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Pillole di Mercato

(22° settimana - anno 2023)

Citazione del giorno:

Johann Wolfgang Von Goethe: "Se avete fiducia in voi stessi, ispirate fiducia agli altri."


I Treasury e i futures azionari statunitensi sono avanzati sulla speranza che il Congresso approvi un accordo sul debito per evitare un default, mentre i leader della Casa Bianca e del Congresso repubblicano hanno intensificato le attività di lobbying a sostegno dell'accordo. I buoni del Tesoro a breve scadenza sono saliti nelle ore asiatiche alla ripresa delle contrattazioni, martedì, dopo la chiusura dei mercati statunitensi per il Memorial Day. Più in generale, i rendimenti dei Treasury sono diminuiti lungo tutta la curva del debito da cinque a 30 anni. I sostenitori dell'accordo hanno solo una settimana per farlo passare al Congresso prima di un possibile default il 5 giugno, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per i mercati globali. Il Presidente Joe Biden ha chiamato personalmente i legislatori per sostenere il disegno di legge, il cui voto da parte della Camera è probabile mercoledì, prima che passi al Senato. Lo stesso Biden e il repubblicano Kevin McCarthy hanno raggiunto sabato un accordo provvisorio per innalzare il tetto del debito del governo federale di 31.400 miliardi di dollari, con l'obiettivo di evitare che gli Stati Uniti vadano in default sul proprio debito. Si prevede che l'accordo fornisca solo un sollievo a breve termine per i mercati, mentre permangono le preoccupazioni sull'inflazione e su ulteriori aumenti dei tassi. I contratti dello S&P 500 e del Nasdaq 100 sono saliti rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%, mentre i futures europei hanno registrato piccoli guadagni. Il benchmark azionario asiatico è sceso, in quanto un indicatore chiave delle azioni cinesi quotate a Hong Kong era destinato a entrare in un mercato orso. L'Hang Seng China Enterprises Index è destinato a scendere per il quinto giorno, portando le sue perdite dal picco del 27 gennaio a circa il 20%. Anche l'indice di riferimento di Shanghai è sceso. La ripresa economica vacillante, l'intensificarsi delle tensioni geopolitiche e l'indebolimento dello yuan hanno allontanato gli investitori globali dai mercati cinesi. Il dollaro, è rimasto poco mosso, con un indice del biglietto verde comodamente al di sotto del massimo di due mesi stabilito la scorsa settimana. Ritengo che l'accordo rafforzi il rialzo di 25 punti base alla riunione del FOMC del 13-14 giugno. Con l'attenuarsi delle tensioni nel settore bancario, un potenziale default era davvero l'unica cosa che avrebbe potuto impedire un rialzo il mese prossimo. Diverso il quadro in Corea del Sud, dove l'indice Kospi si è avvicinato a un mercato toro tecnico grazie ai guadagni dei produttori di chip, in un contesto di frenetico interesse per l'intelligenza artificiale. Samsung Electronics Co. e SK Hynix Inc. sono salite ai massimi da più di un anno dopo che Morgan Stanley ha alzato gli obiettivi di prezzo per i produttori di chip coreani, con SK Hynix come principale beneficiario dell'opportunità dell'intelligenza artificiale di Nvidia Corp. Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio ha annullato il guadagno precedente e l'oro è sceso. Gli indici azionari europei sono scesi lunedì e i rendimenti obbligazionari della zona euro sono scesi, ma la notizia che gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo sul tetto del debito nel fine settimana ha mantenuto positivi i futures di Wall Street. Erdoğan ha vinto la rielezione domenica con poco più del 52% dei voti, estendendo il suo governo sempre più autoritario a un terzo decennio. Ora deve affrontare l'inflazione alle stelle che ha alimentato una crisi del costo della vita e ricostruire dopo che il devastante terremoto ha ucciso più di 50.000 persone e raso al suolo intere città. I market movers di oggi sono: Tasso di disoccupazione in Giappone, fiducia dei consumatori nell’Eurozona, rapporto sulla fiducia dei consumatori elaborato dal Conference Board negli Stati Uniti.


IERI

I mercati asiatici hanno quasi tutti positivi, tranne la Cina. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,15%, China A50 -0,55%, Hang Seng -0,21%, il Nikkei ha chiuso a +1,12%, l’Australia +0,98%, Taiwan +0,77%, la Corea del Sud Kospi chiusa per festività, l’indice Indiano Sensex ha chiuso +0,56%. Il nostro FTSEMib -0,36%, Dax -0,20%, Ftse100 chiuso per festività, Cac40 -0,21%, Zurigo chiusa per festività. Il Nasdaq chiuso per festività, S&P500 chiuso per festività, il Russell2000 chiuso per festività. L’oro ha chiuso a 1.963,10 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 72,67$ per il wti e 77,10$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 25,00. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 184,36. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 17,46%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.


PRE-APERTURE

I listini dell’Asia si avviano a chiudere negativi con qualche eccezione. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,75%, China A50 -0,93%, Hang Seng -0,76%, il Nikkei ha chiuso a +0,38%, l’Australia -0,04%, Taiwan -0,18%, la Corea del Sud Kospi +0,98%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso +0,26%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura negativa mentre l’America è positiva. L’oro si attesta a 1.956,85 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 72,33$ per il greggio e 76,59$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 27.883 e l’Ethereum 1.906.


Buona giornata.



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