(10° settimana - anno 2023)
Citazione del giorno:
Warren Buffett: “Ci su può sedere all’ombra perché qualcuno tanto tempo fa ha piantato un albero.”
I titoli azionari sono crollati e i Treasury sono saliti venerdì, tra i timori che le sacche di difficoltà nel settore bancario statunitense possano far presagire pericoli più ampi quando l'aumento dei tassi di interesse inizierà a farsi sentire. Lo yen ha conquistato la ribalta del mercato valutario, indebolendosi dello 0,6% rispetto al dollaro dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto invariate le impostazioni monetarie durante l'ultima riunione politica del governatore Haruhiko Kuroda. Il rendimento del titolo decennale giapponese di riferimento è sceso di 5,5 punti base al di sotto del tetto dello 0,5% fissato dalla BOJ. L'indice dei titoli azionari asiatici ha subito una flessione del 2%, la più alta in oltre un mese, dopo il forte calo di giovedì a Wall Street, mentre l'indice MSCI China ha cancellato tutti i suoi guadagni di quest'anno. I titoli del settore finanziario sono stati tra i più colpiti nella regione dopo che le banche sono finite sotto tiro nella sessione statunitense con il crollo di Silvergate Capital Corp. e i problemi di SVB Financial Group, con sede nella Silicon Valley. I rendimenti del Tesoro a due anni sono scesi di nove punti base al 4,78%. Anche i titoli australiani e neozelandesi sono saliti venerdì, con movimenti altrettanto ampi dei rendimenti dei titoli a più breve scadenza. Sebbene il calo del rendimento di riferimento del Giappone sia stato anch'esso consistente, non è stato nulla in confronto al potenziale rialzo che si sarebbe potuto verificare se Kuroda avesse dato una stretta a sorpresa. Il suo successore Kazuo Ueda si trova ad affrontare una sfida a lungo termine con le disfunzioni del mercato obbligazionario e le pressioni al rialzo sui tassi di interesse. Ci si aspetta una continua normalizzazione delle politiche, che probabilmente avverrà con il nuovo governatore Ueda. Le azioni statunitensi hanno guadagnato all'inizio della sessione di giovedì dopo che i dati hanno mostrato che le richieste settimanali di disoccupazione sono salite a 211.000 nella settimana conclusasi il 4 marzo, superando le aspettative di 195.000. I numeri hanno posto le basi per il rapporto mensile sui posti di lavoro di oggi, con cifre anche solo leggermente superiori alle previsioni che dovrebbero consolidare le scommesse per un aumento più consistente alla riunione della Fed del 21-22 marzo. Gli economisti prevedono un aumento delle buste paga di febbraio pari a 225.000 unità, circa la metà del ritmo record di gennaio, ma un dato in questa fascia confermerebbe che l'economia statunitense continua ad aggiungere posti di lavoro a un ritmo sostenuto. Un dato inferiore alle attese potrebbe attenuare le scommesse su un rialzo di mezzo punto a marzo e far tornare le aspettative su un rialzo di un quarto di punto. Le criptovalute sono scese. Giovedì il Bitcoin ha subito un calo dell'8,1%, sulla notizia dell'imposizione attuata da Biden del 30% sull'elettricità usata per i mining, insieme a nuove più stringenti regole sulla tassazione dei profitti cripto. Anche Ethereum raggiunge i 1.400. Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio ha registrato la maggiore perdita settimanale dall'inizio di febbraio, in quanto il rischio di un aumento più rapido dei tassi di interesse ha pesato sulle prospettive della domanda di energia. Le azioni europee hanno chiuso in ribasso giovedì, con i titoli del settore immobiliare in testa, mentre gli investitori sono sempre più preoccupati per le prospettive di un aumento dei tassi di interesse più a lungo. Il settore immobiliare è sceso del 3,2% ai minimi di oltre due mesi, con le azioni della tedesca LEG Immobilien che sono crollate dell'11,4% dopo la sospensione del dividendo. L'indice STOXX 600 ha chiuso in ribasso dello 0,2% dopo aver recuperato parte delle perdite subite all'inizio della sessione di trading. È abbastanza ovvio che le società immobiliari sarebbero sotto pressione in un contesto di tassi d'interesse più elevati e i commenti di (LEG Immobilien) hanno fatto sì che la gente pensasse in modo diverso alle società e alla loro capacità di gestire le incertezze economiche. Tutti gli occhi saranno puntati sulla Banca Centrale Europea la prossima settimana, quando si prevede un aumento del tasso di riferimento di 50 punti base, mentre numerosi responsabili politici chiedano alla banca centrale di continuare ad aumentare i tassi nelle riunioni successive. Sebbene le azioni europee abbiano avuto un buon inizio d'anno, i dati economici contrastanti provenienti dalla Cina e i timori che la BCE rimanga più restrittiva hanno messo a dura prova lo slancio dei titoli azionari fino alla fine di febbraio e a marzo. I miners europei sono scesi del 2,7%, a causa del calo dei prezzi del rame. I market movers di oggi sono: indice dei prezzi alla produzione e decisione sui tassi di interesse da parte della BOJ in Giappone, produzione industriale e saldo della bilancia commerciale in gran Bretagna, indice dei prezzi al consumo (CPI – Inflazione) in Germania, indice dei prezzi alla produzione in Italia, salario orario medio, tasso di disoccupazione e nuove buste paghe del settore non agricolo (NFP) negli Stati Uniti.
IERI
I mercati asiatici hanno chiuso quasi tutti in negativo. Nei singoli paesi lo Shanghai -0,01%, China A50 -0,43%, Hang Seng +0,42%, il Nikkei +0,66%, l’Australia +0,05%, Taiwan -0,30%, la Corea del Sud Kospi -0,62%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso a -0,17%. Il nostro FTSEMib -0,72%, Dax +0,01%, Ftse100 -0,63%, Cac40 -0,12%, Zurigo -0,69%. Il Nasdaq -2,05%, S&P500 -1,85%, il Russell2000 -2,81%. L’oro ha chiuso a 1.834,60 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 75,72$ per il wti 81,59$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 47,670. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 168,040. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 22,61%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere tutti in negativo. Nei singoli paesi lo Shanghai -1,02%, China A50 -0,96%, Hang Seng -2,56%, il Nikkei -1,68%, l’Australia -2,28%, Taiwan -1,55%, la Corea del Sud Kospi -1,00%, l’indice Indiano Sensex ha chiuso a -1,07%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura piuttosto negativa così come l’America. L’oro si attesta a 1.834,00 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 75,11$ per il greggio e 81,13$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 20.009 e l’Ethereum 1.420.
Buona giornata e buon fine settimana.
Commentaires