Pillole di Mercato
- Federico Caligiuri
- 17 gen 2023
- Tempo di lettura: 4 min
(3° settimana - anno 2023)

Le azioni in Asia sono state miste martedì, dopo che il rally delle azioni globali si è arrestato in vista di una settimana intensa di trimestrali. Le azioni hanno registrato guadagni in Giappone, ponendo fine a una striscia di due giorni di perdite. Le azioni sono scese in Australia e i futures sulle azioni di Hong Kong hanno indicato un calo. I mercati azionari statunitensi sono rimasti chiusi lunedì. Il dollaro è sceso, mentre lo yen si è stabilizzato dopo il rally della scorsa settimana, in vista della riunione della Banca del Giappone di mercoledì, che ha messo gli operatori in guardia da ulteriori improvvisi ritocchi alle impostazioni di politica monetaria. Il rendimento del Giappone a 10 anni è sceso dopo aver superato nuovamente il tetto fissato dalla BOJ lunedì. La vera sorpresa del mercato sarà se la Banca del Giappone lascerà invariata la politica o abbandonerà completamente il controllo della curva dei rendimenti, che ovviamente influirà anche sul cambio USD/JPY. I rendimenti dei Treasury sono saliti in tutte le scadenze dopo la ripresa delle contrattazioni, con il rendimento del decennale statunitense che ha superato il 3,5%. Le relazioni sugli utili di Goldman Sachs Group Inc. e Morgan Stanley, previste per oggi, forniranno indicazioni sullo stato di salute dell'economia globale. Le società finanziarie dominano la lista dei risultati del quarto trimestre questa settimana e includono Charles Schwab Corp, PNC Financial Services Group e State Street Corp. Diversi funzionari della Federal Reserve parleranno questa settimana, fornendo ulteriori indizi sulle loro priorità politiche. L'incontro annuale del World Economic Forum prende il via a Davos, in Svizzera, con relatori tra cui il Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde e Kristalina Georgieva del Fondo Monetario Internazionale. Il Bitcoin ha esteso uno dei suoi migliori rally di sempre e ha continuato a scambiare sopra i 21.000 dollari in un segno di sana propensione al rischio. Le azioni europee hanno toccato un massimo di quasi nove mesi lunedì, anche se in un contesto di scambi ridotti a causa della festività statunitense, con i titoli del settore immobiliare e del commercio al dettaglio che hanno contribuito a compensare le perdite dei settori legati alle materie prime. Lo STOXX 600 paneuropeo ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 454,6 - il livello più alto dall'aprile del 2022 - mentre le azioni globali hanno continuato a sfruttare il rally di inizio anno, stimolato dalle speranze di una ripresa dell'economia cinese e dall'allentamento delle pressioni sui prezzi negli Stati Uniti e in Europa. L'indice STOXX 600 ha guadagnato il 6,6% dall'inizio dell'anno, grazie al clima più caldo e alle speranze di un'attenuazione della crisi energetica europea causata dalla guerra tra Russia e Ucraina. L'indice britannico delle blue-chip FTSE 100 è salito dello 0,2% a 7.860,1, avvicinandosi al suo massimo storico di 7.903,50. Il DAX tedesco e il CAC 40 francese sono saliti dello 0,3% ciascuno e il FTSE MIB italiano ha guadagnato lo 0,5%, chiudendo tutti e tre a un massimo di un anno. Il Forum economico mondiale di Davos ha preso il via all'inizio della giornata, dopo una pausa di tre anni, e gli investitori hanno tenuto d'occhio i commenti dei responsabili politici delle banche centrali e dei leader del settore. Nel frattempo, la Gran Bretagna e l'Unione Europea hanno concordato di proseguire i colloqui per cercare di risolvere la disputa commerciale post-Brexit sull'Irlanda del Nord, ma Londra ha dichiarato che permangono delle divergenze tra le due parti. I market movers di oggi sono: fiducia dei consumatori in Australia, PIL 4° trimestre, Tasso di disoccupazione, produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina, tasso di disoccupazione in gran Bretagna, CPI (Inflazione) e indice ZEW che determina la fiducia degli investitori istituzionali nell’economia in Germania, CPI in Italia e Canada.
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai +1,01%, China A50 +1,42%, Hang Seng +0,95%, il Nikkei -1,25%, l’Australia S&P/ASX200 +0,66%, Taiwan +0,63%, la Corea del Sud Kospi +0,89%, l’indice Indiano Sensex +0,10%. Il nostro FTSEMib +0,46%, Dax +0,31%, Ftse100 +0,20%, Cac40 +0,28%, Zurigo +1,29%. Il Nasdaq chiuso per festività, S&P500 chiuso per festività, il Russell2000 chiuso per festività. L’oro ha chiuso a 1.917,15 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 79,35$ per il wti 84,48$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 54,900. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 186,91. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 19,49%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi, ad eccezione della Cina. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,30%, China A50 -0,64%, Hang Seng -1,19%, il Nikkei +1,17%, l’Australia S&P/ASX200 -0,03%, Taiwan +0,04%, la Corea del Sud Kospi -0,96%, l’indice Indiano Sensex +0,57%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura debole così come l’America. L’oro si attesta a 1.913,55 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 79,54$ per il greggio e 84,66$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 21.155 e l’Ethereum 1.568.
Josh James: “Se trovi un’idea alla quale non riesci a smettere di pensare, probabilmente è una buona idea.”
Buona giornata.
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