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Pillole di Mercato

(24° settimana - anno 2023)

Citazione del giorno:

Anonimo: "Nuova settimana, nuove mete da raggiungere."


L'S&P 500 è entrato in un mercato rialzista questa settimana. Il benchmark statunitense ha guadagnato lo 0,4%, registrando il suo quarto aumento consecutivo. Il Nasdaq 100 è rimasto indietro, registrando il primo calo in sette settimane mentre il denaro si riversava verso banche e small cap. Un indicatore degli istituti di credito regionali è salito del 3%, mentre il Russell 2000 è aumentato di quasi il 2%. La tendenza del Nasdaq a sovraperformare il Russell 2000 si è interrotta bruscamente questa settimana. Un'altra inversione di tendenza notevole ha visto le azioni value sovraperformare le growth per la prima volta in 7 settimane. Una cosa che non è cambiata è il crollo del VIX (indice di volatilità che esprime, semplificando, la rischiosità de mercato), che ha toccato un livello di 13, il minimo da febbraio 2020. Gli aumenti inaspettati di due banche centrali questa settimana hanno sollevato la speculazione che i politici potrebbero dover mantenere i tassi più alti più a lungo. Nel frattempo, i dati statunitensi che indicano un mercato del lavoro in raffreddamento hanno supportato l'opinione generale secondo cui la Fed probabilmente si fermerà a giugno. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono tornate ai massimi degli ultimi 19 mesi. Attualmente, gli operatori di swap stanno scontando una possibilità su tre di un aumento della Fed la prossima settimana e quasi il 90% di probabilità di un altro aumento a luglio. Allo stesso tempo, le aspettative di tagli dei tassi entro la fine dell'anno si sono notevolmente ridotte. In Europa, le azioni sono scese dopo che le prospettive pessimistiche di Croda International Plc hanno pesato sui titoli dell’industria chimica. Il Nikkei giapponese ha registrato la nona settimana consecutiva di guadagni, la sua striscia positiva più lunga in più di cinque anni. Nel forex, la lira turca ha raggiunto un minimo storico contro il dollaro, portando il suo calo settimanale al 10%. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha completato le nomine chiave del team economico che dovrebbe passare a politiche più convenzionali. I Treasuries hanno avuto alcune grandi oscillazioni intraday. Il dollaro è sceso per la seconda settimana consecutiva. Le criptovalute sono state per lo più inferiori dopo che la SEC ha fatto causa a Binance e Coinbase. Solana è stata la più colpita tra i token più grandi. L'oro è salito nonostante abbia avuto una settimana volatile. I prezzi del petrolio sono scesi dopo che le notizie sul taglio della produzione saudita non hanno impressionato il mercato, con il WTI a un livello di 68 $. L’agenda macroeconomica che va dal 12 al 16 giugno 2023 sarà caratterizzata dalla pubblicazione di alcune misurazioni importanti per le principali economie europee e per gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori dei mercati finanziari saranno le riunioni di politica monetaria della Banca centrale europea e della Federal Reserve e le conseguenti conferenze stampa dei governatori Jerome Powell e Christine Lagarde. Per l’Eurozona si attenderanno i dati della produzione industriale, bilancia commerciale e dell’inflazione. Guardando ai singoli Paesi del blocco europeo segnaliamo: per la Germania gli indici ZEW, mentre per l’Italia l’inflazione e la bilancia commerciale. Fronte statunitense si aspettano il rapporto sull’ottimismo delle piccole imprese (NFIB), inflazione, prezzi alla produzione, vendite al dettaglio, NY Empire State Manufacturing Index, Indice manifatturiero Fed Philadelphia, vendite al dettaglio, nuove richieste sussidi disoccupazione, produzione industriale e la fiducia dei consumatori dell’Università Michigan. Dati macro degni di nota in arrivo anche dalla Cina: per l’ex Impero Celeste si attendono i dati della produzione industriale, vendite al dettaglio e il tasso di disoccupazione.


VENERDI’

I mercati asiatici hanno chiuso in positivo. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,03%, China A50 +0,16%, Hang Seng +0,17%, il Nikkei ha chiuso a +1,75%, l’Australia +0,42%, Taiwan +0,83%, la Corea del Sud Kospi +1,09%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso +0,06%. Il nostro FTSEMib -0,41%, Dax -0,25%, Ftse100 -0,49%, Cac40 -0,12%, Zurigo -0,48%. Il Nasdaq +0,16%, S&P500 +0,11%, il Russell2000 -0,80%. L’oro ha chiuso a 1.975,90 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 70,35$ per il wti e 75,04$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 32,049. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 164,250. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 13,83%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.


PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere misti. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,02%, China A50 -0,17%, Hang Seng -0,19%, il Nikkei ha chiuso a +0,36%, l’Australia +0,32%, Taiwan +0,38%, la Corea del Sud Kospi -0,53%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso +0,14%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva così come l’America. L’oro si attesta a 1.972,50 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 69,28$ per il greggio e 73,36$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 25.810 e l’Ethereum 1.739.


Buona giornata e buona settimana.




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