'allarme dalla curva dei rendimenti. Il petrolio si è ripreso dopo il crollo del primo semestre, risalendo sopra i 75 dollari al barile, mentre gli spread creditizi sono scesi ai minimi di quattro mesi. Le azioni europee hanno guadagnato per la seconda settimana consecutiva. Nella regione, la stagione degli utili del secondo trimestre è iniziata lentamente. Le revisioni degli utili ora sono diventate negative e la forward guidance sta assumendo un tono più cauto. Nel frattempo, i fondi azionari europei hanno registrato deflussi di $ 1,6 miliardi nella settimana fino a mercoledì. Si tratta della diciannovesima settimana consecutiva di deflussi, secondo i dati di EPFR Global. I gestori di fondi globali stanno riducendo le loro aspettative anche sulla Cina, scommettendo che qualsiasi sostegno politico mancherà di efficacia. Le azioni cinesi hanno registrato la settimana peggiore delle ultime quattro nonostante una serie di promesse di rilanciare i consumi e le imprese. I Treasuries sono stati contrastanti questa settimana, con il segmento a breve termine che ha sottoperformato. Il dollaro è rimbalzato dai minimi di 15 mesi, registrando la sua migliore settimana in quasi cinque mesi. Le criptovalute sono state sostanzialmente piatte. Ripple è stato l'unico elemento di spicco. Nelle materie prime, i futures del grano hanno ridotto i guadagni settimanali poiché l'Ucraina si sta preparando per continuare l’accordo di esportazione di grano da cui la Russia è uscita questa settimana. Il petrolio ha segnato il suo quarto guadagno settimanale consecutivo tra i timidi segnali che i mercati globali si stanno restringendo. L’oro è scivolato contro un dollaro più forte, cancellando quasi tutti i guadagni realizzati all'inizio della settimana. L’agenda macroeconomica che va dal 24 al 28 luglio 2023 sarà caratterizzata dalla pubblicazione di alcune misurazioni importanti per le principali economie europee e per gli Stati Uniti ma a caratterizzare la settimana saranno i meeting delle principali Banche centrali. L’ottava si aprirà con le indicazioni relative il sentiment dei direttori degli acquisti, i famigerati indici PMI, mercoledì l’appuntamento è con il meeting della Federal Reserve, giovedì sarà la di scena la BCE ed a chiudere la trilogia e la settimana ci penserà la Bank of Japan, che annuncerà la sua decisione venerdì.
VENERDI’
I mercati asiatici hanno chiuso misti. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,11%, China A50 chiuso +0,38%, Hang Seng +0,70%, il Nikkei ha chiuso a -0,31%, l’Australia -0,19%, Taiwan +0,28%, la Corea del Sud Kospi +0,20%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso -0,90%. Il nostro FTSEMib +0,14%, Dax -0,17%, Ftse100 +0,23%, Cac40 +0,65%, Zurigo +0,05%. Il Nasdaq ha chiuso a -0,22%, S&P500 +0,03%, il Russell2000 ha chiuso -0,42%. L’oro ha chiuso a 1.963,90 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 76,83$ per il wti e 80,89$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 28,164. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 163,390. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 13,60%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere misti. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,05%, China A50 chiuso -0,55%, Hang Seng -1,50%, il Nikkei ha chiuso a +1,31%, l’Australia -0,02%, Taiwan -0,78%, la Corea del Sud Kospi +0,61%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso +0,07%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura negativa mentre l’America è invariata. L’oro si attesta a 1.962,75 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 76,94$ per il greggio e 80,75$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 29.794 e l’Ethereum 1.870.
Buona giornata e buona settimana.
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