(4° settimana - anno 2023)
I titoli tecnologici hanno guidato i guadagni a Wall Street, con il segmento più influente del mercato azionario statunitense che si appresta a dare il via alle trimestrali, mettendo alla prova l'impennata del 12% dello S&P 500 dai minimi di ottobre. Giganti come Microsoft Corp. e Texas Instruments Inc. sono pronti a presentare risultati che contribuiranno a delineare il destino di un settore che l'anno scorso ha dovuto fare i conti con l'aumento dei tassi. Sebbene alcuni trader si stiano preparando al peggior crollo degli utili dal 2016, il pessimismo si è recentemente affievolito con il taglio dei costi da parte delle aziende tecnologiche e i segnali di allentamento dell'inflazione. Il Nasdaq 100 ha registrato la migliore performance di due giorni da novembre. L'ultima società di rilievo ad annunciare licenziamenti per ridurre le spese è stata Spotify Technology SA, che ha scalato i piani per tagliare circa il 6% dei suoi dipendenti. Vale la pena notare che tra tutti i gruppi tecnologici, i produttori di chip sono stati di gran lunga i più performanti lunedì, grazie ad un upgrade di Barclays Plc su Advanced Micro Devices Inc. e Qualcomm Inc. che ha stimolato un salto del 5% nel Philadelphia Semiconductor Index. L'S&P 500 ha superato la soglia chiave di 4.000, considerata da diversi analisti tecnici come un livello di rottura che potrebbe definire la direzione dell'indice. Probabilmente scopriremo in questi giorni se quest'ultima corsa è solo un altro dei tanti falsi allarmi o se è davvero quella giusta. Una cosa che i tori hanno a loro favore è che dopo l'ultimo test fallito a metà dicembre, il mercato non ha fatto nuovi minimi. L’elemento fondamentale che dobbiamo considerare è l’impatto che hanno gli aumenti dei tassi di interesse sulle revenue e gli utili aziendali in questa tornata delle trimestrali e nelle prossime. Secondo gli strateghi di JPMorgan Chase & Co. guidati da Marko Kolanovic, il recente indebolimento dei dati economici, insieme al previsto calo delle aspettative sugli utili e alla debolezza delle indicazioni per il 2023, indicano che i mercati probabilmente si muoveranno al ribasso. "Al momento i mercati azionari non prevedono una recessione", hanno aggiunto. Secondo lo stratega di Morgan Stanley, Michael Wilson, l'ottimismo nei confronti di una Federal Reserve meno falchi, della riapertura della Cina e dell'indebolimento del dollaro è già scontato. Ciononostante, egli si aspetta un rally dei titoli azionari nel 2024, dopo un 2023 difficile per l'economia statunitense che sta attraversando una recessione degli utili. "I mercati sono balzati in avanti quest'anno, spinti dalla riapertura della Cina, dal calo dei prezzi dell'energia e dal rallentamento dell'inflazione", scrivono gli strateghi di BlackRock. "Questo ha alimentato le speranze di un atterraggio economico morbido, di un crollo dell'inflazione e di un taglio dei tassi d'interesse. Vediamo i mercati vulnerabili alle sorprese negative e impreparati alla recessione". Personalmente, condivido, tutti questi pensieri, ma visto che gli strateghi hanno spesso disatteso le previsioni, rimarrei ad osservare i dati e fare valutazioni solo dopo aver in mano tutte le carte a disposizione. Questo si traduce nel muoversi a seconda delle condizioni in cui ognuno di noi si trova e cioè: già investiti, liquidi, orizzonti temporali. Nel frattempo, il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha dichiarato di essere incoraggiata dai progressi compiuti sul fronte dell'inflazione, con i prezzi dell'energia e i problemi della catena di approvvigionamento che si stanno attenuando in tutto il mondo, anche se il mercato del lavoro statunitense rimane forte. I rendimenti del Tesoro sono saliti e il dollaro è rimasto invariato. I prezzi del petrolio sono scesi leggermente lunedì, poiché l'aumento delle scorte negli Stati Uniti ha controbilanciato l'ottimismo per il fatto che le festività del Capodanno lunare in Cina hanno incrementato la domanda. I titoli europei sono saliti lunedì, con le aziende tecnologiche in testa, grazie all'ottimismo sulla possibilità che l'economia dell'eurozona eviti una forte recessione, che ha messo in ombra i commenti da falco dei funzionari della Banca Centrale Europea (BCE). L'indice paneuropeo STOXX 600 ha chiuso in rialzo dello 0,6%. Nella sessione precedente l'indice aveva registrato il primo calo settimanale dell'anno, a causa del nervosismo legato alla stagione degli utili e alle imminenti decisioni sui tassi di interesse da parte delle principali banche centrali, tra cui la Banca Centrale Europea. Il settore tecnologico è salito del 2,3%, in linea con la sua controparte statunitense, sostenuto da azioni di aziende di semiconduttori come ASML Holding e Infineon Technologies. La scorsa settimana l'indice di riferimento STOXX 600 ha toccato i massimi di nove mesi, grazie al caldo inverno in Europa e all'abbandono da parte della Cina delle rigide regole COVID-19, che hanno illuminato le prospettive dell'economia europea. La riapertura cinese è assolutamente cruciale. Ora sembra che si possa evitare una recessione e, in caso contrario, è probabile che si tratti di un lieve rallentamento piuttosto che di qualcosa di peggiore e molto dipende dalla potenziale crescita della Cina. Questo sembra il mood di molti esperti, o quanto meno le loro speranze. Le aziende del lusso esposte alla Cina, come LVMH e Kering, sono salite tra lo 0,8% e l'1,7%, mentre le banche della zona euro, sensibili ai tassi, hanno guadagnato lo 0,8%. Nonostante i segnali di allentamento dell'inflazione nell'eurozona, i responsabili politici della BCE sono rimasti critici, con i membri del consiglio direttivo Klaas Knot e Peter Kazimir che sostengono la necessità di altri due aumenti dei tassi di 50 punti base. Gli investitori cercheranno ulteriori indizi sui piani di inasprimento della banca centrale quando il presidente della BCE Christine Lagarde parlerà nel corso della giornata. Con la stagione degli utili in corso, gli investitori attendono di vedere se i risultati continueranno a sostenere il recente rally dei mercati. Secondo i dati di Refinitiv gli utili del quarto trimestre delle società dello STOXX 600 dovrebbero essere cresciuti del 10,7% su base annua, la crescita più lenta degli ultimi due anni (comunque in crescita). L'indagine S&P Global Purchasing Managers' Index (PMI), prevista per martedì, dovrebbe mostrare un miglioramento dell'attività economica dell'eurozona a gennaio. La fiducia dei consumatori della zona euro è migliorata a gennaio rispetto a dicembre, secondo i dati di lunedì. I market movers di oggi sono: Indice PMI manifatturiero e servizi in Giappone, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti. Segnalo inoltre che per l’intera settimana le Borse cinesi saranno chiuse per festività in Cina (Capodanno cinese).
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso quasi tutti positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai chiusa per festività, China A50 chiusa per festività, Hang Seng chiusa per festività, il Nikkei +1,33%, l’Australia S&P/ASX200 +0,07%, Taiwan chiusa per festività, la Corea del Sud Kospi chiusa per festività, l’indice Indiano Sensex +0,67%. Il nostro FTSEMib +0,18%, Dax +0,46%, Ftse100 +0,18%, Cac40 +0,52%, Zurigo +0,98%. Il Nasdaq +2,01%, S&P500 +1,19%, il Russell2000 +1,25%. L’oro ha chiuso a 1.928,60 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 81,62$ per il wti 88,19$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 61,500. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 183,980. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 19,81%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere la settimana in positivo. Nei singoli paesi lo Shanghai chiusa per festività, China A50 chiusa per festività, Hang Seng chiusa per festività, il Nikkei +1,46%, l’Australia S&P/ASX200 +0,44%, Taiwan chiusa per festività, la Corea del Sud Kospi chiusa per festività, l’indice Indiano Sensex +0,15%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura positiva mentre l’America intorno alla parità. L’oro si attesta a 1.938,25 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 81,56$ per il greggio e 87,98$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 23.115 e l’Ethereum 1.637.
Maurice Green: "Per essere il numero uno, devi allenarti come se fossi il numero due."
Buona giornata.
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